Fonte: canzonieregrecanicosalentino.net |
Quistione_Meridionale
(1982).mp3 Quistione meridionale Il nonno di mio padre era brigante come Carmine Crocco e Ninco Nanco è sua la testa mozza che financo sopra i libri di storia hanno stampato rubava ai ricchi per dare ai cafoni per questo gli tagliarono i coglioni. Per lui la Quistione meridionale non è stata certo un buon affare Il nonno di mio padre era bracciante disoccupato e morto di fame un giorno fu preso a lavorare nel tavoliere come stagionale non sapeva che s'era scioperato per questo si trovò morto ammazzato Per lui la Quistione meridionale non è stata davvero un buon affare Il padre di mio padre non aveva nemmeno terra dove lavorare allora decise di occupare un pò di terra incolta nell'Arneo ma un poliziotto con la camionetta gli fece a pezzi la sua bicicletta Per lui la Quistione meridionale non è stata davvero un buon affare Mio padre infin è stato un emigrante io dico è stato perchè non c'è più non voglio ricordare come fu a voi non interessa e a me fa male non so neppure dov'è seppellito perchè non scrisse più dopo partito Per lui la Quistione meridionale non è stata davvero un buon affare Conosco invece un tizio un professore che studiando con cura la Quistione del Mezzogiorno in breve è diventato un grosso personaggio, un deputato dirige enti corsi e scuole d'arte e gli entrano quattrini da ogni parte per lui la Quistione meridionale è stata certamente un buon affare Rina Durante |
MELPIGNANO - Con un concerto in piazza San Giorgio, a Melpignano, il Canzoniere Grecanico Salentino festeggia simbolicamente i suoi trent’anni, questa sera a partire dalle ore 21. Simbolicamente perché, in realtà, il primo gruppo di ricerca folclorica popolare pugliese si è formato nel 1975, su iniziativa di Rina e Daniele Durante. E quest’ultimo, dell’iniziale formazione, è l’unico ad essere ancora presente:
«Rina - ricorda Daniele - era l’anima intellettuale del gruppo, mentre noi ne eravamo la risultante musicale, perché l’idea era quella di proporre comunque una svolta di spettacolo alla ricerca che lei perseguiva sulla tradizione popolare e sulle minoranze linguistiche salentine ». Ma essere i primi significa anche sopportare le conseguenze dell’inesperienza e dell’inadeguatezza di un territorio ancora non del tutto preparato ad accogliere una proposta che, qualche anno dopo, si sarebbe dimostrata comunque vincente.
Ed è per questo che il Canzoniere Grecanico Salentino, in tutti questi anni, ha subito variazioni continue nella formazione. Senza, tuttavia, mai sciogliersi del tutto e, anzi, pubblicando quattordici dischi, l’ultimo dei quali, Serenata, risale al 2002. Ed è altrettanto simbolico il fatto che i primi tre decenni di questa formazione si festeggino oggi proprio nella piazza in cui, nove anni fa, prendeva forma la Notte della Taranta, in un concerto di cui lo stesso Daniele Durante fu protagonista con Daniele Sepe.
«Oggi come allora - dichiara Sergio Blasi, sindaco di Melpignano - scommetto ancora su questo Sud che è capace di ritrovare la propria identità attraverso la forza dinamica della memoria che vive nel rapporto tra tradizione e innovazione, ed è in grado di comunicare con l’esterno senza piangersi addosso e confermandosi propositivo».
La scelta di Melpignano per il Canzoniere Grecanico Salentino, del resto, passa anche attraverso quello che in questi ultimi dieci anni il villaggio della Grecìa salentina ha significato per la musica e la tradizione popolare.
E a confermarlo è Mauro Durante, figlio di Daniele, che fa parte della nuova formazione del gruppo oltre ad essere uno dei musicisti più giovani che ha partecipato a tutte le edizioni della Notte della Taranta e che, grazie a quella, come lui stesso sottolinea, ha potuto decidere di fare della musica la sua passione e il suo mestiere: «Ho avuto l’opportunità di suonare con musicisti di grande spessore ed esibirmi in Italia e all’estero, senza abbandonare gli studi di conservatorio che ancora oggi proseguo».
Il Canzoniere Grecanico Salentino, peraltro, ha sempre avuto una connotazione specifica nella danza che ha accompagnato tutte le esibizioni del gruppo e che stasera tornerà a riproporsi nelle performance di Laura Nascosto.
Del repertorio del gruppo fanno parte non solo i brani della tradizione musicale salentina ma anche quelli composti dalla stessa Rina Durante insieme a Daniele, come La quistione meridionale e Il mito, cui Mauro è particolarmente legato proprio perché consentono di riproporre la tradizione popolare «non con un commemorativo spirito musealema con un riferimento vivo e preciso al presente».
Nei prossimi mesi, inoltre, l’Istituto Diego Carpitella procederà alla pubblicazione delle ricerche del Canzoniere Grecanico Salentino, svolte nell’ambito della «Borsa di studio Rina Durante», promossa dall’istituto stesso insieme all’Associazione culturale Ernesto De Martino - Salento e relativa alle ricerche antropologiche, musicali, storiche e sociali inerenti al territorio.
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