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Fonte:
https://www.denaro.it/ - 11-05-2006

Il nuovo capo dello stato 

Il suo Sud: In Europa senza perdere identità

Un ponte per l’area Med e per l’Europa, ma senza mai perdere la propria identità: così il neopresidente della Repubblica Giorgio Napolitano vede il Mezzogiorno in una serie di interventi tenuti in passato e che il Denaro passa in rassegna.

di Antonella Autero

Per l’attaccamento irrinunciabile “alle proprie radici, e dunque, per quel che mi riguarda, alla mia città, alla mia regione, all’intero Mezzogiorno”, diceva di aver preso esempio da tre grandi maestri. Durante la seduta del Consiglio regionale convocata per festeggiare il nuovo senatore a vita, il pensiero di Giorgio Napolitano va agli anni di Giovanni Leone, “presidente della Camera dei Deputati che mi incoraggiava con napoletana simpatia nel mio apprendistato parlamentare e che fu nominato senatore a vita prima di divenirlo come ex presidente della Repubblica. Da questi precedenti, da quello specialissimo di Eduardo De Filippo e da quello più recente dell’illustre e caro amico di una vita Francesco De Martino, io traggo l’esempio di un forte attaccamento al Sud” (dal discorso di Napolitano al Consiglio regionale della Campania nella seduta del 1 novembre 2005) .

E’ al Mezzogiorno che il ventiduenne Giorgio pensa preparando la tesi di laurea in giurisprudenza: la sua scelta ricade sull’economia politica. Il tema è il “Mancato sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l’unità e la legge speciale per Napoli del 1904”. Una questione a cui Napolitano è stato sempre sensibile al punto da orientare in questa direzione tutta la sua attività politica: nella segreteria del Centro Economico Italiano per il Mezzogiorno presieduto dal senatore Giuseppe Paratore dal 1946 al 1948, è stato attivo nel Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno fin dalla sua nascita


Napoli guarda all’Europa

E’ da Mezzogiorno Europa, l’associazione culturale ribattezzata sin da subito “Laboratorio riformista-meridionalista-europeista”, che Napolitano lancia le sue proposte per ridare centralità al Sud.

L’associazione, nata nel 2000 per volontà dello stesso senatore a vita, ha un obiettivo dichiarato: contribuire allo scambio di idee al Parlamento, “rappresentando il dialogo tra Regione Campania, Comune, Provincia e Laboratorio Riformista come ponte tra le questioni meridionali e quelle europee”. Lo sforzo compiuto da Mezzogiorno Europa, racconta Umberto Ranieri in occasione del primo congresso dell’associazioneè stato quello di restituire alla città i caratteri che hanno permesso a Napoli di pensare all’Europa e all’Europa di pensare a Napoli. L’associazione si è battuta contro il rischio della crisi di fiducia della città in se stessa. Il tentativo della rivista è stato quello di dare una dimensione europea ai problemi della città”.

Per Napolitano è stato un riflettore puntato su Napoli, insomma, come città e come “capitale del Sud con la volontà di essere europea e non solo italiana e meridionale, pur non rinunciando alla propria storia e identità”.

(I virgolettati sono tratti dal primo congresso di Mezzogiorno-Europa, 16 gennaio 2004)


I rapporti con l’Area Med

E’ tutto orientato sulle politiche nazionali ed europee di sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno e sui suoi rapporti con l’Area Med il programma elettorale scritto da Napolitano in occasione delle Europee del 2000. Per il neopresidente della Repubblica, un’attenzione particolare al Sud significa un piano per associare all’Unione europea i paesi dell’area balcanica “al fine di garantirne lo sviluppo democratico, la stabilità e il progresso economico e sociale ; lo sviluppo, nello stesso tempo, della cooperazione euromediterranea, attraverso iniziative che vedano le regioni del Mezzogiorno protagoniste di rapporti politici, economici, culturali sempre più intensi con i paesi della sponda sud del Mediterraneo”. Ma non solo. Napolitano pensa a una politica europea comune sia per l’immigrazione sia per l’asilo; all’intensificazione della cooperazione di polizia e giudiziaria su scala europea, “per combattere efficacemente le organizzazioni criminali radicate nel Mezzogiorno ”. E ancora, auspica “un balzo in avanti nella capacità politica dell'Unione Europea di dare impulso allo sviluppo economico e all'occupazione soprattutto nelle regioni più svantaggiate e colpite dalla disoccupazione, tra le quali in primo luogo quelle del Mezzogiorno d'Italia; un patto per il coordinamento delle politiche economiche nazionali ed un patto europeo per l’occupazione”. Napolitano, infine, non trascura l’importanza dei fondi Ue per le regioni svantaggiate: “Occorre una convergenza e un’autentica sinergia tra gli sforzi progettuali e operativi della Commissione Europea, del governo italiano, dei governi regionali e delle amministrazioni locali del Mezzogiorno - scrive ancora nel programma elettorale — per l'utilizzazione dei Fondi strutturali comunitari già disponibili per il periodo 2000-2006”. (virgolettati tratti dal programma elettorale di Napolitano per le europee del 2000).


Investimenti al Sud

Vola sempre al Sud il pensiero di Napolitano. Anche quando, il 17 gennaio scorso, la direzione nazionale dei Ds è chiamata a confrontarsi su questioni che mettono in gioco la credibilità stessa della classe dirigente: la tentata scalata dell’Unipol su Bnl. “La politica e le istituzioni o, più concretamente, un’alleanza di centro-sinistra che diventi maggioranza e governo — dice in quell’occasione Giorgio Napolitano — sono chiamate a favorire un’evoluzione e una trasformazione dell’economia italiana nel solo modo corretto e valido: con delle leggi e con delle politiche pubbliche (come quelle per la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo degli investimenti produttivi e degli investimenti nel Mezzogiorno, che la Conferenza programmatica dei Ds e il programma dell’Unione hanno cercato di indicare)” (discorso di Napolitano alla direzione nazionale Ds del 17 gennaio 2006). Le iniziative: manifesti e champagne

- Manifesti a Napoli: Compiono ieri verso le 16 con la scritta “Napoli e la Campania salutano Giorgio Napolitano presidente della Repuibblica”. Sotto il logo Ds

- Brindisi nella sezione Ds intitolata a Carlo Fermariello, a Sant’Anna di Palazzo la sezione a cui era iscritto Napolitano in età giovanile (ieri alle 17, alla presenza di Aldo Cennamo, Amedeo Lepore, Peppe Russo, Gennaro Mola, Renato Rotondi, con iscritti e amici

- Conferenza stampa presso la Federazione regionale Ds alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali: il governatore Antonio Bassolino, il presidente della Provincia di Napoli Riccardo Di Palma, il sindaco Rosa Russo Iervolino (oggi alle 16.30)

 







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