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UNA GITA CHE NON DIMENTICHERETE

CELEBRAZIONI A GAETA

di Massimo Calabrese


CELEBRAZIONI A GAETA

CELEBRAZIONI A GAETA


Ogni anno nel mese di febbraio la città di Gaeta (LT) ricorda la propria distruzione ad opera dell’esercito italiano, la fine del Regno delle Due Sicilie ed il milione di vittime meridionali nella guerra di liberazione (1860 – 1872) contro l’esercito italiano e truppe mercenarie. Gaeta, riconosciuta città martire e simbolo dell’identità nazionalista meridionale, accoglierà nei giorni 16 e 17 febbraio 2008 l’annuale raduno di associazioni culturali meridionali provenienti da ogni parte. Gaeta è una tappa obbligata, un’occasione d'incontro indispensabile per accrescere le conoscenze storiche ed apprendere la documentata verità sulle reali vicende dell’Unità d’Italia e del Risorgimento, che la storiografia ufficiale ha sempre celato.


CELEBRAZIONI A GAETA


La mattina di sabato 16 febbraio, con inizio alle ore 10.30, si svolgerà il consueto Corteo storico che, quest’anno, dalla Chiesa degli “Scalzi”, sita in Via indipendenza, raggiungerà Gaeta vecchia attraversando Porta Carlo III.

Indifferibilmente alle ore 15.00, presso l’Hotel Serapo, inizieranno i lavori del convegno sul tema: “Garibaldi bilancio di un bicentenario ”.

Alle ore 19.00, in Piazza del Comune, concerto dei “ Briganti di Frontiera ” .

Domenica 17 febbraio, alle ore 10.45, Santa Messa nella chiesa dell’Annunziata in memoria del milione di vittime meridionali.

Subito dopo si svolgerà la cerimonia dell’Alzabandiera e del lancio di corone di fiori dagli spalti della Batteria Transilvania.

Il pubblico del convegno potrà usufruire delle seguenti strutture convenzionate

ALBERGHI

HOTEL SERAPO - Gaeta tel. 0771 450037, fax 0771 311003

HOTEL MIRASOLE - Gaeta V. Firenze, 3 (adiac. Hotel Serapo) tel. 0771 741634, fax 0771 74007

HOTEL FLAMINGO - Gaeta Corso Italia, 109 tel. 0771 740439, fax 0771 741284

RISTORANTI

Antico Vico - Vico del Cavallo, tel. 0771 465116

Ferdinando II - Via Faustina n. 18, tel. 0771 464125

La Cantinella Gaetana - Via Duomo n. 13, tel. 0771 450005

Masaniello - Piazza Commestibili n. 6, tel. 0771 462296

Officine Hermes - Vico del Cavallo, tel. 0771 462420

Narì - Via Duomo n. 11/17, tel. 393 9207066

Taverna Il Saracino, Via Lungomare Caboto n. 624, tel. 0771 7419


CELEBRAZIONI A GAETA


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CELEBRAZIONI A GAETA

CELEBRAZIONI A GAETA

Commemorazione della battaglia: 14 FEBBRAIO 1861

GAETA L’ULTIMO GIORNO DELL’INDIPENDENZA DEL SUD ITALIA

Settembre 1860: il re Francesco II di Borbone, costretto dall'incalzare degli eventi a lasciare Napoli, si ritirò a Capua stabilendo nella Piazzaforte di Gaeta la base delle operazioni militari.

Perduta anche Capua, il re, la corte ed il corpo diplomatico accreditato presso il governo borbonico, si rifugiarono a Gaeta.

L'esercito borbonico aveva perduto ogni efficienza bellica. Battuto più dal tradimento che dal nemico, incalzato dalle truppe piemontesi del generale Enrico Cialdini, si apprestava a difendere la fortezza più per salvare l'onore delle armi che per vincere. Le operazioni d'assedio iniziarono sul fronte di terra il 5 novembre 1860.

Il 12 novembre 1860 ci furono altri combattimenti nei pressi di Gaeta dove poi Francesco II, con gli ultimi 20mila uomini, fu stretto d’assedio dal 12 novembre 1860 al 13 febbraio 1861, per opera del generale Cialdini (per la storiografia ufficiale il quinto “Padre della Patria”, per altri un criminale di guerra) che aveva con sé circa 18 mila uomini.

Il corpo d'assedio era forte di 18.000 uomini con 1.600 cavalli e 180 cannoni moderni. In media venivano sparate contro la piazzaforte 500 colpi di cannone al giorno. Il 22 gennaio 1861, i napoletani decisero di riaprire il fuoco. Alle 8 del mattino un colpo della batteria Regina dette il segnale: fu una giornata memorabile. La flotta piemontese dovette allontanarsi per i danni che i colpi della piazza le avevano inferto: oltre 10.000 colpi furono sparati dai napoletani, a dimostrazione che non si sarebbero arresi.

Il nemico ne sparò oltre 18.000, ma il morale napoletano rimase alle stelle. Ad ogni colpo echeggiava il grido VIVA IL RE, e le bande militari intonavano l’inno di Paisiello. Ormai i piemontesi tiravano soltanto da molto lontano, e non prendevano mai l’iniziativa di assaltare la piazza: “li prenderemo per fame” scrisse Cialdini a Cavour, naturalmente in perfetto francese lingua ufficiale in Piemonte.

Quando iniziarono le trattative Cialdini non volle interrompere i bombardamenti, anzi li rinnovò con maggiore accanimento perché “sotto il tiro dei cannoni cederanno a condizioni più vantaggiose per noi”, scriveva ancora il generale a Cavour.

Con l’impiego dei modernissimi cannoni rigati francesi Cialdini, divenuto generale piemontese, poté dalla sua comoda poltrona sul terrazzo della modesta villa privata comprata da Ferdinando II a Mola, far bombardare senza essere colpito la piazza ed i suoi abitanti.

Fu così che a capitolazione già firmata venne centrata la polveriera della batteria Transilvania, dove morì l’ultimo difensore di Gaeta.

Un ragazzo di sedici anni, Carlo Giordano, fuggito dalla Nunziatella per difendere la sua Patria. Egli non ha degna sepoltura, come non la hanno i tremila altri caduti di Gaeta.

Dal 12 novembre 1860 al 13 febbraio 1861 diecimila napoletani (lucani, pugliesi, calabresi, abruzzesi, siciliani, campani) decimati dalle fatiche, dai bombardamenti e dal tifo resistettero, senza mai piegarsi, ad un assedio condotto da Enrico Cialdini, considerato eroe risorgimentale.

Il 14 febbraio il re Francesco II di Borbone, con la regina Maria Sofia, partiva da Gaeta imbarcandosi sulla corvetta francese Mouette, fatta venire appositamente da Napoli.

Il monarca, salutato con la salva reale di 21 colpi della Batteria Santa Maria e con il triplice ammainarsi della bandiera borbonica di Punta Stendardo, prendeva "la dolorosa via dell'esilio da quella terra che l'aveva visto nascere". La partenza del Re quel giorno del 14 febbraio fu la prima di una serie di milioni di partenze di meridionali alla ricerca della dignità e di un futuro non di fame nera. “Non vi resteranno nemmeno gli occhi per piangere” profetizzò ai suoi popoli Francesco II lasciando Napoli

I militari borbonici e parte dei civili furono deportati nei lager costruiti appositamente in Piemonte e Lombardia, ad essi nei successivi anni seguirono altri 40.000 deportati, di questi, che mai vollero giurare fedeltà ai Savoia, sopravvissero in pochi.

CELEBRAZIONI A GAETA

Il 13 febbraio del 1861 veniva ammainata dalla torre di Gaeta 

la Bandiera del Regno delle Due Sicilie, 

il vessillo che per secoli aveva rappresentato una Nazione cattolica, antica e prospera

“INNAMORATI DELL’ARTE”

 è intitolata l’iniziativa promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e programmata nel Comune di Minturno (LT) per il 14 febbraio, giornata di San Valentino. Per l’occasione la Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio promuove l’apertura straordinaria al pubblico della grandiosa opera del Ponte Borbonico sul Garigliano “Real Ferdinando”, insieme alla visita del Comprensorio archeologico di Minturno. Per l’eccezionale evento è previsto l’ingresso di due visitatori al costo di un solo biglietto. Spazio alla storia negata e al romanticismo tutto in una volta, in un contesto paesaggistico che ben si presta a sposare un connubio di questo tipo. Il viadotto ha una storia lunga ed affascinante. Il Ponte Borbonico, primo ponte pensile a catena in ferro in Italia, fu voluto da Re Francesco I di Borbone, realizzato tra il 1828 e 1832 dal successore Re Ferdinando II di Borbone.

Superiore in tecnica e resistenza a quelli costruiti in Inghilterra, Francia ed Austria, fu progettato dall’ingegnere Luigi Giura, direttore della Scuola di applicazione di Napoli utilizzando leghe metalliche uniche per l’epoca prodotte in Calabria in una delle più grandi industrie siderurgiche del mondo. Qui si combatté il 29 ottobre 1860 la battaglia del Garigliano che fu l’ultima vinta dalle truppe Napolitane (meridionali) prima dell’assedio di Gaeta. Solo il 2 novembre, quando la flotta francese si ritirò lasciando sguarnito il fronte lato mare, si giunse da parte delle truppe invasori garibaldine, italiane e mercenarie ungheresi alla conquista del ponte. Ma sino alla fine trecento soldati Napolitani del 6ー Battaglione Cacciatori Borbonici al comando del capitano Domenico Bozzelli, difesero strenuamente, fino all’estremo sacrificio, la sponda destra del fiume per ritardare l’avanzata degli invasori verso Gaeta. Il capitano Bozzelli si immolò sul Ponte.

Funzionante fino al 14 ottobre 1943 quando i tedeschi in ritirata lo distrussero dopo aver fatto transitare i loro carri armati.

Opera di eccezionale tecnica ed architettura, Byron lo direbbe ancora "il ponte delle fate“, rappresenta uno dei tanti primati del Regno delle Due Sicilie prima dell’invasione. Il viadotto è stato restaurato dall’ANAS di concerto con la Soprintendenza per i beni architettonici di Caserta nel 1998. Dal 18 dicembre 2007 il ponte è stato affidato in uso governativo alla Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio. L’apertura straordinaria di giovedì prossimo, in occasione della festa degli innamorati, prevede visite accompagnate con cadenza oraria alle 11, 12, 13, 16, 17 e due visite guidate comprensive dell’area archeologica e del Museo, a cura della Polidoro, alle 10 e alle 15, su prenotazione presso la segreteria del Comprensorio (tel. 0771.62223) per gruppi non superiori alle 25 persone. Ad onor del vero va sottolineato che ciò che realizzarono i Borbone non è stato altrettanto fatto dagli italiani, il ponte ricostruito non ha più le caratteristiche che lo resero opera unica mondiale, infatti non è più pensile, sospeso (incapacità o mancanza di fondi?). Il danno arrecato è notevole poiché il Ponte non è più annoverato tra quelli pensili.


CELEBRAZIONI A GAETA

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Città di Minturno

CELEBRAZIONI A GAETA


Medaglia d´Oro al merito dell´Ordine Costantiniano di San Giorgio e sede della Vice Delegazione del Lazio Citeriore, ha rinnovato la toponomastica intitolando molte vie ad illustri personaggi del Regno delle Due Sicilie. A tal riguardo il Sindaco di Minturno ha comunicato ufficialmente che, dopo essere passata al vaglio dei competenti Ministeri, dell´Istituto di Storia Patria e dopo aver ottenuto il n.o. del Prefetto di Latina, ha deliberato l´intitolazione delle seguenti vie del Comune:

1) "Via Ferdinando II, Re del Regno delle Due Sicilie",

2) "Via Carlo III, Re di Napoli",

3) "Via Francesco II e Maria Sofia di Borbone, reali del Regno delle Due Sicilie",

4) "Via Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie",

5) "Via Matteo Negri, Generale dell´Esercito delle Due Sicilie",

6) "Via Ferdinando Palasciano, Ufficiale Medico dell´Esercito delle Due Sicilie e precursore della Croce Rossa Internazionale".

Il Comune di Minturno, già città di Traetto, ha in questo modo voluto rendere il dovuto omaggio al suo glorioso passato di appartenenza ad un Regno dalla millenaria sovranità, prospero, pacifico e terza potenza mondiale economica e militare, fino al 13 febbraio 1861 quando l’invasione straniera diete avvio alla sempre attuale “Questione Meridionale”.

PRIMATI  RAGGIUNTI  nel  REGNO  delle  DUE SICILIE

(rilevazione d’archivio al giugno 2006)?

1735 - Prima cattedra di astronomia in Italia (Università di Napoli a Pietro De Martino)?

1737 - Primo teatro nel mondo (San Carlo a Napoli)?

1754 - Prima cattedra di Economia nel mondo (Università di Napoli ad Antonio Genovesi)?

1762 - Fondazione Accademia di Architettura (tra le prime d´Europa)?

1774 - Istituzione della motivazione delle sentenze (G.Filangieri)?

1781 - Primo codice marittimo del mondo (Michele Iorio)?

1782 - Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare

1783 - Primo cimitero d´Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)?

1786 - Più grande cantiere navale d´Italia e del Mediterraneo (Castellammare 2000 operai)?

1792 - Primo Atlante Marittimo nel mondo (scuola di cartografia napoletana)?

1801 - Primo museo Mineralogico del mondo

1807 - Primo Orto botanico in Italia a (Napoli)?

1813 - Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Aversa)?

1818 - Prima nave a vapore del mondo (Ferdinando I)?

1819 - Primo Osservatorio Astronomico in Italia (Capodimonte)?

1820 - Primo codice militare d´Italia

1832 - Primo ponte sospeso in ferro in Italia (fiume Garigliano)

1832 - Primo Stato italiano a dotarsi di un Ufficio Centrale di Statistica 

1839 - Prima ferrovia e prima stazione in Italia, terza in Europa (Napoli-Portici)?

1839 - Prima illuminazione a gas di una città italica e terza in Europa (Napoli)?

1840 - Prima fabbrica metalmeccanica d´Italia (Pietrarsa con 1050 operai)?

1841 - Primo centro sismologico al mondo (Ercolano, ing.Gaetano Fazzini)?

1841 - Primo sistema di fari lenticolari a luce costante in Italia (Nisida)?

1843 - Prima nave da guerra a vapore d´Italia (pirofregata Ercole)?

1844 - Primo Osservatorio Meteorologico in Italia (falde del Vesuvio dott. Melloni)?

1845 - Prima locomotiva a vapore costruita in Italia (stabilimento di Pietrarsa)?

1848 - Primo Stato italiano a concedere la Costituzione (29 gennaio)?

1852 - Primo Telegrafo elettrico in Italia

1852 - Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (porto di Napoli)?

1852 - Primo Piroscafo della penisola italiana ad attraversare l´Atlantico (il Sicilia della   società di navigazione del palermitano Salvatore De Pace)?

1852 - Primo esperimento di Illuminazione Elettrica in Italia (Capodimonte)?

1856 - Premio per il terzo paese al mondo in sviluppo industriale (Parigi Esposizione Internazionale) 

1856 - Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo (arch. Luigi Palmieri)?

1858 - Prima galleria ferroviaria del mondo (traforo Passo dell´Orco presso Nocera Inferiore)?

1859 - Primo Stato italiano per produzione di guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)?

1860 - Prima flotta mercantile e militare d´Italia

1860 - Prima nave ad elica in Italia (Monarca)?

1860 - Più bassa percentuale di mortalità infantile d´Italia

1860 - Più alta percentuale di medici per abitante d´Italia

1860 - Primo piano regolatore in Italia (città di Napoli)?

1860 - Minor carico Tributario Erariale in Italia

1860 - Maggior quantità di lire/oro tra tutti i Banchi Nazionali Preunitari (Banco delle Due Sicilie 443 milioni sui 668 milioni del totale: 66.3% del totale)

1860 - Prima  borsa merci e seconda borsa valori d´Europa

1860 - Maggior numero di società per azioni in Italia  

1860 - Miglior finanza pubblica tra gli stati preunitari

1860 - Rendita dello stato quotata alla Borsa di Parigi al tasso del 12%

1860 - Tasso di sconto più basso della penisola (5%)?

Inoltre

Primi assegni bancari della storia economica
Primo sistema pensionistico con ritenute del 2% sugli stipendi
Prima cattedra di Psichiatria
Prima cattedra di Ostetricia e osservazioni chirurgiche
Primo corpo di Pompieri in Italia
Primo stato italiano ad istituire il Ministero della Pubblica Istruzione
Prime agenzie turistiche della penisola
1861 - censimento occupati nelle industrie tra le regioni italiche, totale occupati industria: 3.130.796, occupati industria due sicilie: 1.595.359, percentuale occupati industria 2 sicilie sul totale italia: 51% 

ALTRE REALIZZAZIONI DI INTERESSE SOCIALE

1740 - Inizio attività delle celebri manifatture di Capodimonte (lavorazione ceramica)?
1741 - introduzione del catasto onciario (Carlo III)?
1748 - Fondazione Università di Altamura (Terra di Bari)?
1748 - Costruzione del Real Albergo dei Poveri a Napoli (3000 posti letto)?
1757 - Inizio attività della Real Fabbrica d´Armi di Torre Annunziata
1764 - Inaugurazione dell´Acquedotto di Maddaloni detto "Carolino"
1768 - Inaugurazione del complesso siderurgico di Mongiana (VV)?
1774 - Completamento dei lavori per la costruzione della Reggia di Caserta
1776 - Inizio attività del celebre setificio di S.Leucio
1784 - Istituzione del Porto Franco a Messina (abolito nel 1879)?
1787 - Fondazione della Scuola Militare Nunziatella
1819 - Riforma dei codici napoleonici
1833 - Istituzione in ogni provincia della società economica per il commercio di olio e del vino
1835 - Costruzione del Ponte sospeso in ferro sul Fiume Calore
1837 - Durante l´anno Napoli viene visitata da oltre 7000 stranieri
1838 - Riapertura dell´università di Messina soppressa durante il viceregno
1841 - Istituzione dell´Amministrazione Generale delle Bonificazioni (bonifiche del Volturno 15000 ha, del Sarno, della Piana del Sele, delle paludi Sipontine, del golfo di Policastro, della piana di Bivona e dei dintorni di Brindisi)?
1845 - Risanamento del debito pubblico (ministro delle finanze D´Andrea)?
1845 - Napoli ospita il settimo congresso degli scienziati italiani
1847 - Fondazione della colonia agricola di S.Ferdinando di Puglia (FG), dopo bonifica
1855 - Collegamento telegrafico tra Napoli e Roma, Parigi, Londra
1855 - Forte aumento della popolazione: oltre 9 milioni rispetto ai 5.7 milioni del 1830 (+57,8%) Istituzione dei monti frumentari per il finanziamento ai piccoli coltivatori  

REALIZZAZIONI CULTURALI:

Scavi archeologici condotti a Pompei ed Ercolano
Apertura del Gabinetto di Fisica del Re 
Scuola di musica e danza di S.Pietro a Maiella
Scuola pittorica di Posillipo
Apertura della Real Biblioteca
Fondazione dell´Accademia letteraria
Fondazione dell´Accademia di Scienze Mediche
35 teatri attivi tra Sicilia continentale e insulare


SCUOLE PRIVATE PRESENTI IN NAPOLI NEL 1831:

- scuole di leggere e scrivere per maschi 392
- scuole di leggere e scrivere per femmine 126
-istituti letterari 32
- case di educazione 29
- giurisprudenza 48
- medicina e chirurgia 38
- filosofia e belle lettere 22
- rudimenti grammaticali 36
- scienze di fisica e matematica 10
- chimica 3
- architettura 2
- lingua francese 14

CELEBRAZIONI A GAETA

Massimo Calabrese - 13 Febbraio 2008







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