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Tratto da:
Collezione celerifera delle leggi, decreti, istruzioni e circolari 1867 (Pag. 708-712)

Firenze, 1 settembre 1866.
Circolare del Ministero dell'Interno ai Prefetti.

Provvedimenti speciali contro il brigantaggio nelle Provincie Meridionali.

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Il Ministero è deciso a finirla del tutto con le bande dei briganti, e quindi crede oggi suo dovere di dichiarare ai signori Prefetti più formai niente e più risolutamente che forse non si è fatto per l’'addietro, che tutti i loro sforzi debbono principalmente indirizzarsi a questo scopo, a ridonare cioè alle popolazioni di coricale Provincie la sicurezza delle loro persone e delle loro cose.

Né dubita, cosi provvedendo il sottoscritto, che possa da taluno osservatisi di voler esagerare per tal modo la responsabilità dei signori Prefetti in confronto dei pochi mezzi dei quali oggi dispongono nelle rispettive Provincie; perciocché, comunque nei campi della Venezia fosse raccolto il nerbo principale della milizia del Regno, rimane però tale una quantità di Agenti della forza pubblica nelle Provincie meridionali, ed e dato alle Autorità politiche di potersi organizzare tali altri mezzi straordinari di forza, che la dispersione dei briganti, sol che si voglia, può esser sicura, e quindi la responsabilità dei signori Prefetti per le bande dì malfattori che, lungi di disperdersi, continuano ad imperversare in varie Provincie, non può revocarsi in controversia. Di fatti in ogni Provincia vi ha:

1° Una quantità di milizia regolare composta la più parte di quinti battaglioni, ed in caso di urgenza potrebbe trovarsi modo di farla aumentare;

2° Una forza di Guardie nazionali mobilizzate, che può essere anch'essa rinforzata, se cosi richiedesse l'importanza del servizio;

3° Vi ha dei numerosi drappelli di Reali Carabinieri, i quali , bene distribuiti ed adoperati in continui appostamenti nei luoghi più sospetti, o di ritrovo o di passaggio dei briganti, possono rendere dei servizi anche maggiori di quelli che ora prestano alla pubblica sicurezza;

4° Vi ha le Guardie Nazionali permanenti, le quali, oltre al servizio interno dei Comuni, possono essere dai Prefetti ordinate in distaccamenti, non essendosi a questa facoltà apposta sinora limitazione di sorta;

5° Vi ha modo di comporre delle squadriglie di paesani, con alla testa dei Delegati di Pubblica Sicurezza, e spingerle bene armate e infervorate di coraggio cittadino sulle orme dei briganti;

6° Vi ha una quantità abbastanza numerosa di Funzionari di pubblica sicurezza, i quali, ben collocati e ben forniti di istruzioni e di mezzi, potrebbero in poco tempo venire in conoscenza delle più segrete attinenze dei briganti ; e se i mezzi di esplorazione talliscono, non può ascriversi a colpa di altri che dello Autorità preposte all'Amministrazione di cedeste Provincie, alle quali il Governo non ha limitato le spese necessario alle esplorazioni di pubblica sicurezza, ma ha detto soltanto di volere economicamente amministrate le spese segrete, pronto ad aprire ad esse dei nuovi crediti sui fondi segreti quando con importanti servizi si giustificassero le spese passate, e si desse sicurtà di sempre maggiori risultati pel tratto avvenire.

7° I signori Prefetti inoltre trovano ogni giorno il più patriottico appoggio da parte delle Rappresentanze provinciali, ed altri maggiori potrebbero ottenerne con la loro influenza, quando con operosa e costante attività di persecuzione de' briganti affidassero i cittadini di essere alla perfine vicino il momento in cui potranno attendere ai loro traffichi, alle loro industrie, ai loro commerci, senza tema di omicidii, di depredazioni e di ricatti.

I mezzi adunque esistono, ed il Ministero è pronto a darne degli altri quando con seri ed avveduti rapporti si dimostrerà che questi non siano sufficienti. Il Ministero dell'Interno è pronto ad entrare in opportuni accordi con quello della Guerra, quando si dimostrasse mai che alcuno dei Comandanti della forza militare non fosse compreso egualmente della suprema necessità in cui siamo di finirla coi briganti. 11 Ministero è pronto a rivolgere i suoi uffizi al comitato dei Reali Carabinieri, quando alcuno degli Uffiziali di quest'arma, che ora con si insigne valore tien fronte quasi sola alle orde brigantesche, si rallentasse da questo ardore, o per rivalità di ufficio o altri motivi siffatti, men che generosi ed opportuni, fosse d'inciampo in qualche parte alla desiderata celerità del servizio.

Esso è pronto a collocare a capo dei Circondari dei Sottoprefetti, i quali non dubitassero di uscir fuori dalla loro residenza per accorrere in quei luoghi ove sia maggior bisogno delle loro personali istruzioni, infervorando con la loro presenza le atterrite popolazioni, e disperdendo, non l'influenza morale della loro autorità, e con l'abilità delle loro esplorazioni le più segrete relazioni dei malviventi.

 Esso infine è pronto a dimostrare coi fatti a tutti i Funzionar! ed Agenti della pubblica sicurezza in qual pregio sarà per tenere il loro servizio contro i briganti, premiando immediatamente, anche per telegramma, quelli che si distinguessero per attività e per valore, o tramutando altrove, o richiamando dal servizio quelli che, pusillanimi o incapaci, fossero d'inciampo, piuttostochè di aiuto, a servizi somiglianti, nei quali è bisogno di sveltezza e fervore.

Così spingendo attivamente la persecuzione del brigantaggio, e Prefetti e Sottoprefetti mostrandosi essi i primi al cospetto delle popolazioni che ne sono travagliate, lo spirito di queste popolazioni sarà sollevato, e col sollevamento dello spirito pubblico, cioè con la confidenza dei cittadini nella premura che si va spiegando a loro favore dall'Autorità politica, si troveranno esploratori e persecutori di briganti là dov'erano per l'innanzi i loro manutengoli.

Che i signori Prefetti adunque dicano oggi al Ministero per difetto di quali altri provvedimenti da parte sua essi non possono rispondere della pubblica sicurezza delle rispettive Provincie, ed il Ministero provvedere sulle loro osservazioni, e li fornirà sul momento dei nuovi mezzi richiesti; ma, nello interesse della dignità del Governo e della esattezza della Amministrazione del paese, essendo ferma determinazione del Ministero di riconoscere veramente nei signori Prefetti i rappresentanti del Governo che hanno la missione della tutela del buon ordine pubblico, e che sollevati per dignità e per autorità al di sopra di tutti gli altri Funzionar! trovansi in grado di poter mettere in movimento quanti sono Ufliziali ed Agenti della forza pubblica, è ad essi che il Ministero debbe rivolgersi in presenza dei mali del brigantaggio onde sono travagliate cedeste popolazioni; è ad essi che dovrà un giorno, se il pubblico servizio sarà per richiederlo, domandar ragione del perché i briganti non fossero dispersi.

Vogliano le SS. LL. accusare ricezione di questo Nota ministeriale, e, ben ponderandone l'importanza, farne pure obbietto di particolari istruzioni alle Autorità civili e politiche di loro dipendenza, che trovansi costituite nelle rispettive Provincie.

 Ricasoli.















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