L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
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io nun me scordo

“Il populista”


Napoli, 5 Marzo 2007

Strano paese l’Italia, dove, se sei mosso da un moto di rivolta dettato dal buon senso e fai delle considerazioni ovvie e denunci storture che appaiono così palesi anche alle menti meno colte e preparate, il minimo che ti possa accadere è di essere apostrofato di essere un populista o un bieco qualunquista.

Oppure se vogliono essere autori di un giudizio più “politico” ti bollano come fascista o vetero/comunista, a secondo di chi decreta la bolla di scomunica nei tuoi confronti. Veniamo ai fatti Michelle Hunziker, bella e simpatica soubrette d’origine svizzera, è stata la presentatrice, assieme al Baudo nazionale, del Festival di Sanremo 2007 tenutosi in questi giorni. E’ stata vivace, sciolta e, tutto sommato, ben calata nel ruolo.

Il punto però non è questo, bensì l’incredibile (a dir poco) compenso che è trapelato le è stato concesso per una settimana di prove e 5 serate del mega/evento canoro 1.070,000 euro! Ovvero l’equivalente di 2 miliardi e 140 milioni di vecchie lire!

A tal raffronto persino i compensi annui di qualche miliardo per i divi del calcio sembrano apparire ben più modesti, considerando che s’allenano 5/6 giorni a settimana e fanno 1 o 2 partite sempre nell’arco dei 7 giorni, con poco meno di un mese di vacanze all’anno. I piloti di Formula uno sono fra quelli che guadagnano di più, ma almeno come unica giustificazione si può obiettare che rischiano la vita in uno sport pericoloso.

La risposta più diffusa è che il mercato dell’arte, dello spettacolo e dello sport fa queste cifre! Come se fosse morale non guadagnare in più, 10/20/30/100 volte rispetto ad un essere normale, ma bensì milioni e milioni di volte!

Però dalla Hunziker in giù comunque il conto non torna! Fino ad arrivare ai parlamentari della nostra beneamata repubblica.

Stipendi dai 20.000 ai circa 27.000 euro mensili, una serie di bonus e privilegi per trasporti, spese e quant’altro, rimborsi di qualche migliaia d’euro, sempre mensili, per collaboratori e portaborse, e pensione minima di € 3.000 con soli 2 anni, 6 mesi e 1 giorno di legislatura, fino ad arrivare a € 10.000 dai 15 anni in poi di presenza come onorevole o senatore!

La cosa ha dell’incredibile, e non si capisce perché uno di questi signori deve guadagnare dalle 10 alle 15 volte in più rispetto allo stipendio medio di un normale cittadino! Per quale ragione solo dopo 2 anni e mezzo percepirà una pensione ben più consistente di un lavoratore al quale vengono chiesti non meno di 35 anni di lavoro, e al quale si prospetta un ulteriore innalzamento dell’età pensionabile! Forse perché il lavoro di politico lo si può definire per certi versi “precario” e senza certezze di rinnovo?

E perché ci sono forse lavori certi e stabili in giro? E se licenziano un tizio dopo 3 anni gli danno la pensione come a loro? Insomma un abuso, una truffa trasversale di cui gode tutto l’arco parlamentare!

Risibile la giustificazione (più volte ascoltata) per cui pur modificando o abolendo questi privilegi i vantaggi da spalmare su tutta la nazione sarebbero impercettibili. E allora? E chi se ne frega!

Fosse pur un solo euro da dare in busta paga in più sarebbe giusto, sacrosanto e va preteso! E come se un capofamiglia sperperasse per suoi vizi una parte del suo stipendio, giustificandosi che quella cifra spalmata sulle necessità della famiglia allevierebbe solo impercettibilmente ogni singola voce. E che vuol dire?

Il principio e l’equità vanno sempre salvaguardati! Allora la smettano di arrogarsi questi vantaggi, disquisire sui PACS di cui godono, come molti di loro, essendo intestari di plurifamiglie, divorziati più volte, conviventi, ecc…

Insomma non se ne può più!

Mancano i soldi per le infrastrutture al Sud; paesi ancora senz’acqua ad un secolo e mezzo dall’unità. Ci sono altresì i fondi per i loro stipendi, le loro pensioni e le commemorazioni bicentenarie e celebrative di quel manigoldo di Garibaldi! Vergogna!!!

Adesso chiamatemi populista, o – se vi va meglio – qualunquista fascista, o ancora vetero/comunista propugnatore di teorie materialiste! Va bene, va bene così! Lo so, invertendo il finale dell’articolo pro Sud e di rivisitazione storica di Beppe Grillo, che ultimamente ha fatto così scalpore sul suo Blog, dove concludeva dicendo “dopo il populismo, sto scivolando nel revisionismo!”, andrò a dirvi “ dopo il revisionismo (dove bazzico da anni) sto scivolando nel populismo!







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