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Memorie per la storia de' nostri tempi dal Congresso di Parigi
nel 1856 ai primi giorni del 1863 (pag. 232-236)

di Giacomo Margotti
GRIDA DI DOLORE
DEI PRIGIONIERI NAPOLETANI
(Pubblicato il 19  febbraio 1863)
(se vuoi, puoi scaricare l'articolo in formato ODT o PDF)

«Il n'y a pas de paix sans justice»

(Lord Clarendon al Congresso di Parigi, 8 aprile 1856)


Nel Congresso di Parigi del 1856, addi 8 di aprile, il conte Walewski, ministro degli affari esteri dell'Impero francese, e presidente dei Congresso, manifestava il desiderio che i plenipotenziari, prima di separarsi, scambiassero le loro idee sa diversi punti che richiedono una adozione, e dei quali potrebbe essere utile l'occuparsi affine di prevenire nuove complicazioni ». E proponeva di fare certe dichiarazioni «sempre e unicamente collo scopo di assicurare per l'avvenire il riposo del  mondo» (Tratte de paix signé a Paris, le 30 man 1856, Turin, Imprimerle Royàle, 1856,  pag. 144).

E senza aspettare le risposte de' plenipotenziari, il conte Walewski entrava di botto a fare le sue dichiarazioni. Una delle quali era doversi desiderare «che certi governi della Penisola italica con ben intesi atti di clemenza, e chiamando a loro gli spiriti traviati è non pervertiti, mettessero fine ad un sistema che va direttamente contro il suo scopo, e che, invece di raggiungere i nemici dell'ordine pubblico, tende ad indebolirei governi, e a dare partigiani alla demagogia»

E nell'opinione del conte Walewski l'8 aprile 1856 e sarebbe stato un servigio reso al governo delle Due Sicilie, come pure alla causa dell'ordine nella Penisola italiana, rinominare questo governo sulla falsa via, per la quale esso ai è incamminato».  Il conte Walewski pensava che avvertimenti concepiti in questo senso e provenienti da Potenze rappresentate al Congresso sarebbero tanto meglio accolti dal governo napoletano in quanto che quest'ultimo non saprebbe mettere in dubbio i motivi che li hanno suggeriti (pag. 146).

Lord Ctarendon, rappresentante dell'Inghilterra, faceva eco al Walewski, e diceva che «sebbene si debba riconoscere in principio che nessun governo ha il diritto d'intervenire negli affari interni degli altri Stati, tuttavia vi hanno casi, in coi l'eccezione a questa regola dev'essere egualmente un diritto ed un dovere». E pareva a lord Clarendon «che il governo napoletano avesse conferito questo diritto e imposto questo dovere all'Europa». Laonde esclamava: «Noi non vogliamo che la pace sia turbata, e non vi ha pace senza giustizia. Noi dobbiamo adunque far pervenire al Re di Napoli il voto del Congresso pel miglioramento del suo sistema di governo » (pag. 151).

Ci parve opportunissimo ricordare queste parole dette dai plenipotenziari di Francia e d'Inghilterra. Siccome la buona politica deve risalire sempre alle cagioni, con chi vuole portare rette giudizio del presente scompiglio europeo non deve mai dimenticare il Congresso di Parigi, che, secondo Alfonso dì Lamartine, fa una dichiarazione di guerra sotto una segnatura di pace, la fine del diritto pubblico in Europa e il principio del caos. Gli stessi rivoluzionari attingono oggidì. al Congresso di Parigi le dottrine per continuare la rivoluzione, e, non ha guari, Giulio Favre chiedeva che la Francia rivolgesse alla Russia, in favore della Polonia, quegli ammonimenti che già aveva rivolti al Re di Napoli, rompendo ogni relazione colla Corte di Pietroburgo, qualora non accettasse i consigli, come già aveva richiamato, nel 1857, il suo rappresentante dalla Corte di re Ferdinando IL

Noi siamo ben lontani del seguire l'esempio del Favre, e dire agli Inglesi e Francesi che vengano a ristabilire in Italia l'ordine morale. Ma ci hanno in Napoli di molti prigionieri che invocano le massime del Congresso di Parigi, seguono gli esempi di Poerio, mandano le loro lagnanze in Inghilterra e ripetono ciò che gli disse lord Clarendon: Il n'y a pas de paix sans justice!

Un giornale di Londra, intitolato il Morning-Herald, ci reca le lagnante di costoro in un documento importantissimo. Si è questo una lettera che i pregionieri di Santa Maria Apparente in Napoli rivolgono ad un membro del Parlamento britannico, sotto la data del 12th gennaio 1863, e sottoscrivendo tutti la lettera, mettono la data del loro imprigionamento, e domandano giustizia, quella giustizia che è l'essenziale condizione della pace. Udite come parlano questi prigionieri :

«Eccellenza, avendo già parecchie volte inutilmente alzato la nostra voce, per ottenere giustizia, e le autorità restando sempre sorde ai nostri richiami, non ci rimane altro mezzo che rivolgerci a Vostra Eccellenza, affinché si degni di invocare dalla nazione e dal Parlamento britannico la nostra liberazione dalla tirannia piemontese. Corsero anni dacché noi siamo in prigione, la maggior parte senza sapere il motivo del nostro arresto, senza essere stati sottomessi a nessun giudizio, e in preda a ogni maniera di vessazioni. Noi abbiamo indirizzato centinaia di suppliche a tutti i magistrati domandando un sollievo si nostri patimenti; ed il silenzio ad un aumento di sevizie furono la sola risposta. In nome dell'umanità chiediamo che un termine sia posto alla nostra pena. Noi vi preghiamo di una risposta. La filantropia del popolo inglese è ben conosciuta per farci sperare che le nostre doglianze troveranno un'eoo nel suo cuore generoso».

Fin qui son parole, ma sotto queste parole stanno scritti nomi e date, nomi delle persone che soffrono, estate del mese e dell'anno dacché si fanno soffrire senta processo e senza giudizio. Pubblichiamo queste date e questi nomi, 'e facciamone un regalo al signor Pisanelli, ministro di grazia e giustizia, che invece di pensare ai poveri imprigionati, rivolge tutte le sue cure alta nomina de' canonici, e scrive i suoi dispacci per tribolare l'esimio Monsignor Caccia, Vicario Capitolare dì Milano.

Dalle prigioni di S. Maria Apparente, il 22 gennaio 1863.

Luigi Carignano — Arrestato da diciannove mesi e sottomesso alto pene corporali dagli agenti di polizia — Senza giudizio.

Leonardo de Luca— Arrestato diciannove mesi e sottomesso alle pene corporali — Senza giudizio.

Nicola Costantino — Arrestato quindici mai — Senza processo.

Edoardo Sepe  — Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alte pane corporali  — Senza processo.

 Pasquale Najano — Arrestato da diciassette mesi e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

 Pasquale Miraglio. — Arrestato da sedici meri e sovente rinchiuso entro una cella solitaria— Senza processo.

Raffaele d'Amore — Arrestalo da diciotto mesi  e rinchiuso entro una cella umida e solitaria e minacciato d'esser fucilato — Senza processo.

Nicola Santoro — Arrestato da diciotto e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

Alfonso Cipoletta — Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

Luigi Passaro — Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

 Leopoldo Miranda—Arrestato da diciassette mesi  — Arrestato da diciotto meri e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

Ersilio Cirillo—Arrestato da diciotto mesi  — Senza processo.

Ciro di Simona— Arrestato da venti mesi e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

Pietro Galanga — Arrestato da un anno — Senza processo.

Domenico Esposito — Arrestato da venti mesi  — Senza processo.

Stefano Pannicotti — Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alle pene corporali fin dal suo arresto—Senta processo.

Francesco Ottaglione — Arrestato da diciotto mesi, minacciato tutti i giorni di essere fucilato e sovente messo alla catena — Senza processo.

Luigi Rajano — Strappato, dal suo letto, sebbene gravemente ammalato, e gettato in carcere da diciassette mesi.

Aniello Scarparo — Arrestato da diciotto mesi — Senza processo.

Giovanni  Sormoso — Arrestato da diciotto mesi  — Senza processo.

Angelo Lusitano e Celestino Imparati— Arrestati da diciotto mesi coi loro padri e loro madri, e sottomessi alle pene corporali   — Senza processo.

Saverio Pirrotto—Arrestato da diciotto mesi, rinchiuso entro una cella durante molti giorni, le mani ed i piedi incatenati — Senza processo.

Francesco  Esposito — Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alle pene corporali — Senza processo.

Biagio Avitabile — Arrestato da dieci mesi e sottomesso alle pene corporali  — Senza processo.

Domenico Berillo — Arrestato da diciotto mesi — Senza processo.

Michele Stolfo — Arrestato da diciotto mesi — Senza processo.

Camillo Bilatto — Arrestato da nove mesi — Senza processo.

 Antonio Giordano—Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alle  pene corporali  —Senza processo.

Gennaro Spagnuolo—Arrestato da venti mesi e sottomesso alle  pene corporali  — Senza processo.    .      .    .

 Francesco Bruno —Arrestato da quindici mesi e sottomesso alle  pene corporali  — Senza processo.    .

Pasquale Ugliano  — Arrestato da diciannove mesi — Senza processo.

Antonio Lombardo  — Arrestato da due anni — Senza processo.

Salvatore Avitabile — Arrestato da diciotto mesi — Senza processo.

Giuseppe Arrenca — Arrestato da diciannove mesi.  Sottomesso alle pene corporali, ha perduto tutti i suoi denti per il dolore—Senza processo.

Antonio Mirullo — Arrestato da diciassette mesi — Senza processo.

Francesco Saverio Florio — Arrestato da ventun mesi e sottomesso alle pene corporali — Senza processo.

Aniello Giordani— Arrestato da diciotto mese e sottomesso alle pene corporali — Senza processo.

Arcangelo Amalfi — Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alle pene corporali — Senza processo.

 Luigi Panso  — Arrestato da undici — Senza processo. Nel tempo che è restato alla questura fo sottoposto alle bastonate.

Nicolò Veneroso — Arrestato da diciotto mesi — Senza processo. Fu sottoposto alla bastonate dalla polizia, la quale commise anche un furto in casa sua.

Luigi Mallo — Arrestato  da sedici mesi e sottomesso alle pene corporali —Senza processo.

 Francesco Porcaro —Arrestato da venti  mesi — Senza processo.

Raffaele di Marzo—Arrestato da diciassette mesi — Senza processo.

Gennaro Sollo—Arrestato da diciotto mesi e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

Francesco Franco — Arrestato da diciannove mesi e sottoposto alle pene corporali— Senza processo.

Vincenzo Gradinato — Arrestato da diciassette mesi — Senza processo.

Michele Pricolo — Arrestato da  diciassette mesi e sottoposto alle pene corporali— Senza processo.

Natale Perez — Arrestato da  diciassette mesi con sua moglie, e sottomesso pene corporali— Senza processo.

Antonio Sonnio — Arrestato da  sette mesi e sottomesso alle pene corporali— Senza processo.

Ferdinando Panico, Antonio Fusto, Giuseppe Fusco— Arrestati da  sette mesi e sottomessi alle pene corporali— Senza processo.

Salterio Mungo  — Arrestato da dieci mesi — Senza processo.

A voi, Cario Luigi Farini che aboliste a Bologna il Santo Offizio e che tanto

declamaste conto le sevizie clericali, a voi dedichiamo questi nomi e questa

statistica.    .

A voi conte Walewski, che pel congresso di Parigi proponeste d'illuminare il governa di re Fertilizzando II, a voi presentiamo le lagnanze di tanti infelici, affinché vi facciate all'orecchio del vostro imperatore Napoleone III. dicendogli Ce serait rendre un service signalè que d'eclairer le gouvernement du royame d'Italie!

A voi lord Clarendon, a voi offriamo questo serie d'incredibili ingiustizie, dì lunghi e tremendi dolori, affinché nella vostra coscienza meditiate se non sia giunto il momento di far giungere a Torino il vostro voto e il vostro assioma: Non vi ha pace senza giustizia!

A voi, o scrittori del Times, che il 20 settembre del 1855, ipocritamente e bugiardamente declamavate contro gli orrori commessi nelle prigioni di Roma, a voi regaliamo la statistica di una sola prigione, notate bene, di una sola prigione di Napoli nel gennaio del 1863.

https://www.eleaml.org- 17 Agosto 2008









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