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Gaetano Filangieri e la ricerca della felicità di Zenone di Elea [Aprile 2022]

Vita ed opere di Gaetano Filangieri: Elenco dei testi pubblicati sul nostro sito

MEMORIE ISTORICHE DEGLI SCRITTORI LEGALI

DEL REGNO DI NAPOLI

RACCOLTE DA LORENZO GIUSTINIANI

TOMO II

IN NAPOLI MDCCLXXVII

NELLA STAMPERIA SIMONIANA

Con licenza de Superiori


SCRITTORI LEGALI DEL REGNO DI NAPOLI

FILANGIERI Gaetano di famiglia patrizia Napoletana del Sedile di Capuana, una delle più antiche, e delle più illustri (1) delRegno, nacque il dì 18. Agosto del 1752. da Cesare Filangieri, Principe di Arianello, e da Marianna Montalto de' Duchi di Fragnito, terzogenito tra' suoi fratelli. I suoi genitori di una più che rigida educazione imbevuti, l'obbligarono fin da' più teneri anni ad un sistema di vita, che appena sostener si potea nell'età più vigorosa. Dieci ore al giorno erano destinate agli studj; e nella stagione più rigida, un’ora prima del giorno incominciava la penosa carriera. I nojosi principi della lingua latina, avean però talmente alienato il fanciullo dal sapere, che la di costui madre preso avendo un nuovo precettore, ebbe a dirgli, che poco curato si folte di lui, poiché dimostrava sì poca inclinazione alle lettere, che altra speranza non le rimanea, se non di farne un buon soldato; come se si potere riuscir tale senza le lettere. In quello errore rimate ben lungo tempo il precettore, finché un avvenimento non l’ebbe a disingannare. Mentreché egli istruiva i due primi suoi fratelli nella geometria, un di quelli smarrita avendo la dimostrazione di una proposizione,fu dal giovanetto Gaetano, che non mica era a parte ai quella istruzione, corretto, e rimette in filo a ben dimostrarla. Chi non farebbe rimasto sorpreso da quel tratto dell’ignoto geometra? Conobbe in quel momento il maestro, qual era la vera cagione della di lui pretesa alienazione, ed incominciò da quel punto ad associarlo agli studj degli altri fratelli, ne’ quali fece immantinente de' veloci progredì. L’amor della gloria, che fin dalla fanciullezza manifestossi in questo illustre Cavaliere, crebbe sempre col crescer degli anni, e pregia ne fu giudiziosamente particolar cura dall’educatore. A tale passione univasi un trasporto poco comune per lo bene degli uomini, un odio per la violenza, un certo spirito dr beneficenza, che appariva in tutte le sue operazioni, e che dalla età più tenera determinollo sempre a sposare la causa del più debole. Carattere invero, che ha acquistato nuovo vigore coll’andar degli anni, e che dipoi ha palesato tanto nelle sue sensatissime opere.

Nell'età di anni 5 fu avviato per la carriera militare, e nel 1759 fu fatto alfiere nel reggimento di Sannio; ma non fece alcun serviggio fino all'età di 14. anni, e da quello tempo incominciò poi a servire fino all’anno 17. Quindi chiese al Re la sua dimissione per darli unicamente all'occupazione delle lettere, ed a profonde meditazioni.

Abbandonata la carriera militare cominciò a rivolgere i suoi {guardi verso gli oggetti politici, e non tardò, molto a scoprire, che tutti i mali ché hanno afflitto, ed affliggono le società civili dipendono da' vizj delle legislazioni, ed 1 vizj delle medesime dalla mancanza di una sentenza legislativa. Egli vide, che nel corso di tanti secoli, ne’ quali gli uomini han date, e ricevute leggi, non eravi ancora una sentenza legislativa, né vi era flato chi avesse somministrato a' legislatori di qualunque tempo, di qualunque luogo, di qualunque popolo, lotto qualunque forma di governo egli li ritrovi, l'immenso edifizio di quella scienza in tutta la sua estensione, ed integrità, e che abbracciando, giusta l'espressione dell'autore, l’universale, e l'eterno, che sono i due scopi, che dee avere la scienza, facesse dipendere dall'unità istessa de' principi le differenze delle loro applicazioni. Penetrato adunque da siffatte riflessioni, egli li determinò a quello quanto importante, altrettanto difficile lavoro.

I primi undeci anni, che seguirono all'impresa, furono interamente impiegati a costruire il piano di quell'opera, e i primi due libri della medesima, che furono indi mandati a (lampa fui cominciar dell’anno 1780 col titolo: La Scienza della Legislazione. Nap. nella stamperia Raimondiana in 8. (1).

Fin dall'anno 1777. egli era flato ricevuto in Corte in qualità di Maggiordomo di settimana di S. M. e di suo gentiluomo di Camera i entrata. Nello stesso anno fu dichiarato Uffiziale del Real Corpo de' Volontari di Marina, e nell'anno 1780. ebbe una Commenda del Real ordine Costantiniano detta di S. Antonio di Gaeta, e nel 1783. il Priorato di Samo appartenente al medesimo ordine militare. Egli menò costantemente una vita di solitario in mezzo alla Corte, ed alla truppa. Il Corpo di Guardia era convertito in gabinetto da Audio. L’economia ch'e’ facea del tempo gli permettea di combinare i doveri del suo servizio, colla più ìndefessa applicazione. Nell’anno 1783 essendosi maritato con Carolina Frendel, Nobile Ungarese, Direttrice dell’infanta Secondogenita di S. M. mandata fin dall'anno 1780. dalla Imperadrice Maria Teresa a quell'oggetto nel Regno, chiese licenza al Sovrano di ritirarti per alcuni anni in campagna, per poter proseguire con maggior celerità l’impreso suo lavoro. Egli infatti l’ottenne, e si ritirò ben subito in una campagna della Città della Cava, e miglia venticinque lontana da quella Capitale.

In quella solitudine il suo lavoro non. potea, che prosperare. La natura istessa del luogo da lui scelto sembra, che fatto folle per la meditazione, e per quella continua concentrazione di Spirito? che quanto favorisce la profondità e perfezione delle produzioni dell'intelletto, altrettanto nuoce al ben essere del corpo. Infarti il nostro autore vi è fiato sottoposto a varie malattie, ma fortunatamente né troppo gravi, né troppo lunghe. Egli però dovrà ben presto lasciarla per venire in Napoli ad esercitare la carica di Configliere dei Supremo Consiglio delle Finanze, che il Re con dispaccio del dì 23 Marzo del corrente anno 1787. gli ha conferita. Siamo sicuri, che quella carica non gl’impedirà la continuazione dell'opera; ma non sappiamo se ne potrà ritardare il corso. I letti primi volumi già venuti a luce, non ne contengono, che i primi quattro libri. L’ottavo volume, che contiene una parte del quinto libro, è già vicino al suo termine; ma siccome non si può separare dal seguente, che ne conterrà l’altra parte, così bisogna aspettare, che l’autore abbia terminato l’intero quinto libro per vederlo pubblicato. Altri due libri faran poi il compimento della sua opera.

Se la vastità delle vedute, e la profondità de' principi: se la chiarezza, la precisione, e l’eloquenza, colla quale vengono esposte le teorie le più difficili, e le più complicate: se l’originalità, l’ordine, e l’unità, che regnano in tutto il suo sistema, e nelle parti di esso, fanno i meriti principali dell’opera, e del suo illustre autore: gli applausi, che ne ha ricevuti in tutto l’orbe letterario, ne fono i proporzionati meriti.

L’opera sebbene sia ancora in cammino, e lontana dal suo termine, pure otto edizioni fatte se ne fono fin ora nella fola Italia. Tre in Napoli, una in Venezia, una in Milano, e tre consecutivamente in Toscana; ed un’altra se n’è intrapresa in oggi nella Sicilia. Quattro traduzioni nell’idioma franzese sonosene intentate a notizia degli eruditi: ma non fo se quella, che si cominciò a pubblicare in Parigi nello scorso anno voglia fare arredare le altre. Due traduzioni Tedesche diggià ne han fatte, e pubblicate in Germania; e corre voce, che due altre, una in Polonia, l’altra in Ispagna, se ne facciano ancora nelle rispettive loro lingue.

Avvisò da Berlino il celebre Carlo Denina Accademico di quel luogo, e Storiografo di S. M. Prussiana, che il Magno suo Federigo ben volentieri accettato avrebbe onorificamente nella sua Corte il dottissimo Filangieri per aver letta, e molto ammirata la sua opera (1).

Il Dottor Francklin inviando al nostro Sovrano le Americane Costituzioni, ne mandò per lo stesso mezzo una copia al nostro Cavaliere, e manifestò in quello modo al suo Sovrano l’alta stima,. ch’egli avea per quest'uomo singolare. Quella distinzione del liberatore dell’America ha dovuto più lusingarlo, che tutti gli altri attestati di ammirazione e di rispetto, ch'egli ha efatti da' dotti di tutta l'Europa.

Io colle voci anche del pubblico, auguro a quello illustre Cavaliere tanto benemerito all’umanità una valida salute, accompagnata da quella quiete, che richieggono fienili lavori per vedere il compimento della sua interessante opera; e terminata quella intraprendere l'altra, che egli ha diggià ideata; ma della quale io ne ignoro del tutto l’oggetto e la natura, avendone fatto un mistero anche cogli stessi suoi più intimi amici.

NOTE

(1) La prammatica della Regina Giovanna IL promulgata i! dì 11. Gennaio. del 1418. ad istanza di Caterina Filangieri moglie del celebre Sergianno Caracciolo gran Siniscalco del Regno (che oggi è la prima sotto il tit. de Feudis) fu troppo fatale per quella famiglia. Essendosi con questo determinato, che la figlia del primogenito fosse preferita a' maschi del secondogenito, venne perciò essa a far perdita di molti feudi, e non ce ne rimase altro che un solo, ch'oggi tuttavia possiede.

(1) Durante il corso di quelli undeci anni, e propriamente nell’anno 1774 avendo il Re pubblicata una legge, colla quale rammentandoli a' Giudici, che la regola e norma di giudicare dovendo estere unicamente il dritto patrio, e comune, e non già le anteriori derisioni, e le autorità de Dottori, venivano nel tempo fletto obbligati a fondare le derisioni delle cause Culle leggi espresse, e qualora quelle mancassero, e li dovette ricorrere ad interpretazione, o eden (ione delle leggi, ciò si facette da' Giudici in maniera, che le due premette dell'argomento fossero sempre fondate fu leggi espresse o letteralmente interpretate; le opposizioni, che incontrò quella legge, indusse il Cavalier Filangieri a scrivere e pubblicare una picciola memoria in difesa di essa col titolo: Riflessioni politiche sull'ultima legge del Sovrano, che riguarda una riforma nell'amministrazione della Giustizia. Quella memoria scritta tra pochi giorni, e di una estensione proporzionata al tempo, che l’autore avea impiegato nel farla,è divisa in due parti. Nella prima si fa vedere con varie politiche ragioni, che l’arbitrio giudiziario ila incompatibile colla libertà civile, e che l'arbitraria interpretazione delle leggi lì opponga a' principj della libertà sociale. Nella feconda si risponde colla massima brevità alle obbjezioni, che far si poteano riguardo all'applicazione di quella legge. Il Marchese Bernardo Tanncci primo Segretario di Stato di quel tempo promotore dell'indicata legge, quantunque non conoscesse neppur di veduta il nostro autore, gli fece pervenire gli attestati i più lusinghevoli della sua riconoscenza, e della sua ammirazione. L’autore peraltro è molto mal contento di quella sua effimera produzione.

(1) L’erudisismo Sig. Conte D. Gio. Trieste Canonico di Trevigi nello Stato Veneto diede quello avvilo con sua lettera del dì 8 Ottobre 1786 al nostro Ch, Ab. p. Vincenzo Lupoli.



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Vita ed opere di Gaetano Filangieri [Life and works of Gaetano Filangieri]

Elenco dei testi pubblicati sul nostro sito

1772 - NOTIZIE DE' LETTERATI - Della Morale de' Legislatori di Gaetano Filangieri HTML ODT PDF
1782 - Giuseppe Grippa - LETTERA al Cavaliere Gaetano Filangieri HTML ODT PDF
1784 - Giuseppe Grippa - Scienza della Legislazione sindacata HTML ODT PDF
1785 - Dissertazione politica di Giuseppe Costanzo in risposta a Grippa HTML ODT PDF
1787 - GIUSTINIANI - Memorie Istoriche degli Scrittori Legali del Regno di Napoli HTML ODT PDF
1798 - Le Spectateur du Nord: Don Gaetano Filangieri HTML ODT PDF
1804 - Scrittori classici italiani di economia politica - Gaetano Filangieri HTML ODT PDF
1813 - Biografia degli Uomini Illustri del Regno: Filangieri (Martuscelli) HTML ODT PDF
1817 - La Scienza della Legislazione del Cavaliere Gaetano Filangieri (GINGUENE’) HTML ODT PDF
1819 - BIANCHETTI - Memorie scientifiche e letterarie - FILANGIERI HTML ODT PDF
1822 - Oeuvres de FILANGIERI - ELOGE de FILANGIERI (Salfi) HTML ODT PDF
1826 - Sopra l'opera del Cavalier Gaetano Filangieri di Pietro Sghedoni HTML ODT PDF
1828 - Comento sulla Scienza della Legislazione scritto da Beniamino Constant HTML ODT PDF
1834 - Biografia degli Italiani Illustri nelle scienze, lettere ed arti HTML ODT PDF
1836 - LOMONACO - Vite degli eccellenti Italiani - FILANGIERI HTML ODT PDF
1840 - Notizie di alcuni cavalieri del sacro ordine gerosolimitano (Marchese di Villarosa) HTML ODT PDF
1844 - Vite e ritratti di illustri italiani (Filangieri di E. Carnevali) HTML ODT PDF
1852 - FILANGIERI - Delle leggi politiche ed economiche (FRANCESCO FERRARA) HTML ODT PDF
1857 - Della letteratura italiana nella seconda metà del secolo XVIII: Filangieri HTML ODT PDF
1863 - Discorso genealogico della famiglia Filangieri (ERASMO RICCA) HTML ODT PDF
1864 - Intorno ai tempi ed agli studi di Gaetano Filangieri (PASQUALE VILLARI) HTML ODT PDF
1873 - Gaetano Filangieri o l’idea dello stato nella filosofia italiana del secolo XVIII HTML ODT PDF
1774 - GAETANO FILANGIERI - Riflessioni politiche su l'ultima legge del sovrano HTML ODT PDF
1820 - GAETANO FILANGIERI - 01 - La Scienza della Legislazione HTML ODT PDF
1822 - GAETANO FILANGIERI - 02 - La Scienza della Legislazione HTML ODT PDF
1872 - GAETANO FILANGIERI - 03 - La Scienza della Legislazione HTML ODT PDF
1876 - GAETANO FILANGIERI - 04 - La Scienza della Legislazione HTML ODT PDF








Nicola Zitara mi chiese diverse volte di cercare un testo di Samir Amin in cui is parlava di lui - lho sempre cercato ma non non sono mai riuscito a trovarlo in rete. Poi un giorno, per caso, mi imbattei in questo documento della https://www.persee.fr/ e mi resi conto che era sicuramente quello che mi era stato chiesto. Peccato, Nicola ne sarebbe stato molto felice. Lo passai ad alcuni amici, ora metto il link permanente sulle pagine del sito eleaml.org - Buona lettura!

Le développement inégal et la question nationale (Samir Amin)










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