Ugo Marani (Presidente Ires Campania)
In questo dibattito bisogna chiarire se ci si riferisce a una banca commerciale o a una merchant bank. Lo sviluppo del Mezzogiorno oggi dipende fortemente dalla capacità di selezionare gli investimenti, evitando il razionamento del credito che impedisce ai progetti migliori di realizzarsi.
Quello che serve di più è quindi una merchant bank che,
grazie al radicamento territoriale, riduca l’attuale asimmetria
informativa, mostrandosi capace di selezionare le opportunità di
investimento più serie e di attrarre, di conseguenza, quei
capitali di rischio che oggi non affluiscono.
Massimo Marrelli (Preside
della Facoltà di Economia della Federico II)
L’ultima occasione storica per far sì che una parte del sistema
bancario restasse nel Sud è stata quando una parte del capitale
del Banco di Napoli era ancora disponibile. Occasione persa,
difficilmente ripetibile. Il problema ora non riguarda la creazione di
una nuova banca, ma la gestione dell’appesantimento finanziario delle
aziende. Urgono due decisioni politiche fondamentali: la prima è
se reincentivare o no il prestito alle piccole e medie imprese; la
seconda è se intervenire di fronte a questa struttura
finanziaria appesantita.
In questo settore la strategia delle Sparkassen, attive nei Länder
tedeschi orientali, continua a essere un buon esempio.
Adriano Giannola (docente di
Economia bancaria presso l’Università di Napoli Federico II)
Non c’è una vera proposta nell’intervento dell’ex-ministro
dell’Economia. Tremonti si limita a constatare la distruzione del
sistema bancario di una regione europea di 20 milioni di abitanti. Una
collettività privata di un patrimonio fondamentale. E alla fine
quello di Tremonti è soprattutto un attacco, in primis alla
Banca d’Italia che ha sempre negato l’esistenza di questo problema.
È una cruda ricostruzione di fatti che bruciano a molti, anche
nella sinistra. A cominciare da D’Alema, Bersani e Prodi, che non si
sono opposti, anche se la responsabilità istituzionale della
distruzione del Banco di Napoli, è stata del Governo in carica.
Nonostante l’attacco di Tremonti, forse alla fine la Banca d’Italia era
la meno responsabile.
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