L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
  Eleaml


io nun me scordo

”Il decalogo di IO NUN ME SCORDO”

di Andrea Balìa

(se vuoi, puoi scaricare l'articolo in formato RTF o PDF)

Napoli, 17 Luglio 2007

Dieci buoni motivi per non dimenticare:


1) Io nun me scordo tutto il male e i soprusi che la mia terra ed il mio popolo ha subito da 147 anni ad oggi, oltre allo sbeffeggiamento e al dileggio tutt’ora esistenti.


2) Io nun me scordo i nostri avi, i civili, i nostri soldati, i resistenti; tutti martiri d’una proditoria aggressione e barbarica repressione, dettata unicamente da motivi economici e d’espansionismo, spacciata per liberazione dietro il paravento degli ideali unitari.


3) Io nun me scordo quelli considerati come banditi ed appellati col nominativo di briganti. Altro non furono che patrioti i quali pagarono con la vita la strenua difesa delle proprie terre contro lo scempio ed i massacri perpetrati dai “fratelli d’Italia”.


4) Io nun me scordo le donne che con loro o in loro vece scrissero pagine d’abnegazione, coraggio ed eroismo. Mogli, madri, sorelle, compagne, amanti che pagarono, a fronte forse della prima ribellione femminile, con il massacro e l’oltraggio la difesa dei propri uomini e delle proprie terre.


5) Io nun me scordo che eravamo uno Stato ricco, autonomo ed indipendente, nonché in continua crescita, tanto da essere premiati, solo 5 anni prima dell’Unità, come 3° paese al mondo per sviluppo industriale.


6) Io nun me scordo che fu azzerata l’economia del Sud, chiuse o portate al disastro le industrie meridionali, espropriate le terre, attuata l’appropriazione indebita di beni e fondi bancari, bloccato lo sviluppo delle banche e le tasse portate da 5 a 41.


7) Io nun me scordo che, a fronte d’una economia massacrata, iniziò il fenomeno (prima sconosciuto) dell’emigrazione, che ha portato oltre 30 milioni di persone a lasciare le proprie terre e i loro cari per cercare lavoro all’estero o al Nord, dando vita a quella ancora oggi denominata “questione meridionale”.


8) Io nun me scordo che la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra, erano sì fenomeni preesistenti all’Unità ma circoscritti nell’ambito d’un contenuta e limitata espressione malavitosa; solo con l’Unità esse fecero il salto di qualità, perché coinvolte nel processo d’annessione, dando inizio a quella collusione tra malavita e politica ancora oggi presente.


9) Io nun me scordo che tutto ciò che sappiamo è frutto della ricerca, faticoso ma privilegiato compito a cui sono dediti i meridionali onesti e di buona volontà che lavorano per riappropriarsi della memoria storica, propedeutica ad un futuro nuovo per il Sud che viene da lontano; ma nessun libro o testo scolastico di monarchie sabaude, fascismi e governi repubblicani ci ha mai detto nulla sulla verità e gli eventi di quella storia, occultando e perpetrando la menzogna per quasi un secolo e mezzo.


10) Io nun me scordo i nostri Re: Ferdinando, Francesco, Maria Sofia. Gli unici ed ultimi governanti a fare e lasciare (pur tra i loro umani difetti) qualcosa di concreto per la nostra terra ed il nostro popolo. Monumenti, opere, leggi e primati, che sono ancora postuma testimonianza. I fatti sono i fatti e le opinioni sono le opinioni; ma rispetto ai fatti, in quanto tali poco manipolabili, non v’è opinione e/o punto di vista che tenga.


altri facciano ciò che vogliono

ma tra le poche certezze, e fuor d’ogni dubbio,

finche avrò senno e ragione


IO NUN ME SCORDO


in nome del popolo del Sud!






___________________________________________________________________________________

 

Per comunicare con Nicola Zitara potete inviare un messaggio breve anche senza dover indicare il vostro indirizzo di posta elettronica:



Se volete inviare una email a Nicola Zitara:

Email per Nicola Zitara - Yahoo


Se, invece, volete inviare una email a Nicola Zitara usando il nostro indirizzo:

Email per Nicola Zitara - Eleaml


Buona navigazione e tornate a trovarci.


___________________________________________________________________________________






vai su









Ai sensi della legge n.62 del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale e del web@master.