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DOVE TRA LE PIETRE SPUNTANO I CAPPERI

Zenone di Elea

(se vuoi, puoi scaricare l'articolo in formato ODT o PDF)
Rds 11 Agosto 2011


A14-Foggia-Potenza-Atena Lucana-A3-Rosarno-Gioiosa Jonica

Dopo aver percorso l'autostrada A3 sono stato a Roccella Jonica ed ho fatto colazione con latte di Calabria targato GRANAROLO. Comincia così l'adagio dell'imperfetto sudista. Un incipit che chiarisce bene il dramma di una terra che ha dato tanto ed ha ricevuto solo briciole.

Sì, briciole.

Un destino comune a tutte le ex-provincie napolitane.

Se leggiamo le cifre degli interventi del cosiddetto perimetro CIPE (vedi nostra elaborazione grafica su dati della Gazzetta Ufficiale) salta subito agli occhi la differenza di quanto si stia facendo a nord e a sud del Tronto.

Nostra elaborazione su dati
                      GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA -
                      Serie generale - n. 95 - 26-4-2011 - Tavola 1.
                      Stato di avanzamento delle opere incluse nel
                      perimetro CIPE

Nostra elaborazione su dati GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - Serie generale - n. 95 - 26-4-2011 - Tavola 1. Stato di avanzamento delle opere incluse nel perimetro CIPE

Non veniteci a raccontare, per favore, che le percentuali collimano con le percentuali della popolazione residente perché in centocinquantanni noi abbiamo accumulato un deficit infrastrutturale enorme. Mentre nel centronord si utilizzava la spesa corrente per modernizzare e creare le infrastrutture da noi si usavano le briciole della spesa straordinaria.


(milioni di euro)

Stato delle opere

Italia

di cui al Sud

altre regioni

Sud/Italia (%)

in progettazione preliminare

9.337,64

2.006,54

7.331,10

21,5

in progettazione definitiva

65.393,85

15.747,01

49.646,84

24,1

in attesa progetto esecutivo approvato

22.268,67

2.693,34

19.575,33

12,1

in attesa consegna lavori

4.602,57

1.741,97

2.860,60

37,8

in realizzazione

22.466,36

7.944,97

14.521,39

35,4

Ultimato

3.055,33

2.068,90

986,43

67,7

in collaudo

1.422,81

944,47

478,34

66,4

in esercizio

1.533,22

266

1.267,22

17,3

Completato

666,46

563,62

102,84

84,6

TOTALE

130.746,91

33.976,82

96.770,09

26

Nostra elaborazione su dati GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - Serie generale - n. 95 - 26-4-2011 - Tavola 1. Stato di avanzamento delle opere incluse nel perimetro CIPE


ANAS - autostrada SA-RC

Sempre su dati ufficiali (fonte Anas) diamo uno sguardo alla autostrada Salerno-Reggio Calabria – che abbiamo percorso al ritorno solamente per un tratto breve dopo la esperienza della discesa a sud.

Notate la legenda e i colori, vi danno una idea precisa delle condizioni in cui si trovano i circa 450 chilometri che separano Salerno da Reggio Calabria. La legge obiettivo (il cui numero 443 campeggia su diversi megacartelli lungo la autostrada SA-RC) risale al 2001 – sì, avete letto bene 2001! – ora ditemi se dopo un decennio devono ancora esserci centinaia di km non completati e parecchie decine neanche appaltati!

Una vergogna nazionale.

Uno spreco di risorse anche in termini individuali per chi la percorre in quanto vi sono continui rallentamenti – e, sinceramente, il tratto fra Buonabitacolo e Lauria ci ha fatto anche paura per le condizioni in cui è attualmente, tant'è che al ritorno lo abbiamo evitato, preferendo deviare per Sibari - Metaponto - Potenza - Foggia.



Quando non vi erano i lavori percorrerla era problematico perché si trattava di una superstrada più che un'autostrada ma era molto meglio di adesso! Chissà se mai qualcuno farà il conto economico delle perdite in termini di presenze turistiche dell'ultimo decennio per la regione Calabria e per la Sicilia. Perdite dovute a lavori interminabili.

Probabilmente uno dei motivi che hanno rallentato i lavori previsti dalla legge obiettivo 443 è dovuto alla lievitazione del numero delle opere che nel tempo sono passate dalle iniziali 129 a ben 189! Leggiamo nel dossier di Legambiente “Dieci anni di Legge Obiettivo”:

"In dieci anni l’elenco delle opere è andato progressivamente lievitando, attualmente le opere “strategiche” della Legge Obiettivo sono diventate 348, mentre erano 196 nel primo elenco presentato.

Un peso in questa crescita lo ha sicuramente avuto l’inserimento di diverse tipologie di opere nell’elenco, ma è consistente il contributo dovuto all’aumento delle infrastrutture di trasporto, che sono il focus di questo dossier: erano 129 e sono diventate 189, tra strade e autostrade, ferrovie,[...]

Dalla Strada Statale 236 Goitese alla nuova Autostrada Cuneo-Nizza, gli esempi di opere nell’elenco della Legge Obiettivo che evidentemente poco hanno di strategico potrebbe essere lunghissimo. [...]

E ancora, le opere previste al Sud rappresentano il 31% di quelle presenti nell’elenco e il 36% della spesa prevista quando il recupero del ritardo infrastrutturale doveva essere tra le priorità della Legge. Non è solo un problema di quantità di spesa, ma di qualità e efficacia, perché alcune opere “promesse” appaiono scritte in un libro dei sogni, come i 34,6 miliardi necessari (come si legge negli atti ufficiali) a realizzare l’alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria (quando l’autostrada è ancora di là da venire con l’aumento dei prezzi e i ritardi noti) e da Messina a Palermo.”

I costi per la realizzazione delle infrastrutture (secondo una Elaborazione Legambiente 2011, su dati Ministero delle Infrastrutture, Camera dei Deputati-Cresme), sono aumentati del 191,8 per cento.

Vi risparmio l'elenco delle nuove infrastrutture a firma di Berlusconi e Micciché del 18 novembre 2010. Lo trovate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie generale - n. 95 - 26-4-2011.

Ci diceva un gommista di Roccella: “Al nord fanno le rivolte perché non vogliono la TAV, ci vorrebbe qui da noi una TAV”.

Le parole del roccellese rappresentano la perfetta sintesi della situazione infrastrutturale delle regioni meridionali. Dalle autostrade alle ferrovie, dai porti agli aeroporti. Gli appelli di quei meridionali – presidente Napolitano in testa – che si affannano a sottolineare la positività della unità della patria “nonostante tutto” ci suonano più che mai falsi e retorici.

Per noi delle provincie napolitane la cosiddetta unità è stata una catastrofe che continua sotto i nostri occhi.

Quello che ci fa incazzare di più è l'alibi della 'ndrangheta. Ci sono problemi di ordine pubblico, di attentati ai cantieri e perché non si utilizzano le forze dell'ordine? Quando ci fu la rivolta di Reggio Calabria lo stato mise in campo tutta la sua forza militare per riprendere il controllo del territorio.

Per quale motivo non lo fa anche con le mafie? Non sarà perché le mafie sono incardinate nello stato in quanto filiazioni di quei gruppi criminali che ne aiutarono la fondazione fornendo uomini e mezzi a don Peppino Garibaldi?

La riviera dei Gelsomini: in vacanza a Roccella Jonica

Provenendo da una città dove manco il mare ha più il colore del mare me la son goduta facendo più bagni in sette giorni che negli ultimi tre anni.

Eravamo sistemati magnificamente in un vico della parte alta di Roccella, in un minialloggio di recente ristrutturazione, con aria condizionata, ad un prezzo che ci è sembrato assolutamente equo.

Non abbiamo mai fatto da mangiare. Colazione con latte freddo, pranzo con delle grandi insalate di pomodori e frutta. Quattro cinque volte siamo rimasti fuori a cena o a pranzo spendendo delle cifre irrisorie 1 (18-20 euro in due!) e mangiando magnificamente. Una sera mentre salivamo a piedi verso il ristorante Focaloru la nostra amica ci fa notare una pianticella che spunta fra le pietre, era una pianta di capperi, che in alcune regioni meridionali sorge spontanea.

La
                  riviera dei Gelsomini: in vacanza a Roccella Jonica

La riviera dei Gelsomini: in vacanza a

La riviera dei Gelsomini: in vacanza a La riviera

Sole mare monti e buon cibo sono degli ottimi biglietti da visita per attirare turisti. Basta poterci arrivare con una certa facilità. Questo per riaffermare che il problema della Calabria non è la 'ndrangheta ma la raggiungibilità. Guardate una cartina con i lavori sulla A3, poi trovate dove sono ubicati gli aeroporti e vi rendete conto dei problemi attuali della Calabria. O pensate di raggiungere la Locride con la ferrovia jonica a binario unico e in smobilitazione come ramo secco?


Questa estate a Roccella Jonica hanno
                    attivato la raccolta differenziata

Questa estate a Roccella Jonica hanno attivato la raccolta differenziata (2). Attraversare la cittadina senza vedere bidoni e sacchetti per le strade è un bel vedere.

Ci è parso, in quei pochi giorni di permanenza, che la iniziativa fosse stata accolta positivamente dai cittadini che hanno dato la massima collaborazione. Ovviamente anche noi abbiamo dato il nostro contributo.

I meridionali non hanno quindi delle tare ataviche che impediscano loro di conseguire un minimo di senso civico.

Basta solamente che siano messi in condizione di poterlo fare.
Le uniche vie decenti che svolgono un ruolo importante per lo smaltimento del traffico e per congiungere i vari paesi dei due versanti opposti della regione sono le due secanti Tirreno-Jonio ovvero la Rosarno-Gioiosa e la Spezzano-Sibari. Se non ci fossero percorrere la Calabria sarebbe una impresa sovrumana.


La Madonna della Montagna: “Signora, questa è la Calabria!”

Da anni meditavo di passare per Polsi e, lo confesso, tutte quelle stronzate che raccontano i media mi avevano tenuto nella incertezza. Stavolta c'era anche la moglie del nostro amico calabrese che voleva andare al Santuario così ci siamo coalizzati e abbiamo organizzato il “pellegrinaggio”. Pellegrinaggio che sarebbe dovuto essere una passeggiata in macchina in quanto un compagno di università del nostro amico ci aveva dato la indicazione di un percorso alternativo asfaltato che passava per Montalto.

Dopo aver bevuto un ottimo caffè freddo nel bar di San Luca imbocchiamo con le nostre auto la strada che ci avrebbe condotto al Santuario della Madonna di Polsi.


La Madonna
                  della Montagna

Fonte: Googlemaps
La Madonna

Ad un bivio la nostra ignoranza (e sufficienza) di “accomodati” (3) ci ha fatto seguire il cartello indicante “Santuario di Polsi” e svoltare a sinistra invece che proseguire diritto verso Montalto. Morale della favola siamo finiti sulla vecchia strada e nel punto in cui finiva l'asfaltato e cominciava lo sterrato abbiamo incrociato degli operai con un camion che hanno assicurato che la strada era percorribile. Praticamente si trattava del vecchio percorso che da San Luca conduce al santuario. Descriverlo è impossibile, son quelle esperienze che non sono raccontabili a parole. Posso sintetizzare il tutto con una battuta: è un miracolo che non abbia sfasciato la mia macchina tra sassi, buche e ostacoli vari, superati in prima a passo d'uomo.

Un percorso da 4x4 non da utilitaria!


La Madonna

A poche decine di metri dal Santuario – ancora non in vista – abbiamo chiesto informazioni ad un ragazzo in motocicletta, probabilmente un pastore.

Alle parole di mia moglie che gli descriveva il percorso fatto e gli chiedeva una alternativa il ragazzo commentava: “Signora, questa è la Calabria!”

Avremmo poi constatato che anche un tratto della strada alternativa era abbastanza disagevole, a noi però sarebbe apparsa come una autostrada dopo aver sperimentato la strada vecchia.

Al santuario ci eravamo solo noi e un giovane prete nero che ha trascorso tutto il tempo al cellulare, nel cortile, immobile in un punto dove evidentemente sapeva ci fosse campo.
Se ne avete l'opportunità – anche se non siete credenti vi consigliano di passare per Polsi (via Montalto, mi raccomando!), si si respira una atmosfera di profonda spiritualità, soprattutto di fronte alla bella Madonna che non viene mai spostata.


Un fiore bianco per Nicola Zitara

Impossibile stare in vacanza a Roccella senza andare a trovare Antonia, Lidia e Grazia, la famiglia di Nicola Zitara. Sono stato diverse volte a Siderno, per trascorrere una giornata con le nostre amiche, poi per andare al cimitero a fare un saluto ad un amico, infine per salutare la sua famiglia prima di ripartire per l,a padania.

Se capitate sulla costa jonica, la cosiddetta Riviera dei Gelsomini, portate un fiore bianco a Nicola Zitara. La sua tomba si trova nella cappella centrale a sinistra, in una chiesetta diroccata; basta prendere il terzo cancello e andare fino in fondo poi svoltare a sinistra, non si può sbagliare. Altrimenti chiedete al custode, gentilissimo.

Nel cimitero di Siderno Superiore. Un cimitero bruttissimo, dove si fa a gara a chi tira più su dei rozzi blocchi marmorei. Una sorta di necropoli moderna, almeno così è apparso sia a me che a mia moglie, alla quale è sembrata umana solamente la tomba di Nicola perché pur nella decadenza del luogo conservava una sua semplicità e compostezza.


Un fiore

Tornato a casa avrei poi trovato, cercando notizie sul cimitero di Siderno, le parole seguenti, scritte cinque anni prima da Zitara:

“Quando vado al cimitero di Siderno Superiore, la prima cosa che mi colpisce è la sua bruttezza e volgarità. Eppure era così aristocratico, bello, dolce, mesto, chiuso nel perimetro murario di poche balze e ornato da svettanti cipressi! Lindo, armonioso, essenziale, rispettato. I poveri finivano in una specie di alveare, che se non ricordo male chiamavamo “il cellulare”, credo una derivata da celle, quelle precedenti la telefonia mobile. La rivolta dei poveri.

Ogni morto ha diritto a un marmo, a volte a un tempio.

Cammino per l’odierna metropoli mortuaria, rifuggendo dai percorsi privi di verde. Vorrei usare un aggettivo forte, ma chi abita lì non ha più colpe. Ha soltanto i meriti lasciati nell’animo dei sopravvissuti. Una lapide ricorda la nonna di mia madre. “I suoi sedici figli posero a memoria imperitura…”.

Mia madre non la conobbe, né conobbe il nonno, prestigioso capostipite di una famiglia industriosa, modernizzatrice e ricca.”

(Cfr. Il manifesto funebre, Nicola Zitara, 2006 - https://www.eleaml.org/nicola/attualita/manifesto.html)


 GIOIOSA IONICA (RC) -
                  fontana borbonica - Fonte: Googlemaps
GIOIOSA IONICA (RC) - fontana borbonica - Fonte: Googlemaps

Una notte a Gioiosa Jonica

Di Gioiosa ricordo la bella serata trascorsa con i fratelli Pasquale e Franco, davanti ad una ottima pizza della Pizzeria Santa Caterina, in Via Cavour, a ricordare i giorni in cui, nell'estate del 2005, avevamo girato la Locride e le Serre insieme a Nicola.

Dopo il giro canonico dell'abitato – Pasquale e Franco hanno fatto notare la fontana borbonica a pochi metri dalla pizzeria, poi siamo andati verso la parte alta del paese da dove si godeva una magnifica veduta notturna di Gioiosa Jonica – ci siamo fermati a bere qualcosa in un bar della solita piazzetta e abbiamo tirato a far tardi.

Tra l'altro abbiamo discusso dell'ultima opera di Zitara – i cui contenuti Pasquale padroneggia egregiamente – che sarebbe stata presentata da Pino Aprile e dal giornalista sidernese Enzo Romeo sul Belvedere del lungomare di Roccella Jonica la sera del 5 agosto. Presentazione a cui non avrei potuto partecipare per impegni presi in precedenza.


Piero Sansonetti su "Calabria ora": Un editoriale da incorniciare

“Cari turisti che in questi giorni arrivate in Calabria dalle altre regioni italiane, o magari dall'estero, vorrei provare a dirvi che questa regione non è esattamente come ve la raccontano i giornali e le televisioni del Nord.

Vi hanno detto che questa è una regione che ha un solo grande problema, la 'ndrangheta; vi hanno detto che in tutti questi anni ha vissuto essenzialmente di aiuti pubblici; vi hanno detto che è un peso per l'Italia e che se non esistesse la Calabria, l'Italia sarebbe un paese ricco e anche onesto; vi hanno detto che è la terra madre di tutte le malefatte e di tutte le corruzioni.

Ecco, vi giuro che non è vero. Io personalmente vivo in Calabria giusto da un anno. E sono sbarcato a Cosenza portandomi appresso tutto il fardello dei pregiudizi che ho appena elencato. Mi sono reso conto che le cose non stanno come ce le hanno dette."

(Cfr. Caro turista la Calabria è un‘altra cosa di Piero Sansonetti - Calabria ora - 30 Luglio 2011)

Il resto dell'articolo leggetevelo sul sito di “Calabria ora”. Un editoriale da incorniciare quello di Sansonetti, andato oltre i luoghi comuni di cui sono infarciti tutti gli articoli sulle regioni meridionali (il più delle volte firmati da gente nata a sud!) che leggiamo sulla grande stampa nazionale – tutta stampa padana, Corriere della Sera, Repubblica, Libero ecc.



La Madonna di Pietralba

Alto-Adige


Al rientro da Roccella Jonica (circa 930 km via Gioiosa-SA-RC da Rosarno a Spezzano Albanese-Sibari-Metaponto-Potenza-Foggia-A14) son rimasto tre giorni a casa e poi son ripartito verso Pietralba dove avevo promesso di portare mia moglie e mia madre da alcuni mesi ed avevamo già prenotato.

Se si esclude la presenza massiccia dei TIR sull'autostrada del Brennero la viabilità in Alto Adige è tutta un'altra cosa. Delle strade di montagna che fanno invidia ad una superstrada, con una segnaletica da paese civile. Anzi da paese tedesco! Soprattutto i sentieri di montagna recano indicazioni solo in lingua tedesca.

Non so in quale altro paese potrebbe accadere una cosa del genere.
Ovviamente al santuario di Pietralba non eravamo solo noi come a Polsi ma vi erano centinaia di persone che arrivavano, partivano pernottavano, girovagavano per i sentieri fra i monti.

La Madonna di Pietralba



Soprattutto

E non venite a raccontarmi che i problemi della Calabria son dovuti al familismo amorale (4) o ad un difetto di civicness (5) come amano dire i nostri opinionisti anglofili.

Soprattutto

Non è certo la civicness che fa la manutenzione delle strade o ne permette la costruzione. In Alto-Adige riversiamo un fiume di denaro dopo il fiume di sangue (650mila morti ci costò la Prima Guerra Mondiale la cosiddetta Quarta Guerra di Indipendenza!) versato per prenderci un territorio i cui abitanti ci considerano degli stranieri, e a ragione.



SITOGRAFIA

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1 Ad esempio alla Collinetta di Gioiosa Jonica zona Martone.

2 Dalle 15 tonnellate circa di rifiuti indifferenziati conferiti, di media, a luglio 2010 alle cinque tonnellate di differenziata degli ultimi dieci giorni dello stesso mese di quest'anno.

A Roccella Jonica, dopo la totale eliminazione dei tradizionali cassonetti, da oltre una settimana, su decisione del Comune, guidato dal sindaco Giuseppe Certomà, è attivo il "servizio per la raccolta differenziata ed il trasporto dei rifiuti solidi urbani" mediante il sistema "porta a porta" in tutte le utenze cittadine.

A tutti i titolari di utenze tarsu è stato distribuito un kit di 6 mastelli (carta, vetro, plastica, umido, indifferenziata e multimateriale) e sacchetti in materbì, necessari per la separazione (con allegata guida alla raccolta differenziata e calendario settimanale dei giorni di ritiro delle diverse tipologie).In tutto sono stati distribuiti 3.500 kit ed è stata realizzata una capillare campagna di informazione.

Cfr. https://www.zoomsud.it/

3Termine inventato da Nicola Zitara per identificare i meridionali che si son trasferiti al nord e che pur tra mille sacrifici hanno conquistato un livello di vita decente.

4Non siamo uncivic avrei risposto a quel signore che il 5 agosto a Roccella Jonica durante la presentazione del libro di Zitara L'INVENZIONE DEL MEZZOGIORNO ha tirato fuori le solite menate sulla mancanza di senso civico delle popolazioni calabresi.

5Il termine viene utilizzato da Putnam (Robert D. Putnam, La tradizione civica nelle regioni italiane, Mondadori 1993). La sua analisi è stata criticata in quanto appare predeterminata e statica e utilizza in modo restrittivo il concetto di capitale sociale, non coglie le caratteristiche situazionali e dinamiche, sottovaluta l’azione politica. In altre parole, non considera quanto e la politica e l’economia abbiano influenzato la formazione della civicness in un rapporto di causazione reciproca.


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