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Caro Andrea e carissimi Compatrioti


Caro Andrea e carissimi Compatrioti

                                                       tutti i dubbi e i timori tuoi sono anche i nostri, senza nascondersi dietro ad un dito né fare spallucce ma purtroppo e dico purtroppo per entrare nelle maglie della politica italiana crediamo non esistano alternative al percorso che stiamo facendo.

Facendo i conti della brava massaia ci si rende conto che all’ultima tornata elettorale annotiamo che i comunisti con due milioni di voti, i fascisti con un milione di voti ed i socialisti con settecentomila voti sono fuori dal parlamento, quanti voti contiamo noi tutti del circuito duosiciliano- meridionalista? Ventiquattromila li hanno presi i quattro partiti che hanno avuto l’ardire ed il coraggio di buttarsi nell’agone elettorale delle politiche nazionali del 2008, adesso pur moltiplicando per quattro arriviamo a centomila voti, un’inezia scorto i risultati riportati dai suddetti partiti fuori dall’arco costituzionale. Un pacchetto di centomila voti però ci può permettere di “contrattare” con gli altri ed avere così l’opportunità di inserirsi nelle maglie del sistema.

Se necessità di fare politica non c’è che questa dell’apparentamento, è l’unica via, salvo che non vogliamo continuare a sognare che poi non è per me una cattiva cosa.

Di chi è in questo momento leaders o responsabile del Movimento per l’Autonomia dovrebbe e deve essere l’ultimo dei nostri problemi, altrimenti il nostro progetto CDS non significa granché.

Noi siamo un movimento che per avere spazio non ha alternativa, a noi non interessa chi porta adesso il taxi, a noi deve e dovrebbe interessare di arrivare a destinazione, e naturalmente chi ti accompagna non lo fa per amicizia o per valori condivisi ma per suo tornaconto, questo deve essere chiaro e lapalissiano nella testa di tutti noi.

Abbiamo scelto Lombardo anche perché l’Mpa è l’unico partito che parla di Sud, in un modo o nell’altro questa “parolina” a noi così cara l’han fatta loro .

Non posso fare altro che darti ragione sulla tua osservazione di continuare a farci conoscere sul territorio ma caro amico mio i pochi mezzi a disposizione di cui tutto il nostro cosmo dispone ha già spremuto l’inverosimile, addirittura abbiamo avuto in questi tempi la difficoltà a fare recepire il progetto CDS a chi “mangia il nostro stesso pane” da anni al punto che si è passati accusarci dalla svendita del meridionalismo ad accuse personali fatte da chi ci ha conosciuti fino in fondo. Credo quindi che per continuare ad “assorbire” altri adepti i passaggi mediatici attuali vanno ampliati. Personalmente in due giorni ho conosciuto tanti giornalisti quanti ne ho incontrati in questi dieci anni di militanza duosiciliana. Ti prego però di non mischiare la nostra anima con azioni sinergiche che stiamo cercando di porre in essere. Bisogna avere coraggio ad affrontare un “nemico” molto più abile e forte di noi ma vogliamo provarci anche perché ad oggi la nostra Terra non ha alcuna speranza.

Il progetto CDS ha bisogno di tutti gli innamorati delle Due Sicilie è ciò che dicevo ad ottobre a Caserta del 2007 ed è ciò che replicavo a dicembre a Gaeta del 2007. Ed è quello che ripeto adesso a te ed ha tutti quelli che tengono a cuore il cambiamento, la ripresa e l’opera di risanamento della nostra bella Patria.

Con il cuore di sempre

Fiore


La lettera di Andrea Balìa
I Dubbi e i timori  (Andrea Balìa)

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