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Comitati Due Sicilie: Considerazioni

Caserta 2 ottobre 2008

Il 27 dicembre del 2007 nello studio del dottor Pietro Matrisciano a Caserta nasce il progetto “Comitati Due Sicilie” più che un progetto, un esperimento, l’ennesimo tentativo per unire sotto una sola sigla tutti  gli innamorati del Sud e di ciò che resta dell’identità duosiciliana, più che una idea un sogno. Attorno al nuovo modello aggregativo si stringono un buon numero di rispondenti, numeri sufficienti a far sì che alla nascita dell’associazione già una dozzina di sezioni si formano in varie parti del mondo.  Il sogno è quello di riportare in cammino l’unica nazione europea scomparsa dalle cartine geografiche, la nazione delle Due Sicilie. Un desiderio abbastanza ambizioso ma che è d’altronde anche l’obiettivo finale del nostro movimento. Il motto è “Non siamo un partito siamo una Nazione”

La presentazione ufficiale dei Comitati Due Sicilie si concretizza a Formia il 17 febbraio del 2007.

In quella occasione vengono presentati sia i quadri dirigenti che faranno da traino fino al I congresso nazionale sia lo statuto del sodalizio che anche la tessera sociale del movimento.

I primi passi operativi della nuova realtà duosiciliana si indirizzano alla costruzione delle sezioni regionali, provinciali e zonali nonché estere  che poi ricoprono il ruolo di base per la crescita dell’intero movimento. Napoli, Caserta, Roma, Milano, Nola, Portici, Castellammare di Stabia, Pontelandolfo, Salerno, Avellino,Pordenone, Nocera Superiore sono le prime sezioni cittadine, sezioni si propongono e aderiscono pure dalle regioni di Sicilia, Abruzzo, Umbria, Emilia, Puglia, Piemonte, Basilicata, Marche, Veneto, Toscana e Calabria rispondono all’adesione Compatrioti dall’Argentina, dalla Francia, dal Brasile, da Malta e dagli Stati Uniti aprendo spontaneamente sedi anche sul loro territorio a nome dei Comitati Due Sicilie.

Le azioni che si susseguono sul territorio sono una successiva prova delle intenzioni che gli aderenti alla nuova realtà identitaria duosiciliana mirano, un movimento di denuncia, di protesta, di opinione e di indirizzo a nome e per nome delle genti del sud. La creazione del sito internet, il canale video telematico,la lapide ai cari soldati borbonici reclusi nelle carceri sabaude di Fenestrelle, la commemorazione dei caduti di Pontelandolfo, sono il punto più alto che il nostro sodalizio tocca nel 2008 senza perdere di vista i vari convegni e le conferenze allestite come il seminario di Caiazzo del 20 settembre, la partecipazione attiva del nostro movimento alla rappresentazione teatrale del regista Enzo Morzillo sul brigantaggio tratto dal testo di Fiore Marro “Storie di Briganti e Brigantesse… gli uomini non ne sapranno niente…” avvenuto a Napoli nel mese di marzo, la partecipazione a Caserta ad agosto, con altri gruppi, nel giardino di Palazzo Reale a fare da “operatori ecologici” per dare una mossa a chi di dovere deve tenete a cuore le sorti delle bellezze storiche e culturale della nostra antica Patria, l’affissione di manifesti di protesta contro chi male amministra la “cosa pubblica” in Campania, la protesta dei CDS pugliesi contro la presenza ingombrante ed indesiderata dell’ultimo se non ultimissimo dei savoia ignominiosamente invitato a presenziare ad una celebrazione in quel di Barletta dai politicanti locali, la richiesta di affiggere una targa presso i cantieri navali di Castellammare a Ferdinando IV da parte della sezione del Comitato stabiese e la partecipazione alla giornata del Brigante a Cautano in provincia di Benevento sono stati  il fiore all’occhiello del nostro raggruppamento negli otto mesi dalla nostra nascita sociale ed aggregativa.

L’invito a partecipare alla vita politica nazionale tocca due fasi importanti per il gruppo CDS.

La prima riguarda l’invito dell’Mpa di Raffaele Lombardo di prendere parte alla corsa  elettorale dell’ aprile 2008 per le votazioni parlamentari che però arrivano per noi  troppo presto, creando quindi anche dei problemi all’interno del nostro nuovo movimento, che comunque risulta un buon banco di prova per saggiare la tenuta e la concretezza del sodalizio CDS.

La seconda che poi personalmente ritengo sia in assoluto la chiave di volta per i Comitati l’invito ad intervenire alla I festa del Movimento per l’Autonomia come relatori.

Un riconoscimento che certifica il buon lavoro fino ad ora svolto dall’intera nostra associazione.

La novità che riguarda il primo congresso nazionale, è che per la prima volta dopo 150 anni un movimento identitario meridionalista borboniano ed i suoi soci scelgono, candidano ed eleggono un gruppo dirigente duosiciliano. Una concreta versione del cambiamento anche organizzativo che la nostra confederazione ha da sempre ricercato e che finalmente è messa in pratica.

Gli obiettivi prossimi sono la costante crescita della nostra realtà sia dal punto di vista numerico che dal punto di vista progettuale, politicamente proseguire la scia di dialogo con il Movimento per le Autonomie senza mai perdere però di vista la nostra provenienza culturale e morale  che è e rimane quella di servitori fedeli alla causa della Nazione delle Due Sicilie.

Come si dice se “Il buongiorno si vede dal mattino”….

A tutti gli amanti delle Due Sicilie l’appuntamento è per il 5 ottobre a Caserta.

Forza e onore

Fiore Marro

Segretario Nazionale

Comitati Due Sicilie.


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