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LE MACERIE DUOSICILIANE

Emilio Zangari

Ho seguito con molto interesse gli interventi dei compatrioti sul Federalismo Fiscale e su Lombardo si /Lombardo no.

Credo di aver trovato posizioni, e lo dico sinceramente, interessanti e molto spesso condivisibili.

Il fatto più importante è che, nella mente di molti, le DUE SICILIE sono ancora vive.

Parto da questo punto per dire che, personalmente, sono convinto che abbiamo, se vogliamo, le energie e le persone per fare rinascere la nostra Nazione, fatta crollare con un piano ben preciso.

E come quando crolla un edificio, ci sono persone che indagano per scoprire il perché del crollo; forse un errore nel progetto, forse un calcolo strutturale sbagliato; può darsi che l’impresa costruttrice abbia usato materiali scadenti, o non fosse in grado di costruire un edificio con quelle caratteristiche; forse il terreno non era adatto a sostenere un edificio di quelle dimensioni. E allora si indaga, si studia, si cerca di scoprire il perché, per arrivare a capire come sia stato possibile quel crollo e scoprire i responsabili.

Ma tutto questo viene dopo; prima, c’è da cercare tra le macerie le persone sopravvissute, freneticamente si cerca di salvare i nostri figli, i nostri cari, gli amici, perché per loro si farà tutto il resto, per fargli avere giustizia, perché possano avere una nuova vita, e per far punire i responsabili.

Le macerie Duosiciliane, non so ancora per quanto,  hanno ancora molti sopravvissuti. È importante spiegare loro  il perché la nostra Nazione è stata spazzata via, ma ancora più importante è che esistano Duosiciliani a cui spiegarlo, e per farlo dobbiamo fare in modo che ci possano ascoltare.

Ma se dovranno fare i conti con una vita di stenti, sempre più difficile, dove il lavoro diventa un miraggio, dove i servizi saranno sempre meno, dove il problema  spazzatura viene “risolto” da uno di  Milano, dove per curare i figli dovranno andare in un ospedale del nord, dove i propri figli, come i padri, come i nonni e i bisnonni dovranno andare al nord o altrove per cercare lavoro, non ci ascolteranno; sarà come parlare a persone che sono ancora sotto le macerie.

Ho letto che Lombardo non doveva allearsi con questo o con quello, che non c’è da fidarsi, che non si sa che cosa abbia in mente. So per certo una cosa, gli spazi per poter contare qualcosa vengono continuamente ridotti con la scusa della “governabilità”, e presto qualsiasi strada ci sarà tagliata,  che è un po’ quello che succede quando in una azienda si parla di “ristrutturazione”o di “razionalizzazione” dei posti di lavoro; alla fine vuol dire meno posti di lavoro.

Ho una certezza, forte e che non cambia, l’onestà dei principi delle persone che compongono i vari movimenti Duosiciliani. Questa è la mia certezza, e se queste persone venissero elette, io sono certo che in qualsiasi partito venissero elette non si lascerebbero schiacciare o comandare da nessuno, ma porterebbero avanti le nostre rivendicazioni con forza.

Ma per farlo devono essere lì, e per essere lì devono, giocoforza,  sottostare a quelle che sono le regole, non abbiamo altra strada.

Sono convinto che, se si pensa razionalmente a quello che si potrebbe fare insieme, ai risultati che si potrebbero raggiungere, tutti sarebbero disposti a “sporcarsi le mani”, perché solo così, da quelle macerie, potrebbe rinascere una nuova Nazione Duosiciliana.

Zangari Emilio – Comitati DueSicilie-Lombardia




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