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Fonte:
https://www.caserta24ore.it/

Incredibile. Il sindaco di Pontelandolfo chiama i carabinieri perché neo borbonici stavano sventolando bandiera delle Due Sicilie

di Nunzio De Pinto

20 Agosto 2009

Pondelandolfo – In una società multietnica, multireligiosa, dove la Costituzione italiana afferma che c’è libertà di espressione, il sindaco di Pontelandolfo chiama i Carabinieri perché un folto gruppo di uomini liberi stava sventolando la bandiera delle Due Sicilie.

Dopo ben 148 anni dall’Unità d’Italia c’è ancora chi nega la verità storica dell’eccidio del 14 agosto 1861 da parte dei Savoia. “Il Sindaco Cosimo Testa e l’organizzatore Renato Rinaldi” – ha affermato Fiore Marro, responsabile nazionale dei Comitati delle Due Sicilie ci hanno accusato di commettere reato perchè sventolavamo le bandiere per cui sono stati ammazzati i loro concittadini nel 1861, quelle del Regno delle Due Sicilie. Hanno ordinato ai carabinieri di prendere i nostri dati, poi hanno continuato la loro farsa da soli. Non hanno rispetto della verità storica, della loro gente, del loro passato, non hanno neppure rispetto di se stessi”.

Renato Rinaldi, direttore del giornale telematico Pontelandolfonews, in collaborazione con il presidente nazionale dei Comitati Due Sicilie Giuseppe Vozza, aveva organizzato per il 14 agosto scorso la manifestazione: “14 agosto 1860 – 14 agosto 2009, giornata del ricordo”.

Dunque era a conoscenza del fatto che sarebbero accorsi numerosi neo borbonici. Subito dopo il suo atteggiamento a dir poco istrionico, come ci ha annunciato Marro, Rinaldi è stato immediatamente espulso dal movimento neo borbonico.

Pontelandolfo è un comune di 2.518 abitanti della provincia di Benevento e dista solo 35 Km dal capoluogo di provincia. Pontelandolfo è purtroppo noto per essere stato, insieme con Casalduni, il 14 agosto 1861, teatro di un feroce eccidio, indiscriminatamente perpetrato dalle truppe sabaude sulle popolazioni civili inermi dei due comuni, come rappresaglia del massacro di 40 soldati e 4 Carabinieri fatti prigionieri, avvenuto nei giorni precedenti per mano di circa 200 reazionari (anzi sarebbe meglio chiamarli “Partigiani”) borbonici nel contesto storico del conflitto che insanguinò il Sud Italia.

Per vendetta un battaglione di 500 “Bersaglieri”, comandati dal Colonnello Gaetano NEGRI, successivamente eletto Sindaco di Milano, massacrò oltre 200 cittadini e distrusse il paese incendiandolo.

Moltissime donne furono stuprate prima di esser assassinate, anche dentro le chiese del luogo, e non furono mai ufficialmente forniti dati ufficiali sul numero totale dei morti ammazzati. Stragi simili avvennero anche a Scurcola Marsicano, Pizzoli, Isernia, Montefalcione.

Alla strage, il gruppo musicale degli “Stormy Six” ha dedicato la canzone che si chiama proprio “Pontelandolfo”.



Le prime scintille fra i CDS e una amministrazione comunale che ignora - o finge di ignorare - la storia della propria gente scoppiarono nell'agosto del 2008.

E' un paese normale questo? Che fa sventolare bandiere con la stella alpina di una nazione mai esistita? Che si permette ministri che intervengono alle cerimonie ufficiali con cravatta e pochette verdi? Che vieta ad altri cittadini di far sventolare le bandiere con lo stemma dei Borbone?

Zenone di Elea - 21 agosto 2009






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