L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
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ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE SICILIE
GIOIOSA JONICA (RC)

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SIDERNO, SABATO 11 DICEMBRE 2004:

“TRA EMIGRAZIONE E DEPORTAZIONE”

   

Sabato 11 dicembre 2004, alle ore 17.30, presso la Sala del Consiglio Comunale di Siderno (RC), si terrà un incontro avente per tema “La storia dimenticata: uomini e donne delle Due Sicilie alla fine del Regno (tra emigrazione e deportazione)”.

 

La serata, organizzata dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE SICILIE di Gioiosa Jonica, con il patrocinio del COMUNE DI SIDERNO, verrà introdotta da Mariolina Spadaro, docente presso l’Università di Napoli. Dopo il saluto del Prof. Nicola Zitara, Presidente dell’Associazione, vi saranno gli interventi del Sindaco di Siderno e dell’Assessore alla Cultura dello stesso Comune, seguirà la relazione dello storico Dr. Francesco Maurizio Di Giovine e, in conclusione, il dibattito con interventi del pubblico.

 

L’incontro avrà per argomento, oltre al fenomeno dell’emigrazione di massa dei meridionali all’indomani dell’unità d’Italia, anche la vicenda dei soldati borbonici, fatti prigionieri dai piemontesi nel 1860-1861 e deportati, a migliaia (le fonti parlano di oltre 25.000), nei campi di internamento del settentrione (ad esempio nelle fortezze di Fenestrelle e di San Maurizio Canavese). La rivista dei Gesuiti “La Civiltà Cattolica”, parlò a tal proposito di “tratta dei Napoletani” e così descrisse le condizioni dei prigionieri di guerra: “Quei meschinelli, appena coperti da cenci di tela, rifiniti di fame perché tenuti a mezza razione con cattivo pane ed acqua ed una sozza broda, furono fatti scortare nelle gelide casematte di Finestrelle e d’altri luoghi posti nei più aspri luoghi delle Alpi. Uomini nati e cresciuti in clima sì caldo e dolce, come quello delle Due Sicilie, eccoli gittati …a spasimar di fame e di stento fra le ghiacciate!“

 

La deportazione dei soldati borbonici è argomento approfondito solo in anni recenti, grazie alle ricerche di archivio di alcuni storici, tra cui lo stesso Francesco Maurizio Di Giovine, il quale avrà modo di far conoscere al pubblico una pagina importante, quanto tragica, della storia delle Due Sicilie, che troppo spesso viene dimenticata e negata.

 

SEGRETERIA ASSOCIAZIONE DUE SICILIE

Fax n. 1782284791 - telefono n. 340.9021276

 

 

 

"Traditi ugualmente, ugualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; ché mai ha durato lungamente l’opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni."


Francesco II di Borbone

 



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