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Fonte:
www.ilbrigante.com

LA SENATRICE ADRIANA POLI BORTONE A NAPOLI

Gino Giammarino

Ottobre 2009

Politica Tante sigle, movimenti ed associazioni pronte a unire i meridionali in una lotta a favore delle istanze dei territori meridionali.

E il prossimo 8 ottobre una conferenza presso la sala stampa del Senato darà il via ufficiale ad un progetto concentrico di Io Sud teso a costituire un soggetto politico che riunisca, per ora, le Regioni della Puglia, Calabria e Campania...

Continua il cammino della leader di "Io Sud", senatrice Adriana Poli Bortone, mirato a tessere la rete dei veri meridionali che vogliano lavorare per un Sud protagonista. L'itinerario, che culminerà con una presentazione a Roma presso la Sala Stampa del Senato il prossimo giovedì 8 ottobre 2009, ha fatto tappa oggi a Napoli dove, all'hotel Sant'Angelo, si sono visti numerosi movimenti ed associazioni sia della Campania che provenienti da Calabria e Puglia con qualche presenza anche dalla Sicilia.

L'incontro, svoltosi sotto l'egida organizzativa del movimento "Insorgenza Civile", è stato aperto da un appello per l'unità dei meridionali e contro la frammentazione delle energie meridionaliste da parte della stessa senatrice, seduta al tavolo con il leader di "Calabria Libera" Beniamino Donnici e dal rappresentante del movimento napoletano Nando Dicè.

Davanti ad una attentissima platea è poi iniziato un lungo momento di partecipazione delle singole realtà che hanno portato il loro contributo alla riflessione ma anche, in grandissima parte, l'adesione al progetto di Io Sud. Da "Movimento Cilento", "Per Il Sud", "Ambiente e vita", "L'Altro Sud", "CODIRES", "Noi Meridionali", "La Grande Lucania", "Progetto Sud", "Partito del Sud", "Partito Meridionalista", "Partito Socialista Autonomista", "A.I.D.E" (grintosa rappresentanza femminile costituitasi al Sud per poi sfociare in tutt'Italia), tante le sigle e tantissime le proposte per dare sempre più corpo ad un soggetto politico che riunisca, in una manovra a tenaglia contro il finto bipartitismo che si sta cercando di imporre ai meridionali stessi prima ancora che agli italiani, tutte le regioni meridionali.

Particolarmente apprezzato il ricordo di Lucio Barone fatto in apertura del suo intervento da parte del prof. Enzo Maiorana (Noi Meridionali) oltre al solito entusiasmo che permea la sua lunga e paziente attività di instancabile tessitore. Ma, lo ripeto, tutti gli interventi sono stati stringati ed interessanti, con qualche eccezione che, come sempre, ha confermato la nuova regola del meridionalismo: poche chiacchiere ed ancor meno inutili autocitazioni.

Nel suo intervento, Donnici ha sottolineato i gravi problemi "radioattivi" che da anni aggrediscono la Calabria nell'indifferenza e nel blocco che Berlusconi ha imposto alle iniziative di Miccichè: "Al popolo dobbiamo dare una prospettiva politica - ha concluso il leader di Calabria Libera - riprenderci la nostra terra non è solo un dovere politico, ma innanzitutto morale!"

In chiusura, invece, la Poli Bortone si è soffermata sul problema della comunicazione (che non sarà sconosciuto a chi legge questo giornale e questa firma...), ma soprattutto ha posto l'indice sui tanti, troppi convegni che parlano del Sud, organizzati dal PD e dal PdL: oltre quindici nel solo mese di ottobre. "Ma con l'intenzione di affossarlo definitivamente!" ha avvertito la senatrice.

Basta con le chiacchiere sui simboli o sulle tesi storiche contrapposte: i tempi sono maturi per qualcosa di veramente rappresentativo. Il federalismo è stato approvato già da sei mesi, resta un anno e mezzo per porre rimedio a storture e strumentalizzazioni dei grandi partiti organizzati contro il Sud. A Roma, dunque, ma con le idee chiare e la neve in tasca...

Gino Giammarino











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