La
modernità avanza e travolge tutto e forse è giusto che
sia così. Durante la festa di Sacco (Cilento) del 2 agosto che
di quella di Fontana del Vaglio (Vallo di Diano) del 7 agosto, ci
è tornato alla mente proprio lo scenario descritto nella pagina
il cui testo riportiamo in basso per intero. la gente che discuteva animatamente, che chiedeva, trattava, faceva la sua offerta per un animale o per un oggetto.
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Fonte:
https://www.felitto.net - 8 settembre - Fiera della Madonna di Costantinopoli
Nei pressi del Santuario della Madonna di Costantinopoli, lungo la
strada statale e lungo quella che porta alla chiesa, si tiene ancora
l'annuale fiera della Madonna. Differentemente dalla festa, che cade la
seconda domenica del mese, la fiera ha una data fissa, l'8 per
l'appunto, anche se domenica: in tal caso la festa slitta al giorno 15.
Questo è un segno di quale fosse l'importanza delle fiere nella
civiltà contadina: esse erano un chiaro e certo punto di
riferimento sia per gli abitanti del luogo, sia per gli ambulanti ed i
mercanti.
Certamente lo scenario è
cambiato: la fiera di animali è pressoché scomparsa,
mentre ancora una ventina d'anni addietro numerosi erano i
mercanti, e le bestie, in buon numero, sostavano tra i castagni. Si
poteva assistere a lunghe trattative, intrise di frasi fatte, costruite
in anni di mestiere e di bertoldesche arguzie. Spesso si chiudevano con
un patto, e la parola aveva il crisma della carta bollata. Quale
contrasto con i registratori di cassa tra le cianfrusaglie delle
bancarelle!
Al posto di una quantità di artigiani girovaghi, con i loro
attrezzi di ferro, di creta o di legno, c'è ora uno stuolo di
ambulanti con ammassi di oggetti di plastica e coloratissimi
giocattoli; tanti i venditori di colore, con i loro prodotti "firmati",
le bigiotterie e i dischi.
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