L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
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io nun me scordo

NON CI RESTA CHE GRILLO…

di Andrea Balìa

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Napoli, 30 Aprile 2008

E’ andata come è andata. Il problema è che in teoria, ma anche in pratica, non ci interessa molto chi vince, chi perde, chi governa ecc…Ci interessa molto di più il clima complessivo ed il livello dei contendenti alle poltrone, il battibecco continuo fra le parti avverse, le dichiarazioni insulse che denotano come questo paese sia incartato e manchi di qualità in quella che dovrebbe essere una cosa buona e giusta: la politica! Sissignori proprio la politica; perché dovrebbe servire a dare risposte ai cittadini, a risolvere i problemi, ad organizzare la società in modo libero ma anche equo, garantire ai giovani un futuro, e così via. E allora cosa succede? Che se critichi, richiedi onestà e pulizia nei soggetti predisposti nei ruoli, chiedi regole e rispetto delle stesse, sei tacciato d’antipolitica. Ovvero mischiano le carte, giocano sull’equivoco, e immediatamente diventi qualunquista. Per il potere vigente fai politica solo se t’adegui e non metti in discussione l’andazzo. Se chiedi parlamentari che non abbiano avuto problemi con la giustizia, un mercato delle comunicazioni con delle regole e l’abolizione della legge Gasparri, fai politica, eccome! Chiedi solo sia più pulita ed efficiente. Mica stai chiedendo che venga chiuso il Parlamento! Allora sì che sarebbe antipolitica. E invece giù accuse di qualunquismo ed antipolitica! Se li vai ad analizzare sono solo dei cialtroni che hanno messo su un circo: una centrosinistra inconcludente, che ha fallito su tutto il fronte, quello del governo centrale e quello dei governi locali. Una sinistra radicale che in cambio di un po’ di poltrone e presidenze s’è zittita ed è diventata radical chic con sedi a Via Veneto ed atteggiamenti snob elitari. Ora uno vorrebbe capire ed avere un po’ di chiarezza e non per formalismo ma solo per capirci. Come può un partito che dovrebbe difendere i lavoratori scegliere sedi in zone così prestigiose, simbolo del cinema, dei fighetti e via dicendo? I Verdi che hanno massacrato Napoli con i no continui, che hanno finito per rendere ancor più grave l’inefficienza di governatori e commissari straordinari campani sul problema monnezza. Poi la levata di scudi veltroniana che gli ha tagliato le gambe per rifare una verginità al centrosinistra, ma ha sottovalutato la stizzita reazione che lo ha massacrato nella competizione elettorale nazionale e locale (vedi Roma!). Il tutto portando grano alla botte leghista. Nomi nelle liste come Calearo che, ad elezioni perse, ha subito chiesto al Cavaliere un posto nel suo governo. Insomma un campionario d’errori, inefficienze, stupidità, velleitarismi, collusioni da vecchia Dc. Quelli rubavano, ma ti stizzivano di meno, avevano mestiere nel fare anche quello. Una volta ascoltai un signore molto per bene in una strada di Napoli dire una cosa ad un suo amico: “ vedi… le cose vanno sempre fatte bene, vanno sapute fare. . anche le peggiori!” E’ cinico, non cambia la sostanza, ma un minimo di fondo di verità c’è…e che diamine! Poi ci sono i nuovi vincitori. E quelli te li raccomando. Uno che elogia un suo amico, pluricondannato per mafia e morto in carcere, appellandolo come eroe, diventa in Italia Presidente del Consiglio. Presidente del Senato sarà Schifani, un portaborse di serie B della vecchia DC, che se Napoletano sta male o dovesse passare a miglior vita ce lo ritroveremmo come Presidente della Repubblica pro tempore(sic!!!)… Bossi, che ha in mano le redini del circo berlusconiano, che continua parlare di fucili caldi. Di 300. 000 uomini pronti alla battaglia, di Berlusconi che deve obbedire. E tutti a dire che scherza, che i fucili sono di carta…Ma sono scemi o cosa? E’ un modo normale di parlare d’uno che dovrebbe governarci, e che San Gennaro ha solo segnato con un coccolone non facendo in tempo del tutto il lavoro di togliercelo per sempre dai “cabasisi” (come dicono i siciliani)? Il suo amico Calderoni che ha avvertito (da gran signore qual è!) il nuovo governo, che terrà il 1° Consiglio dei Ministri a Napoli, a prepararsi alla puzza… Un venditore di fumo come Lombardo col suo MpA, che svende per meridionalismo la difesa dei suoi affari siciliani e dei suoi amici con gente come Cuffaro, e paventa con un misero 1% di sedersi al tavolo delle trattative. Con un Sindaco a Roma che tutti a dire che non è fascista, salvo una folla urlante a salutarlo alla vittoria in piazza col saluto romano. Già… ma quelle braccia tese a mano aperta sono come i fucili di Bossi: si saranno alzate per paralisi collettiva concomitante mica per altro! Insomma che paese è mai questo che non riesce a esser serio ed efficiente, e che noi del Sud speriamo ci risolva i nostri problemi. Ma chi? Ma quando? Ma dove? Grillo ce lo ha detto, prima sul suo Blog, che la storia non è andata come ce l’hanno raccontata, e poi in piazza a Napoli, che dobbiamo svegliarci e reagire a quest’Italia. Ma noi siamo duri, addormentati, divisi e crediamo ancora alle favole. Chi vuole andare da solo, chi dice che è presto (presto dopo 147 anni?) e vuole prima che tutto il popolo comprenda e sappia la verità. In fondo sarebbe giusto e condivisibile, peccato che così facendo ci vorranno almeno altri 147 anni. Tempo invece non ce n’è più; continuando così ci troveranno morti e/o i nostri figli non ricorderanno neanche più di cosa parlavamo! Abbiamo davanti solo 2 strade:

1) unire, e velocemente, quanti più movimenti meridionalisti sia possibile e creare una forza politica la più grande e tosta possibile per tentare d’incominciare ad avere almeno qualcuno nelle amministrazioni locali e possibilmente in Parlamento nazionale che finalmente supporti davvero (e non per finta) le istanze del Sud, dandogli rappresentatività;

2) andarcene subito chiedendo l’autodeterminazione, attuando quel separatismo di cui parla da tempo Zitara.

Diversamente faremo siti, giornali, ci scambieremo opinioni, preparandoci a sopportare i disastri e l’inefficienza del Centrosinistra, o le mortificazioni di Bossi & c. e le panzane dei Cavalieri che ci ridurranno sempre più a propaggine a Nord di paesi mediterranei, ed equiparandoci ad extracomunitari interni da sopportare e sfruttare ancor più di quanto già avvenuto. Oppure potremo affrontare la terza (già parzialmente in atto) emigrazione biblica della nostra storia.

Grillo ce lo ha detto, poi fate un po’ Voi… può darsi Vi convincano di più i Veltroni, i Berlusconi, i Fini e i Bossi!

Che Iddio ci illumini!










 

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