(*gga*) Un connubio di storia e di arte, i dipinti dell'artista Cuono Gagìione, reduce da una mostra internazionale a Bruxelles alla Galleria "Le Cour des Arts". Precedute ed accompagnate da un libro-catalogo, "I Preziosi delle due Sicilie", curato da Marina Sai-vadore, le opere hanno fornito ai visitatori l'esatto senso di lettura. L'artista è un campano Doc, ma per la nostra provincia è un ragusano d'adozione. Le sue personali europee, tra cui anche Lussemburgo, nascono da una fortunata trilogia iniziata alcuni anni fa proprio a Ragusa al Caffè dell'Arte. Successi di critica e pubblico, Gagìione, ne ha ricevuti tanti nella sua carriera che lo ha visto primeggiare più volte a livello internazionale. Ragusa, grazie alla visibilità delle opere dell'artista nelle città europee, può essere fiera di averlo ospitato, se non altro per averfat-to conoscere all'estero scorci ca-ratteristici della natura iblea.
Si è conclusa il 10 Marzo, alla galleria d’Arte “ La Cour des Arts” di Bruxelles l’attesissima mostra dell’artista di origini Campane, ma Ragusano di adozione, Cuono Gaglione. Un successo che già si preannunciava tra gli eventi culturali tra i più significativi nel panorama espositivo internazionale di questo inizio anno. Alla mostra delle opere di Cuono Gaglione si sono succeduti nella stessa galleria “ La Cour des Arts “, avvenimenti di alto valore e marcato significato culturale. A far da cornice alle opere del maestro Gaglione, sono state eseguiti brani di W. A. Mozart, G.Gershwin, G.Verdi, G. Puccini, J.Offenbach e recitate poesie in francese e italiano di P.Neruda, J.Prevert, C. Pavese. Visitatori provenienti da ogni parte d’Europa hanno potuto così apprezzare le trenta suggestive opere dell’artista Acerrano e al grande momento culturale creato intorno all’evento pittorico. Suggestivo e di grande rilevanza all’inaugurazione, quando, Massimo Abbate ( figlio d’arte )e il poeta Giovanni Brigandì, hanno dato vita ad una vera e propria performance di testi in sicilano e in napoletano, sottolineando così il vero e proprio motivo dell’esposizione dell’artista Cuono Gaglione: l’amore per il meridione italiano. Lo stesso Brigandì di Gaglione scrive su un giornale di Bruxelles :
L’artista possiede una vasta gamma stilistica che applica di volta in volta, in funzione dei temi trattati. E qui potremo citare tutte le varie correnti pittoriche, sin dalle più antiche, per arrivare al grafismo.Non si può certo parlare d’ immaturità, l’artista avendo da decenni superato il tempo dell’apprendistato, e le diverse tecniche sono ogni volta “ compiute “. Vi si può allora, forse, scorgere una certa sfiducia nell’unità di stile “ univoca “ messo soprattutto in auge da un certo spirito borghese, oppure la volontà espressa di mostrarsi poliedrico, tale che gli permette il suo talento. Gaglione adatta, quindi, il medio espressivo alla realtà puntuale. Qual’ è questa realtà ? Il variegato mondo del Sud Italiano, visto nei suoi diversi aspetti: paesaggistico, storico, sociale…Che l’arte di Gaglione aderisca cromaticamente ed espressivamente ai veri temi, altri lo hanno puntualizzato meglio che io potrei. Personalmente e modestamente, mi sembra potersi rilevare nell’opera dell’artista una lotta sotterranea ove luce e ombra si oppongono . Non assistiamo al solo realizzarsi della tecnica pitturale basata sul conforto di questi due elementi, ma ad una vera opposizione di evidenze, convinzioni esistenziali. La luce, la via, la sensualità di colori e spensieratezza, sono evidenti, diremmo paradossalmente, nelle “ nature morte “. Qui l’Artista si abbandona senza remore alla creatività che lo porta a magnificare i suoi oggetti/soggetti Per contro, laddove è l’uomo, l’uomo meridionale, il tema dell’opera, i volti sono, nel migliore dei casi, nell’ombra o dai contorni incerti o sfocati; oppure nel caso più tetro, più drammatico, le immagini umane sono come fatte di metallo sfaldato dalla corrosione o dal fuoco o resti appena riconoscibili come umani, disseppelliti da mani pietose.Questo è soprattutto riscontrabile nei temi storici o sociali. Qui l’ispirazione al didattismo dell’artista, che si alimenta al suo alto impegno sociale ed umano, ha trovato particolare forza espressiva ricorrendo spesso all’inchiostro nero con tratti forti, essenziali.E un’evidenza si impone: per Gaglione l’uomo del Sud è ferito, o morto o comunque, in lutto. o inesistente, laddove il corpo vive ancora.Tra i due poli, nature morte, nature morte, e per tanto così “vive” e l’uomo ferito o in lutto, si pongono le “ Ninfe “. Qui ci sembra poter riscontrare un potente tropismi con immagini muliebri che sembrano essere colte “ in divenire “, tra il limbo e la forma da completarsi. Artista impegnato, quindi, Gaglione e che, per tema di non essere ben capito, aggiunge all’opera pittorica una sua particolare e personale didascalia/titolo che espleti o completi il senso da dare ad ogni quadro. Non gratuita “ coquetterie “ queste didascalie, ma atto di fede e di amore nella comunicazione umana intriso di sensibilità e poesia.
L’ALTRA SICILIA
l'ISTITUTO SICILIANO DI LINGUA E CULTURA
presentano
VENTO DEL SUD
« Kennst du das Land wo die Zitronen blühn...? »
Découvrons ensemble cet artiste méditerranéen…..
Laat ons Goethe citeren om kunstenaar Cuono Gaglione te introduceren. Hij bezit een grote rijkdom aan kleurschakeringen en een gevarieerdheid aan stijlen, een teken van het beheersen van diverse beeldende technieken. Hij brengt ons, die hier in het mistige noorden wonen, het parfum, de kleuren en de pregnantheid van het Zuiden.
Citamu Goethe p'introdùciri l'artista Cuono Gaglione, chi, cu na granni ricchizza cromàtica e varità di stili, signu di patrunanza di differenti tècnichi esprissivi, ni cunnuci a nuàutri, chi vivemu nnô scuru dû Nord, 'u ciàuru, 'i culuri, 'a prinizza dû Sud.
Scuprèmulu nzèmmula a st'artista miditirraniu...
Vanaf, à partir de 19H00
“La mostra traccerà quattro percorsi indicativi che hanno segnato la storia del Meridione: le ninfe della mitologia meridionale, il sud e le sue tradizioni, il mare e le sue creature,infine, uno spaccato di storia recente riguardante Salvatore Giuliano.”
“'A
mostra trazza quattru camini indicativi chi signaru
'a storia dû Miridioni:
'i ninfi dâ
mitologìa miridionali,
'u sud e 'i so tradizioni, 'u mari e 'i so criaturi,
e, finalmenti, un quatru supra
'a storia recenti riguardu
a Salvatore Giuliano."
Lettura di poesie siciliane
Rinfresco e piccola degustazione
Pl. Julien Dillens, 8 – 1060 Saint-Gilles
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Il
Sud e
l'Unità d'Italia (9. La Sicilia)
"LA STORIA PROIBITA" Intervista a Carmine Crocco Donatello
Monologo di Carmine Crocco Donatello
Stralcio di un articolo pubblicato nel 1992 su "Il Calendario del Popolo"
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