PERCHE' NEOBORBONICOdi Masaniello |
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Siamo accusati, dal solito giornalismo,che tutto fa, meno informazione corretta, di essere revisionisti storici, monarchici, di destra, estrema destra, estrema sinistra, estremo centro, estremi insomma. Risorgimentali ovviamente.
Perché? Perché non vogliamo accettare quanto
scritto
dalla storia ufficiale? No, perché soffiamo sul fuoco del
separatismo, dicono. Scrivono che fomentiamo l’odio contro
altri
italiani.
I famosi “fratelli d’Italia” che nessuno conosce. Scrivono: basta coi Borbone! Siamo tutti napoletani, CostantiNapoli ed altre castronate del genere.
La storia che vede un popolo conquistato, perché questo
popolo,
essendo un popolo di straccioni, di ignoranti, di banditi aveva bisogno
di una guida che non aveva, giustifica tutto quanto avvenuto
nell’ex regno.
I Borbone? Assolutisti ignoranti, tiranni! (Non una sola parola sugli
inglesi che hanno voluto l’unità e che hanno
finanziato le
disastrate casse piemontesi, come ha fatto Napoleone III per altri
motivi, compreso quello delle deludenti notti d’amore con la
madre della patria, mi raccomando) Questo Paese aveva bisogno di
unità per essere considerato in Europa. Bene. Se questi sono
i
motivi, andiamo a controllarli da vicino, senza pregiudizi e senza
partigianeria.
Anzitutto consideriamo un fatto. Un fatto importante: Napoli e
l’ex regno delle due Sicilie era a metà
dell’ottocento la terza potenza europea: per la sua flotta,
per
le sue arti, per i suoi opifici, le sue fabbriche, il suo oro, la sua
agricoltura, i suoi cantieri navali, i suoi titoli di stato, (bond
attuali) quotati al 120% alla Borsa di Parigi, la più grande
all’epoca in Europa.
Chi altri in Europa può vantare tutto ciò in quel
momento? Che cosa significa questo? Poteva un regno di straccioni, di
ignoranti raggiungere questi primati?
No che non poteva! Quale altro reame o governo italiota poteva vantare le stesse cose in Italia? Nessuno.
E’ inutile elencare i primati dell’ex regno,
primati
italiani, europei e mondiali, da cui molti hanno tratto dalle sue leggi
per modernizzare il sistema politico. Però quando qualcosa
non
funziona lo si definisce “borbonico”, vedi le
pubbliche
amministrazioni.
Questo dire comune cosa significa? Possiamo avere qualche dubbio, alla
luce di questi fatti sulla vera condizione dell’ex regno?
Possiamo avere dubbi su quanto dichiarato da Palmerston, da Pike e via
dicendo? Perché non ci sono mai pubblici confronti,
oltrechè dibattiti sull’argomento?
Perché questo argomento solo in Italia è
tabù? Che
cosa si vuole nascondere? Perché i criminali di guerra di
allora
rifulgono di gloria dall’alto delle loro monumentali
cavalcature
e non di ignominia in tutte le strade di questo paese?
Ed infine: chi ci proibisce di affrontare questi argomenti senza essere
tacciati di essere monarchici, di destra, di sinistra? Se qualcuno
osasse chiedere il ritorno dei Borbone, sarebbe immediatamente tacciato
di ignorante, di monarchico e tutto il resto.
La richiesta invece del ritorno dei Savoia è normale. Il
partito
monarchico del figlio del comandante Lauro è il
più ben
visto. Ancora oggi si usano due pesi e due misure. Il mio re
è
più bello del tuo.
Giornalisti e scrittori dimenticano volutamente che il partito monarchico pro Savoia è vivo e vegeto e lo vedremo unito col centro destra. Dopo 60 anni di esilio tornano alla ribalta e tutti devono essere per forza felici e contenti?
Io, neoborbonico non lo sono. Allora facciamo nuovamente il partito
hitleriano, stalinista, fascista. Che cosa cambia? I lager di S.
Maurizio Canavese, di Milano, di Fenestrelle non hanno insegnato nulla.
Solo quelli tedeschi si ricordano.
Si dimentica volutamente, anche da parte di giornalisti meridionali, le
centinaia di migliaia di morti ammazzati tra i civili e i milioni di
emigranti che il sud ancora continua ad esportare perché non
c’è lavoro da quando quel fulgido, storico, eroico
momento
dell’unità ha distrutto, svenduto, incendiato,
chiuso e
quello che ha potuto lo ha portato a Torino.
Noi desideriamo che si parli di storia. Di cultura di un popolo
annientato. Dimenticato. Di un popolo che ancora oggi continua ad
essere attaccato ed offeso dai suoi stessi amministratori incapaci.
Gente di quella terra. Qui è la spiegazione del mistero.
Io sono neoborbonico per sputtanare questa gente che pensa oggi come
allora, solo a se stesso e al diavolo la propria progenie, i loro
conterranei, il servizio dovuto allo Stato, ossia ai loro datori di
lavoro.
Questa classe che da nobile diventa borghese, da borghese a politicante e che non ama essere controllata dallo stato sovrano che è il popolo.
Io sono neoborbonico e documenti alla mano, spiego il
perché. Mi
dica mammasantissima, il giornalaio, perché invece non
dovrei
esserlo, con altri documenti alla mano.
Idea contro idea. Fatti contro fatti. Ma un confronto serio, pacato e
leale non si farà mai. Gli errori e gli orrori che vi sono
stati
si possono analizzare con mente serena e con distacco, anche se
parliamo del massacro della nostra gente?
Sì, ci vorrei provare. Ho il dubbio che dei motivi fondati
esistono per non volere questo confronto.
Nous sommes accusés, par le journalisme habituel, qui fait tout sauf donner une correcte information, d’être des révisionnistes historiques, monarchiques, de droite, d’extrème droite, d’ extrème gauche, d’extrème centre, extrèmes en quelque sorte.
De la renaissance évidemment. Pourquoi? Parceque nous ne
voulons
pas accepter ce que nous propose l’histoire officielle? Non
,c’est parceque nous soufflons sur le feu du
séparatisme,
disent-ils. Ils écrivent que nous alimentons la haine vis
à vis d’autres italiens.
Les fameux “frères d’Italie”
que personne ne
connait. Ils écrivent : ça suffit avec les
Bourbons! Nous
sommes tous de Naples, CostantiNapoli e d’autres conneries
dans
le genre.
L’histoire nous montre un peuple conquis, car çe peuple étant un peuple de gueux, d’ignorants et de bandits, il avait besoin d’un guide qu’il n’avait pas, ce qui explique largement tout ce qui s’est passé sous l’ancien royaume.
Les bourbons? Absolutistes, ignorants, tirans! (pas un seul mot
à propos des Anglais qui ont voulu
l’unité et qui
ont financié les désastrées caisses du
Piémont, comme a fait Napoléon III pour bien
d’autres raisons, y compris celui des décevantes
nuits
d’amour avec la mére de la patrie, je le
recommande).
Ce pays avait besoin d’unité pour être
considéré en Europe. Bien. Si les raisons sont
celles-ci,
allons les controller de près, sans prejudices ni
partisanerie.
Avant tout considérons un fait. Un fait important:
à la
moitié du dix-neuvième siècle, Naples
et
l’ancien royaume des deux Siciles était la
troisième puissance euoopéenne : pour sa flotte,
ses
arts, pour ses usines, son or, son agriculture, ses chantiers navaux,
ses bons du trésor, (les actuels bonds) cotés au
120%
à la bourse de Paris qui à
l’époque
était la plus grande en Europe.
Qui autre pouvait vanter tout cela en ce moment en Europe? Que
signifiait tout ceci? Est-ce qu’ un royaume de gueux,
d’ignorants pouvait atteindre cette suprématie?
Certainement pas! Quel autre royaume ou gouvernement italiote pouvait
vanter les mêmes choses en Italie?
Aucun. C’est inutile
d’énumérer les
suprématies de l’ex royaume,
suprématies
italiennes, européennes et mondiales dont beaucoup ont
inspiré leurs lois pour moderniser leur système
politique. Mais il faut dire que lorsqu’il y a quelquechose
qui
ne fonctionne pas, on le définit
“Bourbonien”,
prenons en exemple les administrations publiques.
Que signifie ce lieu commun?
A la lumière de ces faits, pouvons nous avoir encore des
doutes sur la vraie condition de l’ex royaume?
Pouvons nous avoir des doutes sur ce qui a été
déclaré par Palmerston, par Pike et ainsi disant?
Pourquoi n’y a-t-il jamais aucune confrontation ni aucun
débat à ce sujet? Pourquoi cet argument est-il
tabou
uniquement en Italie?
Que veut-on cacher?Pourquoi les criminels de guerre d’alors
resplendissent de gloire du haut de leurs monumentales chevalures et
non d’ignominie dans toutes les rues de ce pays?
Et enfin: qui nous empèche d’aborder ces arguments
sans
risquer de se voire accuser d’être monarchiques, de
droite
ou de gauche?
Si quelqu’un osait seulement demander le retour des Bourbons,
il
serait taxé immédiatement d’ignorance,
d’etre
monarchique et tout le reste. Bien au contraire, demander le retour des
Savoia est tout à fait normal.
Le parti monarchique du fils du Commandant Lauro est celui qui est le
mieux considéré.
De nos jours on utilise encore deux poids et deux mesures. Mon roi est plus beau que le tien. Les journalistes et les écrivains oublient intentionnellement que le parti monarchique pro-Savoia est bien vivant et que nous le retrouverons uni avec le centre-droite.
Après soixante ans d’exils ils retournent sur
scène
et tout le monde doit être heureux et content?
Personnellement je
ne sius pas nèo-bourbonien.
A ce point, réconstituons le parti hitlérien,
staliniste,
fasciste. Quelle est la différence? Les lagers de S.
Maurizio
Canadese, de Milan, de Finestrelle ne nous ont rien appris. On se
souvient uniquement de ceux d’allemagne.
On oublie de propos et même les journalistes du midi, les
centaines de milliers de morts parmi les civils et les millions
d’émigrants que le sud continue à
exporter
parcequ’il n’y a plus de travail depuis que ce
resplendissant, historique et héroique moment de
l’unité a détruit, liquidé,
incendié,
fermé et porté à Turin çe
qu’il
pouvait. Nous désirons que l’on parle
d’histoire.
De la culture d’un peuple anéanti.
Oublié.
D’un peuple qui continue encore aujourd’hui
à se
faire attaquer et offenser par ses propres administateurs incapables.
Gens de cette même terre.
Içi trouve-t-on l’explication du
mystére. Moi je
suis Nèo-bourboniain pour dévoiler ces gens qui
pensent
aujourd’hui comme dans le passé, uniquement
à eux
mêmes et au diable leur progénie, leurs
concitoyens, le
service qui est dù à l’état,
c’est
à dire à leurs employeurs.
Cette classe qui passe de la noblesse à la bougeoisie, de la
bourgeoisie à la politique et qui n’aime pas
être
controlée par l’Etat souverain qui est le peuple.
Moi je
suis néo-bourbonien et les documents à la main,
j’en explique la raison.
Que letout puissant saint patron, le marchand de journeaux,
m’explique pourquoi je ne devrais pas
l’être, avec
d’autres documents à la main. Idée
contre
idée. Faits contre faits. Mais une confrontation
sérieuse, calme et loyale n’aura jamais lieu.
Les erreurs et les horreurs qui ont eu lieu peuvent-ils être
analisés l’esprit léger et avec
détachement,
meme si nous parlons du massacre de nos gens? Oui, je voudrais essayer.
Je me doute bien que des raisons fondées pou pour
éviter
cette confrontation existent.
Journalism, which is doing everything but giving correct information, is blaming us of being historical revisionists, monarchists, right wing, extreme right wing, extreme left wing, and extreme centre. Extreme, in sum.
And obviously Risorgimental. Why?
Because we don’t want to accept what has been written by the
official historiography? No, because we put wood on the fire of
separatism –or so they say. They write of us as people who
foment
hatred towards other Italians.
The famous “brothers of Italy”, that no one ever
met. They
write: Enough of the Bourbons! We are all from Naples, CostantiNapoli,
and other such nonsense.
History has justified all that happened in the ex-kingdom, since this
population, being a population of beggars, of fools, of thieves, needed
a guide.
The Bourbons? Ignorant lunatic tyrants! (Not to speak of the English,
who wanted the unification, and put money in the deplete money chests
of Piedmont.
The same way Napoleon the 3rd did, but for other reasons, including
–look out! - the disappointing love nights with the
homeland’s mother). This land needed unity to earn
consideration
in Europe.
So far so well. If these are the real reasons, let’s take a better look at them, without preconceptions or partisanship.
First of all, let’s consider one fact. An important fact:
Half
way through the ‘800s Naples and the kingdom of the two
Sicilies
was Europe’s third strongest nation.
This primate was obtained thanks to it’s ships,
it’s art,
it’s opium trade, it’s factories, it’s
gold,
it’s agriculture, it’s shipyards and it’s
bonds which
were quoted at 120% at the Paris Stock Exchange (in those days the
biggest in Europe).
In that moment in history, what other country could say they had so
much? So what does this mean?
Could a population of beggars, of fools reach this supremacy? Of course it couldn’t! What other realm or government in Italian soil could boast these same things?
None. It’s useless to list the primacies of the ex-kingdom,
primacies which are such in Italy, Europe, and even in the world, where
many countries took example of the kingdom to renew their political
system. But as soon as something doesn’t work, it’s
considered “bourbonic”, as we can see in the public
administration. What does this public way of saying mean?
Could we now have any doubts regarding the true condition of the
ex-kingdom, after viewing these facts?
Can we have any doubts on what was said by Palmerston, by Pike, and so
on? Why aren’t there ever public discussions, or debates on
this
subject? Why only in Italy is this topic taboo? What are we trying to
hide?
Why are war criminals of those days shining on top of their splendid
marble or bronze horses, and are not shunned from the streets of this
country?
And finally, who is stopping us from addressing these topics without
being labelled as monarchists, left winged, and right winged? If
someone dared to ask for the comeback of the Bourbons, he would
immediately be called a fool, a monarchist, and all the rest. The
question of the return of the Savoia, instead, is normal.
The monarchic party of the son of the commander Lauro is the most
well-accepted. Even today two different measures are used. My king is
better than yours.
Journalists and writers voluntarily forget that the pro-Savoia
monarchic party is alive and well, and that we will see it united with
the centre-right wing. After 60 years of exile they are coming back in
forces, and everyone must be happy about it?
I, a neobourbonic, am not. Why don’t we call back the
Stalinist,
or fascist party, then? What’s the difference? The lagers of
S.
Maurizio Canavese, of Milan, of Fenestrelle haven’t taught us
anything.
We only remember the German ones. We, even the southern journalists, voluntarily forget the hundreds and thousands of people that were killed, out of civil and immigrants. Immigrants that the south continues to export, since there is no work to do, since that glorious, historical, heroic moment of the unification destroyed, cleared, burnt down , closed the kingdom, and what it could, it took back up to Turin.
We want to talk about history. About the culture of a destroyed
population. Forgotten. About a population that is still being attacked
and offended by its selfsame unable administrators. People from that
same land. Here is the explanation of the mystery.
I am neobourbonic because I want to badmouth these people that still
think only about themselves, and who cares about their own offspring,
their countrymen, and the service due to the Country, therefore their
employers.
This is a class of people that from noble, it becomes bourgeois, from
bourgeois, political, and that doesn’t want to be controlled
by
the population, the sole sovereign.
I am neobourbonic, and I am explaining why through facts. May the
bloody newspaper seller tell my why I shouldn’t be, with
other
facts in his hands.
One idea against an other. Facts against facts. But a serious
discussion, placid and fair will never be done.
Could we examine the horrors of our past with detachment and serenity,
even if we are talking about our own people? I doubt it. And I also
doubt that there are any well-grounded motivations for this debate not
to happen.
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