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I Cantalocunto - Storie di Briganti

I Cantalocunto

Storie di Briganti

Cantalocunto

Le vicende dei “nostri” briganti nell’Italia post-unitaria sono state ingiustamente trascurate e colpevolmente dimenticate. Questo lavoro vuole riacciuffarle per i capelli e tirarle fuori dall’oblio della storia perché riteniamo che anche in esse affondino le nostre radici e proprio per questo esse abbiano tutta la dignità e lo spessore culturale necessarie per essere condotte all’attenzione di chi, come noi, ritiene che ci possa essere un brigante nel passato di ognuno di noi.

I Cantalocunto

 

Le canzoni

Le canzoni, inedite ed espressamente composte per questo progetto da parte di  Pietro Rainone e Pietro Damiano, sono ispirate a fatti realmente accaduti a Carbonara di Nola, documentati e documentabili da atti processuali, atti pubblici, riferimenti bibliografici certi e, per alcuni di essi, ancora resistenti nella memoria e nell’immaginario collettivo delle nostre zone. Per le musiche gli autori si sono sforzati di tornare indietro, ritrovare e catturare tra le pieghe dei ricordi dell’infanzia quelle melodie, quelle arie, quei motivi e quei ritmi che per forza di cose fanno parte del loro DNA culturale 

 

‘E sei fatiche 

Irene Casalino, madre di Crescenzo di Gavina, brigante carbonarese tra i più famosi del periodo post-unitario, ebbe sei figli, tutti “di padre ignoto”. Molto allegramente le sue reiterate gravidanze vengono paragonate alle fatiche di Ercole.

 

Ammocca Lione 

È la storia dell’omicidio di Carlo Rainone avvenuto sulle montagne di Carbonara in seguito all’uccisione del cane di Crescenzo, “Lione”, da parte della Guardia Nazionale.

Il cane custodito dalla sorella del Brigante, Giuseppa Paradiso, venne trovato dai militi dietro indicazione del Rainone, che pagò con la vita questa sua soffiata.

 

‘O brigante

Il brigante si racconta, confessando le sue motivazioni, i suoi timori e la voglia di combattere il nemico della sua terra nonchè dell’attaccamento nei confronti dei Borboni.

 

Strega

Messo ormai alle corde il brigante è costretto a fuggire lasciando la sua terra, la sua famiglia, il suo amore. Ed è proprio la sua donna che lo piange e cerca di conoscerne le sorti rivolgendosi finanche ad una maga-cartomante-fattucchiera.

 

Il canto dei tiratrave

L’attività lavorativa esercitata nei boschi della montagna era la spina dorsale dell’economia dei piccoli paesi del Nolano e del Vallo di Lauro. La figura del boscaiolo era presente in ogni famiglia. Il tiratave svolgeva il duro lavoro di trasporto di grosse travi di castagno che servivano per la costruzione di solai per le case.

 

‘A sora ‘e Criscienzo

Questa è la vicenda di Giuseppa Paradiso, sorella di Crescenzo di Gavina, che fiancheggiava la banda di briganti guidata dal fratello. Alcuni testimoni dell’epoca dichiararono che era solita vestirsi da maschio e partecipare con efferatezza insieme alla banda alle varie imprese delittuose.

 

Chesta terra

Una vera e propria dichiarazione d’amore alla propria terra, amata e odiata, piena di contraddizioni, invocata e maledetta, rifiutata e desiderata.

 

Il rapimento di Sabatino

È la storia vera di Sabatino Damiano, rapito dai briganti. Per il suo rilascio fu richiesto un riscatto ma il ragazzo riuscì a fuggire e portato a casa da un venditore di frutta di Episcopio. L’oro raccolto per pagare il riscatto venne donato al Santo Protettore.

 

Tarantella del brigante 

E’  facile immaginare come questa tarantella potesse essere cantata e ballata intorno al fuoco del bivacco notturno, nei pochissimi momenti di rilassata tranquillità di un’esistenza votata allo sbando, alla guerriglia, alla violenza.

 

La storia di Maddalena

Racconta della storia di Maddalena Daniele che fu fucilata nella piazza di Carbonara insieme a suo padre Raffaele e suo nonno Pantaleone per connivenze con i briganti. Come sfondo a quest’evento vi è la storia d’amore tra Maddalena e un brigante. Per difendere quest’amore Maddalena pagò con la vita.

 

Storia di corne e galline

Diventare delinquente era molto facile, anche per motivi di onore. Questa canzone racconta la storia di un marito tradito che per lavare l’onta della vergogna ricorse all’omicidio. Datosi alla macchia in montagna venne poi arrestato: a quei tempi anche le corna potevano essere l’inizio  di un percorso che portava sulla strada della latitanza e poi del Brigantaggio.

 

‘A capa int’ ‘a caiola

Al brigante, catturato e fucilato, la testa viene mozzata e esposta come monito nella pubblica piazza, all’interno di una gabbia per uccelli; ma il fratello nottetempo la trafuga e la custodisce all’interno di una cisterna. Dopo qualche tempo l’assassinio del brigante viene crudelmente vendicato.

 

Ninno nun dorme

Nella vita di tutti i giorni c’è anche un bimbo che di notte non dorme e non lascia dormire i propri genitori. Una dolce ninna nanna che mostra uno spaccato di vita di una tipica famiglia contadina.

 

Pietro Damiano











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