«Arrivammo ad una sommità e ci mostrò la più larga distesa del
mondo. Napoli, in tutto il suo splendore: le case allineate per
più di un chilometro lungo la spiaggia, promontori, lingue di
terra e pareti di roccia; poi le isole, e dietro tutto questo il mare;
era una vista meravigliosa.
«Un canto orribile, o piuttosto un esultante grido di gioia del
ragazzo che ci seguiva, ci spaventò e disturbò. Piuttosto arrabbiato,
lo richiamai: non aveva mai ricevuto un rimprovero da
noi, era sempre stato un buonissimo ragazzo.
«Per un po'non si mosse; poi mi batté leggermente sulla spalla,
e spingendo tra noi due il braccio destro, coll’indice teso, esclamò:
"Signore, perdonate! Questa è la mia patria"».
Johann Wolfgang Goethe (1749-1832), Viaggio in Italia, 1787.
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