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Associazione Due Sicilie
Lecce, 10 – 11 giugno 2006 – Castello Carlo V, Sala Conferenze
Inaugurazione 10 giugno, ore 20,00

Lecce, 10 – 11 giugno 2006 – Castello Carlo V, Sala Conferenze

"Lizza dei Briganti", Leccio millenario, Pisignano

La Mostra "Briganti, Eroi o malfattori", in 230 immagini fotografiche, corredate da didascalie esplicative, curata dal Capitano Alessandro Romano, di Latina, sarà dallo stesso presentata in una conferenza storico documentaria, con l'ausilio di audiovisivi, ed aperta ad interventi e dibattiti.


Il percorso cronologico parte dalla caduta dell'esercito borbonico e segue le varie fasi del brigantaggio, fino all'emigrazione del 1872. La Mostra, itinerante, ha già raggiunto numerosi comuni del Sud.


 
Briganti o Emigranti

L'Associazione DUE SICILIE promuove un'azione culturale tesa al recupero della memoria storica e al rafforzamento della nostra identità millenaria. Azione necessaria poiché le nostre popolazioni meridionali stanno subendo da tempo un gravissimo processo di sradicamento culturale. L'immane tragedia che si è abbattuta sul Sud, a partire dal 1860, ha provocato milioni di morti, ha generato la povertà nelle stesse terre e decine di milioni di emigranti. Questa la storia, occultata o dimenticata, che tentiamo di riscrivere per una giusta lettura di quanto stiamo vivendo.


Sono sempre sottili i confini fra gli opposti, il bene e il male, l'amore e l'odio, la dolcezza e la violenza. Una stessa azione muta la sua connotazione etica da contesti storici, sociali, economici diversi: è la differenza tra la santità e la perdizione, tra l'eroismo e l'assassinio. Chi erano i briganti del Sud? Difficile rispondere oggi per noi immersi e confusi nella metafora della guerra del nostro quotidiano.


Umili, oscuri, senza nome; la storia ufficiale tenta di offuscarli con l'oblio o la profanazione della verità: un Sud d'Italia emarginato e depredato dopo l'annientamento sistematico e criminoso di quella cultura borbonica che lo aveva portato ad un'indiscutibile primato, proiettandolo ad altissimi livelli verso la modernità. Così i nostri briganti-eroi, difensori della giustizia, sono stati perseguitati, seviziati, uccisi; le loro donne umiliate, violentate. Proseguiamo nel loro cammino con la giusta rabbia della verità. Ricordiamoli: le loro speranze luminose, il loro dolore senza pianto, che emergano dalla tenebra della storia.


Anna Maria Contenti






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