Le risposte sono sotto gli occhi di tutti, basti pensare al dialogo molto intenso con l’Mpa, basti rivedere le attività svolte sino ad ora dai CDS, che hanno certo dato contributi fattivi alla riscoperta del periodo borbonico, come nelle occasioni di Fenestrelle e di Pontelandolfo, ma che nel breve lasso di tempo intercorso tra la costituzione della nostra realtà meridionalista e le azioni fatte hanno una certa veduta del “fare” totalmente differente da altre aggregazioni territoriali sudiche. Allestendo presentazioni di libri, banchetti, come più volte accaduto a Napoli, rappresentazioni teatrali, interventi a mezzo stampa per sostenere la nostra opinione sulla questione rifiuti, passaggi televisivi, petizioni popolari, tipo il ripristino della tomba del sommo Nicola Valente o per dedicare una targa ai Borbone nei pressi dei cantieri navali di Castellammare di Stabia, abbiamo aperto un canale video su internet . Nel frattempo abbiamo inaugurato sezioni locali e regionali e stiamo organizzando il primo congresso nazionale CDS a Caserta per il 5 ottobre, prima di quest’evento avremo altre “frecce da scoccare”, come il convegno a Caiazzo in provincia di Caserta per il 20 settembre, la rappresentazione teatrale a Caserta del testo sui Briganti sotto l’egida del Movimento per l’Autonomia per il 21 di settembre, i CDS Lombardia insieme ad esponenti dell’Mpa allestiranno un incontro con i meridionali del nord a Varese per affrontare la questione atavica Sud/nord.
Ultima prova di “azione sul campo” la presenza del segretario nazionale dei Comitati,domenica a Caserta, precisamente nel Palazzo Reale, a dare attestazione alla cittadina che ci siamo è vogliamo rappresentarli, munendosi di guanti e sacchetti di plastica per ripulire una parte del parco vanvitelliano, in compagnia di altre associazioni, come Terra Nostra . Un’ esperienza che ha dato anche la consapevolezza che se diamo l’esempio la gente e ben disposta a seguirci, basta poco.
E’stata una dimostrazione chiara di ciò che sono e vogliono essere i CDS, una miscela tra la riscoperta identitaria guardando al glorioso e splendido passato delle nostre terre e della nostra storia innestata ad una forte volontà di incidere nel tessuto sociale,indirizzare per dare una versione più consona alla nostra gente e denunciare soprusi,vergogne e mancanze che gli amministratori attuali delle nostre città continuano imperterriti a effondere oltre che dove ci sarà occasione, tentare anche la strada politica elettorale.
Noi stiamo dimostrando di esserci, di voler dare, di infondere forza al nostro territorio calpestato e violentato attraverso l’esempio e l’abnegazione dei nostri militanti, soci, rappresentanti, il tutto nel giro di soli otto mesi, non so che altro si può chiedere.
Fiore Marro
Segretario Nazionale
Comitati Due Sicilie
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