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Fonte:
https://www.neoborbonico.org/ - lunedì 06 marzo 2006


PERCHE' NEOBORBONICO

di Masaniello



Perché neoborbonico?

Siamo accusati, dal solito giornalismo,che tutto fa, meno informazione corretta, di essere revisionisti storici, monarchici, di destra, estrema destra, estrema sinistra, estremo centro, estremi insomma.  Risorgimentali ovviamente.


Perché? Perché non vogliamo accettare quanto scritto dalla storia ufficiale? No, perché soffiamo sul fuoco del separatismo, dicono. Scrivono che fomentiamo l’odio contro altri italiani.

I famosi “fratelli d’Italia” che nessuno conosce. Scrivono: basta coi Borbone! Siamo tutti napoletani, CostantiNapoli ed altre castronate del genere.


La storia che vede un popolo conquistato, perché questo popolo, essendo un popolo di straccioni, di ignoranti, di banditi aveva bisogno di una guida che non aveva, giustifica tutto quanto avvenuto nell’ex regno.


I Borbone? Assolutisti ignoranti, tiranni! (Non una sola parola sugli inglesi che hanno voluto l’unità e che hanno finanziato le disastrate casse piemontesi, come ha fatto Napoleone III per altri motivi, compreso quello delle deludenti notti d’amore con la madre della patria, mi raccomando) Questo Paese aveva bisogno di unità per essere considerato in Europa. Bene. Se questi sono i motivi, andiamo a controllarli da vicino, senza pregiudizi e senza partigianeria.


Anzitutto consideriamo un fatto. Un fatto importante: Napoli e l’ex regno delle due Sicilie era a metà dell’ottocento la terza potenza europea: per la sua flotta, per le sue arti, per i suoi opifici, le sue fabbriche, il suo oro, la sua agricoltura, i suoi cantieri navali, i suoi titoli di stato, (bond attuali) quotati al 120% alla Borsa di Parigi, la più grande all’epoca in Europa.


Chi altri in Europa può vantare tutto ciò in quel momento? Che cosa significa questo? Poteva un regno di straccioni, di ignoranti raggiungere questi primati?

No che non poteva! Quale altro reame o governo italiota poteva vantare le stesse cose in Italia? Nessuno.


E’ inutile elencare i primati dell’ex regno, primati italiani, europei e mondiali, da cui molti hanno tratto dalle sue leggi per modernizzare il sistema politico. Però quando qualcosa non funziona lo si definisce “borbonico”, vedi le pubbliche amministrazioni.


Questo dire comune cosa significa? Possiamo avere qualche dubbio, alla luce di questi fatti sulla vera condizione dell’ex regno? Possiamo avere dubbi su quanto dichiarato da Palmerston, da Pike e via dicendo? Perché non ci sono mai pubblici confronti, oltrechè dibattiti sull’argomento?


Perché questo argomento solo in Italia è tabù? Che cosa si vuole nascondere? Perché i criminali di guerra di allora rifulgono di gloria dall’alto delle loro monumentali cavalcature e non di ignominia in tutte le strade di questo paese?


Ed infine: chi ci proibisce di affrontare questi argomenti senza essere tacciati di essere monarchici, di destra, di sinistra? Se qualcuno osasse chiedere il ritorno dei Borbone, sarebbe immediatamente tacciato di ignorante, di monarchico e tutto il resto.


La richiesta invece del ritorno dei Savoia è normale. Il partito monarchico del figlio del comandante Lauro è il più ben visto. Ancora oggi si usano due pesi e due misure. Il mio re è più bello del tuo.

Giornalisti e scrittori dimenticano volutamente che il partito monarchico pro Savoia è vivo e vegeto e lo vedremo unito col centro destra. Dopo 60 anni di esilio tornano alla ribalta e tutti devono essere per forza felici e contenti?


Io, neoborbonico non lo sono. Allora facciamo nuovamente il partito hitleriano, stalinista, fascista. Che cosa cambia? I lager di S. Maurizio Canavese, di Milano, di Fenestrelle non hanno insegnato nulla.

Solo quelli tedeschi si ricordano.


Si dimentica volutamente, anche da parte di giornalisti meridionali, le centinaia di migliaia di morti ammazzati tra i civili e i milioni di emigranti che il sud ancora continua ad esportare perché non c’è lavoro da quando quel fulgido, storico, eroico momento dell’unità ha distrutto, svenduto, incendiato, chiuso e quello che ha potuto lo ha portato a Torino.


Noi desideriamo che si parli di storia. Di cultura di un popolo annientato. Dimenticato. Di un popolo che ancora oggi continua ad essere attaccato ed offeso dai suoi stessi amministratori incapaci. Gente di quella terra. Qui è la spiegazione del mistero.


Io sono neoborbonico per sputtanare questa gente che pensa oggi come allora, solo a se stesso e al diavolo la propria progenie, i loro conterranei, il servizio dovuto allo Stato, ossia ai loro datori di lavoro.

Questa classe che da nobile diventa borghese, da borghese a politicante e che non ama essere controllata dallo stato sovrano che è il popolo.


Io sono neoborbonico e documenti alla mano, spiego il perché. Mi dica mammasantissima, il giornalaio, perché invece non dovrei esserlo, con altri documenti alla mano.


Idea contro idea. Fatti contro fatti. Ma un confronto serio, pacato e leale non si farà mai. Gli errori e gli orrori che vi sono stati si possono analizzare con mente serena e con distacco, anche se parliamo del massacro della nostra gente?


Sì, ci vorrei provare. Ho il dubbio che dei motivi fondati esistono per non volere questo confronto.


masaniello

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Pourqoi néobourbonien?


Nous sommes accusés, par le journalisme habituel, qui fait tout sauf donner une correcte information, d’être des révisionnistes historiques, monarchiques, de droite, d’extrème droite, d’ extrème gauche, d’extrème centre, extrèmes en quelque sorte.


De la renaissance évidemment. Pourquoi? Parceque nous ne voulons pas accepter ce que nous propose l’histoire officielle? Non ,c’est parceque nous soufflons sur le feu du séparatisme, disent-ils. Ils écrivent que nous alimentons la haine vis à vis d’autres italiens.


Les fameux “frères d’Italie” que personne ne connait. Ils écrivent : ça suffit avec les Bourbons! Nous sommes tous de Naples, CostantiNapoli e d’autres conneries dans le genre.

L’histoire nous montre un peuple conquis, car çe peuple étant un peuple de gueux, d’ignorants et de bandits, il avait besoin d’un guide qu’il n’avait pas, ce qui explique largement tout ce qui s’est passé sous l’ancien royaume.


Les bourbons? Absolutistes, ignorants, tirans! (pas un seul mot à propos des Anglais qui ont voulu l’unité et qui ont financié les désastrées caisses du Piémont, comme a fait Napoléon III pour bien d’autres raisons, y compris celui des décevantes nuits d’amour avec la mére de la patrie, je le recommande).


Ce pays avait besoin d’unité pour être considéré en Europe. Bien. Si les raisons sont celles-ci, allons les controller de près, sans prejudices ni partisanerie.


Avant tout considérons un fait. Un fait important: à la moitié du dix-neuvième siècle, Naples et l’ancien royaume des deux Siciles était la troisième puissance euoopéenne : pour sa flotte, ses arts, pour ses usines, son or, son agriculture, ses chantiers navaux, ses bons du trésor, (les actuels bonds) cotés au 120% à la bourse de Paris qui à l’époque était la plus grande en Europe.


Qui autre pouvait vanter tout cela en ce moment en Europe? Que signifiait tout ceci? Est-ce qu’ un royaume de gueux, d’ignorants pouvait atteindre cette suprématie?


Certainement pas! Quel autre royaume ou gouvernement italiote pouvait vanter les mêmes choses en Italie?


Aucun. C’est inutile d’énumérer les suprématies de l’ex royaume, suprématies italiennes, européennes et mondiales dont beaucoup ont inspiré leurs lois pour moderniser leur système politique. Mais il faut dire que lorsqu’il y a quelquechose qui ne fonctionne pas, on le définit “Bourbonien”, prenons en exemple les administrations publiques.


Que signifie ce lieu commun?


A la lumière de ces faits, pouvons nous avoir encore des doutes sur la vraie condition de l’ex royaume?


Pouvons nous avoir des doutes sur ce qui a été déclaré par Palmerston, par Pike et ainsi disant? Pourquoi n’y a-t-il jamais aucune confrontation ni aucun débat à ce sujet? Pourquoi cet argument est-il tabou uniquement en Italie?


Que veut-on cacher?Pourquoi les criminels de guerre d’alors resplendissent de gloire du haut de leurs monumentales chevalures et non d’ignominie dans toutes les rues de ce pays?


Et enfin: qui nous empèche d’aborder ces arguments sans risquer de se voire accuser d’être monarchiques, de droite ou de gauche?


Si quelqu’un osait seulement demander le retour des Bourbons, il serait taxé immédiatement d’ignorance, d’etre monarchique et tout le reste. Bien au contraire, demander le retour des Savoia est tout à fait normal.


Le parti monarchique du fils du Commandant Lauro est celui qui est le mieux considéré.

De nos jours on utilise encore deux poids et deux mesures. Mon roi est plus beau que le tien. Les journalistes et les écrivains oublient intentionnellement que le parti monarchique pro-Savoia est bien vivant et que nous le retrouverons uni avec le centre-droite.


Après soixante ans d’exils ils retournent sur scène et tout le monde doit être heureux et content? Personnellement je ne sius pas nèo-bourbonien.


A ce point, réconstituons le parti hitlérien, staliniste, fasciste. Quelle est la différence? Les lagers de S. Maurizio Canadese, de Milan, de Finestrelle ne nous ont rien appris. On se souvient uniquement de ceux d’allemagne.


On oublie de propos et même les journalistes du midi, les centaines de milliers de morts parmi les civils et les millions d’émigrants que le sud continue à exporter parcequ’il n’y a plus de travail depuis que ce resplendissant, historique et héroique moment de l’unité a détruit, liquidé, incendié, fermé et porté à Turin çe qu’il pouvait. Nous désirons que l’on parle d’histoire.


De la culture d’un peuple anéanti. Oublié. D’un peuple qui continue encore aujourd’hui à se faire attaquer et offenser par ses propres administateurs incapables.

Gens de cette même terre.


Içi trouve-t-on l’explication du mystére. Moi je suis Nèo-bourboniain pour dévoiler ces gens qui pensent aujourd’hui comme dans le passé, uniquement à eux mêmes et au diable leur progénie, leurs concitoyens, le service qui est dù à l’état, c’est à dire à leurs employeurs.


Cette classe qui passe de la noblesse à la bougeoisie, de la bourgeoisie à la politique et qui n’aime pas être controlée par l’Etat souverain qui est le peuple. Moi je suis néo-bourbonien et les documents à la main, j’en explique la raison.


Que letout puissant saint patron, le marchand de journeaux, m’explique pourquoi je ne devrais pas l’être, avec d’autres documents à la main. Idée contre idée. Faits contre faits. Mais une confrontation sérieuse, calme et loyale n’aura jamais lieu.


Les erreurs et les horreurs qui ont eu lieu peuvent-ils être analisés l’esprit léger et avec détachement, meme si nous parlons du massacre de nos gens? Oui, je voudrais essayer. Je me doute bien que des raisons fondées pou pour éviter cette confrontation existent.


masaniello

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Why neobourbonic?

Journalism, which is doing everything but giving correct information, is blaming us of being historical revisionists, monarchists, right wing, extreme right wing, extreme left wing, and extreme centre. Extreme, in sum.


And obviously Risorgimental. Why?


Because we don’t want to accept what has been written by the official historiography? No, because we put wood on the fire of separatism –or so they say. They write of us as people who foment hatred towards other Italians.


The famous “brothers of Italy”, that no one ever met. They write: Enough of the Bourbons! We are all from Naples, CostantiNapoli, and other such nonsense.


History has justified all that happened in the ex-kingdom, since this population, being a population of beggars, of fools, of thieves, needed a guide.


The Bourbons? Ignorant lunatic tyrants! (Not to speak of the English, who wanted the unification, and put money in the deplete money chests of Piedmont.


The same way Napoleon the 3rd did, but for other reasons, including –look out! - the disappointing love nights with the homeland’s mother). This land needed unity to earn consideration in Europe.

So far so well. If these are the real reasons, let’s take a better look at them, without preconceptions or partisanship.


First of all, let’s consider one fact. An important fact: Half way through the ‘800s Naples and the kingdom of the two Sicilies was Europe’s third strongest nation.


This primate was obtained thanks to it’s ships, it’s art, it’s opium trade, it’s factories, it’s gold, it’s agriculture, it’s shipyards and it’s bonds which were quoted at 120% at the Paris Stock Exchange (in those days the biggest in Europe).


In that moment in history, what other country could say they had so much? So what does this mean?

Could a population of beggars, of fools reach this supremacy? Of course it couldn’t! What other realm or government in Italian soil could boast these same things?


None. It’s useless to list the primacies of the ex-kingdom, primacies which are such in Italy, Europe, and even in the world, where many countries took example of the kingdom to renew their political system. But as soon as something doesn’t work, it’s considered “bourbonic”, as we can see in the public administration. What does this public way of saying mean?


Could we now have any doubts regarding the true condition of the ex-kingdom, after viewing these facts?


Can we have any doubts on what was said by Palmerston, by Pike, and so on? Why aren’t there ever public discussions, or debates on this subject? Why only in Italy is this topic taboo? What are we trying to hide?


Why are war criminals of those days shining on top of their splendid marble or bronze horses, and are not shunned from the streets of this country?


And finally, who is stopping us from addressing these topics without being labelled as monarchists, left winged, and right winged? If someone dared to ask for the comeback of the Bourbons, he would immediately be called a fool, a monarchist, and all the rest. The question of the return of the Savoia, instead, is normal.


The monarchic party of the son of the commander Lauro is the most well-accepted. Even today two different measures are used. My king is better than yours.


Journalists and writers voluntarily forget that the pro-Savoia monarchic party is alive and well, and that we will see it united with the centre-right wing. After 60 years of exile they are coming back in forces, and everyone must be happy about it?


I, a neobourbonic, am not. Why don’t we call back the Stalinist, or fascist party, then? What’s the difference? The lagers of S. Maurizio Canavese, of Milan, of Fenestrelle haven’t taught us anything.

We only remember the German ones. We, even the southern journalists, voluntarily forget the hundreds and thousands of people that were killed, out of civil and immigrants. Immigrants that the south continues to export, since there is no work to do, since that glorious, historical, heroic moment of the unification destroyed, cleared, burnt down , closed the kingdom, and what it could, it took back up to Turin.


We want to talk about history. About the culture of a destroyed population. Forgotten. About a population that is still being attacked and offended by its selfsame unable administrators. People from that same land. Here is the explanation of the mystery.


I am neobourbonic because I want to badmouth these people that still think only about themselves, and who cares about their own offspring, their countrymen, and the service due to the Country, therefore their employers.


This is a class of people that from noble, it becomes bourgeois, from bourgeois, political, and that doesn’t want to be controlled by the population, the sole sovereign.


I am neobourbonic, and I am explaining why through facts. May the bloody newspaper seller tell my why I shouldn’t be, with other facts in his hands.


One idea against an other. Facts against facts. But a serious discussion, placid and fair will never be done.


Could we examine the horrors of our past with detachment and serenity, even if we are talking about our own people? I doubt it. And I also doubt that there are any well-grounded motivations for this debate not to happen.


Masaniello

(Traduzioni a cura di Claudia Magno)







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