L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
  Eleaml


Ringraziamo Angelo per questa segnalazione. Per un momento, leggendo il titolo, mi ero illuso che a Siderno fosse cominciata una rivoluzione toponomastica!

Zenone di Elea – 24 Novembre 2012


Fonte:
https://www.larivieraonline.com/ - 23 novembre 2012

Passeggiando sul corso "Nicola Zitara"

di ILARIO AMMENDOLIA

La nostra Patria è l’Italia! La nostra terra è la Calabria. La storia della Penisola ci appartiene. Certamente noi guardiamo la storia nazionale guardandola dal Sud. Ci furono patrioti calabresi che sacrificarono la vita per l’Italia.

I “martiri di Gerace” furono tra questi e ci appartengono, così come i fratelli Bandiera, pur non essendo calabresi.

Personalmente, non sono favorevole ad abbattere statue a meno che non si tratti di tiranni come lo fu per Saddam, per Stalin, per Mussolini, per i dittatori dell’Est Europeo, nel momento in cui si raggiunge la liberazione.

Altra cosa è la toponomastica.Una strada porta un nome perché vuole ricordare un protagonista positivo o un particolare evento.

Uno scienziato, un poeta, uno statista, un intellettuale sono generalmente uomini a cui si dedica una strada. Per esempio, comprendo una strada che porta il nome di Gandhi, che si spese per la pace e la non violenza, oppure Fleming, che inventò la penicillina, o Guglielmo Marconi, grande scienziato italiano.

Non comprendo perché ancora si lasciano strade con i nomi degli appartenenti alla Casa Savoia che pur non ebbero alcun ruolo di protagonisti nella Storia d’Italia.

Non vedo alcun motivo per lasciare nomi come via Regina Elena, via Margherita di Savoia, via Carlo Alberto, via Principe Amedeo. Questi nomi sono espressione di una classe di governo locale subalterna alle classi dominanti. Non so che meriti e che esempio possa aver dato la regina Elena o la regina Margherita. Mi sembra che i loro nomi altro non ricordino se non il fatto di essere andate spose a un principe di Savoia. Nessuna avversione, ma nessun merito, nessun esempio da indicare. Eppure, queste strade esistono. Ci sono a Locri, a Siderno, a Caulonia, a Bovalino e in quasi tutti i comuni della Locride.

Noi avremmo nomi di tutto rispetto. Si pensi un corso “Nicola Zitara” a Siderno, “via Carmelo Filocamo” a Locri, “Piazza Repubblica Rossa” a Caulonia, via Ciccio Madafferi a Gioiosa, corso Francesco Malgeri a Grotteria, e tante strade e piazze dedicate a Mario Lacava, a Francesco Perri, a Tommaso Campanella, a Rocco Gatto, ovviamente a Corrado Alvaro.

Non ritornerebbero in vita. Certo!

Ci sono problemi più importanti e più urgenti? Certamente! Tuttavia, ci permettiamo di suggerire ai consigli comunali, soprattutto se un giorno in tutti i paesi della Locride saremo in condizioni di avere un consiglio comunale democraticamente eletto, di tener conto che anche gli esempi contano.

Passeggiare e guardare una strada che porta il nome di Nicola Zitara è cosa completamente diversa e positiva rispetto a via Regina Margherita di Savoia.

ILARIO AMMENDOLIA









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