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Riceviamo da Cuono Gaglione e volentieri pubblichiamo

Fonte:
GIORNALE DI SICILIA - 26 MERCOLEDÌ 5 APRILE 2006 - CRONACA DI RAGUSA - CULTURA

Successo alla galleria «Le Cour des Arts» di Bruxelles per il pittore campano,
ma «adottivo» di Ragusa Nelle sue opere i colori tipici e le passioni dell'Italia del Sud.
Nei prossimi mesi esporrà a Madrid e Varsavia

Gaglione, artista della meridionalità

(*gga*) Un connubio di storia e di arte, i dipinti dell'artista Cuono Gagìione, reduce da una mostra internazionale a Bruxelles alla Galleria "Le Cour des Arts". Precedute ed accompagnate da un libro-catalogo, "I Preziosi delle due Sicilie", curato da Marina Sai-vadore, le opere hanno fornito ai visitatori l'esatto senso di lettura. L'artista è un campano Doc, ma per la nostra provincia è un ragusano d'adozione. Le sue personali europee, tra cui anche Lussemburgo, nascono da una fortunata trilogia iniziata alcuni anni fa proprio a Ragusa al Caffè dell'Arte. Successi di critica e pubblico, Gagìione, ne ha ricevuti tanti nella sua carriera che lo ha visto primeggiare più volte a livello internazionale. Ragusa, grazie alla visibilità delle opere dell'artista nelle città europee, può essere fiera di averlo ospitato, se non altro per averfat-to conoscere all'estero scorci ca-ratteristici della natura iblea. 

La sua arte da quarant'anni traduce in preziose ed antiche tecniche quello che può essere definito "il gusto del bello": dalle maschere di Pulcinella, ai paesaggi iblei, dalle donne partenopee, abruzzesi, pugliesi e siciliane alle ninfe del mito e alle sirene che hanno popolato le nostre rive, o ancora, dall'Eldorado mediterraneo alle rose "'O mese 'ell'ammore", è tutto un messaggio che veicola fuori dalle mura italiane le meraviglie "duosiciliane". Il suo è un sentimento che rinasce dalle ceneri. È l'amore per il Sud d'Italia, è quel Mezzogiorno dimenticato e colpito negli affetti e nella dignità, è «la gloriosa Nazione delle Due Sicilie». CUONO GAGLIONE CUONO GAGLIONE
ACCANTO AD UNA DELLE SUE ULTIME OPERE RAFFIGURANTE UNA MASCHERA DI PULCINELLA
[FOTO TIZIANA BIANCO]
Cuono Gagìione, infatti, è un meridionalista che auspica attraverso la sua arte, di esportare nelle più belle città europee il suo fiero senso di "appartenenza". Alla Galleria d'Arte di Bruxelles, "Le Cour des Arts", la mostra di Gagìione ha confermato quel successo che già si preannunciava tra gli eventi culturali più significativi nel panorama espositivo internazionale di quest'anno. Recensioni di riguardo sono apparse sui giornali più in vista di Bruxelles tra cui quella del poeta Giovanni Brigandì che insieme all'attore Massimo Abbate ha inaugurato la mostra di Gagìione con una vera performance di testi in siciliano e napoletano. «La luce -ha detto Brigandì - la via, la sensualità di colori e spensieratezza sono evidenti, diremmo paradossalmente, nelle nature morte, dove l'artista si abbandona senza remore alla creatività che lo porta a magnificare i suoi oggetti/ soggetti. Per contro, laddove è l'uomo meridionale, il tema dell'opera, i volti sono nell'ombra 0 dai contorni incerti 0 sfocati, oppure nel caso più tetro, più drammatico, le immagini umane sono come fatte di metallo sfaldato dalla corrosione 0 dal fuoco 0 resti appena riconoscibili come umani, disseppelliti da mani pietose». L'artista fra pochi mesi visiterà con le sue opere altre città europee, tra cui Varsavia e Madrid, i cui Istituti di Cultura ne hanno fatto esplicita richiesta. Scrive di lui il Vescovo diAcerra, monsignor Antonio Riboldi: «Non è facile emergere nel campo dell'arte, fino al punto da essere invitato ad un "vernissage di arte pittorica" a Bruxelles. Bisogna davvero aver espresso maturità e bellezza tale da meritare un podio in Europa».

GlOVAN NELLA GALLIANO

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Fonte:
GIORNALE DI SICILIA - 26 MERCOLEDÌ 5 APRILE 2006 - CRONACA DI RAGUSA - CULTURA

Tutto l'amore per il Sud nella mostra dell'artista ibleo in mostra a Bruxelles

II cuore di Gaglione

RAGUSA. L'artista Cuono Gag!ione, di origini campane ma ragusano di adozione, aggiunge alla sua brillante carriera un altro successo di critica e di pubblico a livello intemazionale. 

Si è conclusa da pochi giorni, infatti, la mostra tenuta alla Galleria d'Arte "La Cour des arts" di Bruxelles in cui l'artista ha esposto trenta opere di grande valore artistico e culturale.

La mostra è stata coadiuvata da diversi momenti culturali tra cui l'esecuzione di brani di Mozart, Puccini, Verdi ed altri noti e la recita di poesie in francese ed in italiano di Pablo Neruda, Prevert, Cesare Pavese. Un grande movimento culturale, dunque, si è creato attorno all'evento pittorico di cui Gaglione è stato il protagonista indiscusso.

oto
Oro puro
cavaleri

Suggestiva e di grande rilevanza anche la performance poetica durante l'inaugurazione, ad opera dell'attore Massimo Abbate e del poeta Giovanni Brigandi, i quali hanno dato vita ad un momento di alta cultura recitando in siciliano ed in napoletano alcuni brani, supporto indispensabile all'opera del maestro Gaglione che ha messo in luce nelle sue tele tutto il suo amore per il meridione italiano.


Lo stesso Brigandì gli ha dedicato una recensione su un quotidiano di Bruxelles mettendo in risalto la vasta gamma stilistica dell'artista e la poesia del sud che si sprigiona dalle sue opere. «Per Gaglione - scrive Brìgandi - l'uomo del sud è ferito, o morto o comunque in lutto o inesistente, laddove il corpo vive ancora». Il variegato mondo del Sud italiano è rappresentato da Gaglione in diversi momenti: il paesaggio, il personaggio storico, tracui Giuliano, il contesto sociale delle belle donne meridionali, il mondo mitico e sognante delle "Ninfe" e delle "Sirene".


In ogni quadro c'è sempre un sentimento che emerge dalla contemplazione e dalla partecipazione alle vicende dolorose che hanno segnato la vita dell'uomo del Sud. E' il coloi parlare, più che l'immagine: l'ocra di terra bruciata dal sole e bag sudore racconta la fatica dell'uomo; il giallo dei limoni o del sole caldo anche in primavera, da l'immagine della genuinità e della solarità di un meridionale; il nero di uno scialle in testaalle antiche donne del sud, fa riemergere i presagi di una morte reale o dell'anima ed il bianco delle onde del nostro mare da spazio alla resurrezione degli spiriti liberi e fieri delle genti del Sud. La mostra è stata visitata ed apprezzata da centinaia di visitatori, molti dei quali provenienti dalla Germania, dall'Olanda e dalla vicina Francia.

Se intemazionale è l'aggettivo adattoalla pittura di Cuono Gaglione è merito di quel Meridione, che pur criticato, tradito ed escluso ha messo in mostra la gemma più bella del sua anima: il cuore!
Giovannella Galliano

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SUCCESSO CULTURALE DELLA MOSTRA
DI CUONO GAGLIONE A BRUXELLES

Si è conclusa il 10 Marzo, alla galleria d’Arte “ La Cour des Arts” di Bruxelles l’attesissima mostra dell’artista di origini Campane, ma Ragusano di adozione, Cuono Gaglione. Un successo che già si preannunciava tra gli eventi culturali tra i più significativi nel panorama espositivo internazionale di questo inizio anno. Alla mostra delle opere di Cuono Gaglione si sono succeduti nella stessa galleria “ La Cour des Arts “, avvenimenti di alto valore e marcato significato culturale. A far da cornice alle opere del maestro Gaglione, sono state eseguiti brani di W. A. Mozart, G.Gershwin, G.Verdi, G. Puccini, J.Offenbach e recitate poesie in francese e italiano di P.Neruda, J.Prevert, C. Pavese. Visitatori provenienti da ogni parte d’Europa hanno potuto così apprezzare le trenta suggestive opere dell’artista Acerrano e al grande momento culturale creato intorno all’evento pittorico. Suggestivo e di grande rilevanza all’inaugurazione, quando, Massimo Abbate ( figlio d’arte )e il poeta Giovanni Brigandì, hanno dato vita ad una vera e propria performance di testi in sicilano e in napoletano, sottolineando così il vero e proprio motivo dell’esposizione dell’artista Cuono Gaglione: l’amore per il meridione italiano. Lo stesso Brigandì di Gaglione scrive su un giornale di Bruxelles :

“L’UOMO E’ MORTO, EVVIVA L’UOMO .

L’artista possiede una vasta gamma stilistica che applica di volta in volta, in funzione dei temi trattati. E qui potremo citare tutte le varie correnti pittoriche, sin dalle più antiche, per arrivare al grafismo.Non si può certo parlare d’ immaturità, l’artista avendo da decenni superato il tempo dell’apprendistato, e le diverse tecniche sono ogni volta  “ compiute “. Vi si può allora, forse, scorgere una certa sfiducia nell’unità di stile “ univoca “ messo soprattutto in auge da un certo spirito borghese, oppure la volontà espressa di mostrarsi poliedrico, tale che gli permette il suo talento. Gaglione adatta, quindi, il medio espressivo alla realtà puntuale. Qual’  è  questa realtà ? Il variegato mondo del Sud Italiano, visto nei suoi diversi aspetti: paesaggistico, storico, sociale…Che l’arte di Gaglione aderisca cromaticamente ed espressivamente ai veri temi, altri lo hanno puntualizzato meglio che io potrei. Personalmente e modestamente, mi sembra potersi rilevare nell’opera dell’artista una lotta sotterranea ove luce e ombra si  oppongono . Non assistiamo al solo realizzarsi della tecnica pitturale basata sul conforto di questi due elementi, ma ad una vera opposizione di evidenze, convinzioni esistenziali. La luce, la via, la sensualità di colori e spensieratezza, sono evidenti, diremmo paradossalmente, nelle “ nature morte “. Qui l’Artista si abbandona senza remore alla creatività che lo porta a magnificare i suoi oggetti/soggetti Per contro, laddove è l’uomo, l’uomo meridionale, il tema dell’opera, i volti sono, nel migliore dei casi, nell’ombra o dai contorni incerti o sfocati; oppure nel caso più tetro, più drammatico, le immagini umane sono come fatte di metallo sfaldato dalla corrosione o dal fuoco o resti appena riconoscibili come umani, disseppelliti da mani pietose.Questo è soprattutto riscontrabile nei temi storici o sociali. Qui l’ispirazione al didattismo dell’artista, che si alimenta al suo alto impegno sociale ed umano, ha trovato particolare forza espressiva ricorrendo spesso all’inchiostro nero con tratti forti, essenziali.E un’evidenza si impone: per Gaglione l’uomo del Sud è ferito, o morto o comunque, in lutto. o inesistente, laddove il corpo vive ancora.Tra i due poli, nature morte, nature morte, e per tanto così “vive” e l’uomo ferito o in lutto, si pongono le “ Ninfe “. Qui ci sembra poter riscontrare un potente tropismi con immagini muliebri che sembrano essere colte “ in divenire “, tra il limbo e la forma da completarsi. Artista impegnato, quindi, Gaglione e che, per tema di non essere ben capito, aggiunge all’opera pittorica una sua particolare e personale didascalia/titolo che espleti o completi il senso da dare ad ogni quadro. Non gratuita “ coquetterie “ queste didascalie, ma atto di fede e di amore nella comunicazione umana intriso di sensibilità e poesia.


GIOVANNI BRIGANDI’ Bruxelles, 17 febbraio 2006

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L’ALTRA SICILIA 

l'ISTITUTO SICILIANO DI LINGUA E CULTURA

presentano

VENTO DEL SUD 

« Kennst du das Land wo die  Zitronen blühn...? » 

« Connais-tu la terre où fleurissent les citrons...? »

Citons Goethe pour introduire l’artiste Cuono Gaglione, qu’avec une grande richesse chromatique et variété de style, signe de maîtrise de différentes techniques expressives, nous amène à nous, qui vivons dans les brumes du Nord, le parfum, les couleurs, la prégnance du Sud. 

Découvrons ensemble cet artiste méditerranéen…..

Laat ons Goethe citeren om kunstenaar Cuono Gaglione te introduceren. Hij bezit een grote rijkdom aan kleurschakeringen en een gevarieerdheid aan stijlen, een teken van het beheersen van diverse beeldende technieken. Hij brengt ons, die hier in het mistige noorden wonen, het parfum, de kleuren en de pregnantheid van het Zuiden.

Laat ons samen deze mediterrane kunstenaar ontdekken…

"Canusci la terra unni acciùranu li limiuna...?" 

Citamu Goethe p'introdùciri l'artista Cuono Gaglione, chi, cu na granni ricchizza cromàtica e varità di stili, signu di patrunanza di differenti tècnichi esprissivi, ni cunnuci a nuàutri, chi vivemu nnô scuru Nord, 'u ciàuru, 'i culuri, 'a prinizza Sud.

Scuprèmulu nzèmmula a st'artista miditirraniu...

Vendredi  - Vrijdag  17 février 2006

Vanaf,  à partir de 19H00 

Cuono Gaglione

“La mostra traccerà quattro percorsi indicativi che hanno segnato la storia del Meridione: le ninfe della mitologia meridionale, il sud e le sue tradizioni, il mare e le sue creature,infine, uno spaccato di storia recente riguardante Salvatore Giuliano.”

“'A mostra trazza quattru camini indicativi chi signaru 'a storia Miridioni: 'i ninfi mitologìa miridionali, 'u sud e 'i so tradizioni, 'u mari e 'i so criaturi, e, finalmenti, un quatru supra 'a storia recenti riguardu a Salvatore Giuliano." 

Lettura di poesie siciliane

Rinfresco e piccola degustazione

LA COUR DES ARTS 

Pl. Julien Dillens, 8 – 1060 Saint-Gilles


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Il Sud e l'Unità d'Italia (9. La Sicilia)

"LA STORIA PROIBITA" Intervista a Carmine Crocco Donatello

Monologo di Carmine Crocco Donatello

Interrogatorio di Crocco

Stralci dall'autobiografia

Stralcio di un articolo pubblicato nel 1992 su "Il Calendario del Popolo"

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