Continua l’equivoco onomastico tra Banca del Sud e Banca del Mezzogiorno. La Banca del Sud è un soggetto privato, partecipato tra gli altri anche dalla Fondazione Banco di Napoli, che dovrebbe diventare operativo dal prossimo anno, mentre la Banca del Mezzogiorno è quella voluta dal Ministro Tremonti, il quale ha fatto in modo che venisse istituita con l’ultima legge finanziaria, ma non solo politici giornali, ma anche lo stesso Tremonti sbagliano chiamando la banca voluta per legge Banca del Sud, l’equivoco è diventato eclatante quando Tremonti ha detto: "Ho l'onore di annunciare che il Presidente Onorario della Banca del Sud che sta per nascere sarà Carlo di Borbone delle Due Sicilie”.
Un qualcosa di sicuramente importante, la nomine del Principe magari
porterà a riflettere sulla “rapina”
subita dagli
abitanti dell’ex Regno delle Due Sicilie ad opera delle
truppe
piemontesi, che portarono nei forzieri dei Savoia l’oro del
regno
governato dai Borbone, tuttavia bisogna che i consiglieri del Ministro
gli ricordino che Banca del Sud è un’altra cosa.
s.p.
Ultimo aggiornamento
Continua la confusione onomastica tra Banca del Su e Banca per il Mezziogiorno, nel dibattito di questi giorni governo politici e mezzi d’informazione stanno continuando ad alimentare la confusione.
Ribadiamo che la Banca del Sud è un marchio
privato che dovrebbe diventare operativo nel 2007, mentre quella che i
giornali e i politici si ostinano a bollare come “Banca del
Sud” voluta dal ministro Tremonti nell’ultima legge
finanziaria si chiama Banca per il Mezziogiorno, e per la quale il
governo ha già stanziato 5 milioni di euro, tuttavia nemmeno
lo stesso Tremonti fa nulla per denominare correttamente la sua
creatura, generando così un’assurda quanto inutile
confusione.
A tal proposito sarebbe opportuno anche che la vera Banca
del Sud si muova per chiarire quest’aspetto. Tuttavia,
l’iniziativa ci sembra un importante passo avanti verso la
liberazione del Sud dalla colonizzazione bancaria imposta a favore
delle banche del nord, che dai noi rastrellano crediti e da loro
finanziano le aziende, basta leggere queste dichiarazioni del Ministro
Tremonti: ''Il Mezzogiorno è la più grande
regione d'Europa che non ha banche proprie e questa e' una delle
ragioni dello sviluppo asimmetrico del Sud. Le banche nel Mezzogiorno
hanno collocazioni di gestione irrazionali, non comprensibili: quelle
della Sicilia sono in mano alla Valtellina, quelle della Sardegna
all'Emilia, della Puglia alla Toscana e della Campania a Torino''.
Il
fatto che il governo abbia affidato la presidenza onoraria al Principe
Carlo di Borbone, è un chiaro segno di inversione di
tendenza rispetto a questo andazzo, che dura da quando sono stati
svenduti il Banco di Sicilia ed il Banco di Napoli, uno nelle mani di
Capitalia e l’altro finito nelle mani della torinese Imi San
Paolo.
All’iniziativa di Tremonti si sta contrapponendo
fortemente il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, che
ha invitato i suoi colleghi del Sud a non indicare i proprio
rappresentanti per il consiglio della Banca, e lo hanno seguito tutti
tranne il siciliano Totò Cuffaro. Anche Confesercenti,
contatta dal ministero per aderire alla nuova banca, per adesso sembra
aver preso le distanze smentendo di aver aderito
all’iniziativa.
A sostegno della banca voluta dal governo si
è invece espresso anche il Principe Lillio Sforza Ruspoli,
che ha così dichiarato al Corriere della Sera:
“(...) i risparmi della gente del Sud sono finiti per anni al
nord per sostenere industrie decotte”.
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