In
questa casa il 20 Maggio
1815 fu stipulato tra Austriaci e Napoletani il trattato che pose fine
al
decennio napoleonico nel Regno che era stato di Ferdinando. Per mezzo
di esso
gli alleati Austriaci furono in grado di riconsegnare lo Stato al
Borbone, spodestando
definitivamente Gioacchino Murat, il cui esercito dopo la battaglia di
Tolentino era ormai in fuga.
La
convenzione fu sottoscritta: per i Napoletani,
da Pietro Colletta, plenipotenziario del Generale in capo Michele
Carascosa;
per gli Austriaci, da Adamo de Neipperg, plenipotenziario del Generale
in capo
Federico Bianchi (in seguito per riconoscenza nominato dal Borbone duca
di
Casalanza); da lord Burghersh, ministro plenipotenziario di Sua
Maestà
britannica presso la corte di Toscana.
In tal
modo vennero cedute agli alleati
tutte le piazzeforti del Regno (con la temporanea eccezione di Gaeta,
Pescara e
Ancona) in sostanza riconsegnando quest’ultimo a Ferdinando IV, che da
allora
in poi si chiamerà I delle Due Sicilie. Tra l’ altro veniva
garantita la
nobiltà insieme a gradi, onori e pensioni dei militari che
avessero giurato
fedeltà ai Borbone.
Copia
dello storico
trattato – menzionato dal Colletta nella sua Storia del Reame di
Napoli dal
1734 al 1825 - è conservata nella biblioteca del Museo
Campano a
Capua.
La casa
ove fu ratificato
il cd. TRATTATO DI CASALANZA – temporaneamente
requisita dagli
Austriaci – era la residenza di campagna del barone Biase Lanza (1746 –
1832),
patrizio capuano e cavaliere di Malta, che l’aveva fatta costruire nel
1794 su
di una più antica masseria. Essa si trova a tre miglia da Capua,
in località
“Spartimento”, nel territorio di Pastorano (Caserta).
Oggi
non
sopravvivono che eloquenti resti: la casa venne infatti perduta dai
Lanza nell’
ottobre 1943, perché minata dai soldati tedeschi in fuga. Tra
l’altro andò
distrutto il tavolo su cui era stata firmata la convenzione, assieme al
calamaio originario.
La foto è dei primi del ‘900: l’epigrafe sul cancello fu in seguito apposta dalla Provincia per eternare lo storico avvenimento.
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