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Associazione 'A Nazione Napulitana FOGLIO DI LOTTA PER IL SUD - Anno XIII - GIUGNO 2005 -
Associazione 'A Nazione Napulitana
FOGLIO DI LOTTA PER IL SUD - Anno XIII - GIUGNO 2005
LOTTIAMO PER LA RINASCITA DELLE DUE SICILIE

Un vero "asse del Sud"

di Gabriele Marzocco


(se vuoi, scarica l'articolo in formato ODT o PDF)

A Sud il grande assente è la grande politica. C'è bisogno di una battaglia culturale rivolta a riscoprire e rivivificare le nostre radici, a difendere il nostro grande passato civile; il Sud ha bisogno di studiosi, di nuove ricerche storiografiche, di libri, di giornali, di conferenze, ma il Sud ha bisogno soprattutto della politica, di una forza politica che difenda con vigore i nostri interessi, che si assuma il compito di lavorare seriamente per la difficilissima opera di ricostruzione civile delle nostre terre. Queste cose le andiamo ripetendo da anni; le scrivevamo con energia su Nazione Napoletana già nel 1996. E nel 1999 esponevamo il Progetto Due Sicilie, il cui fine è la rifondazione delle Due Sicilie.

Oggi si fa un gran parlare di "asse del Sud", di coordinamento delle regioni del Sud, di necessità per il Sud di "fare squadra", in modo che il Sud abbia "una voce comune": benissimo. Dunque non eravamo dei folli a predicare queste cose in tutti questi anni. Dunque il Sud ha una sua identità e dei problemi comuni che lo distinguono dalle altre parti dell'Italia. Dunque l'"unità d'Italia", per come è stata concepita ed attuata, è stata un fallimento e comunque s'è risolta in una epocale trappola per il Sud, in una vera e propria conquista coloniale resa possibile dal suicidio delle sue classi dirigenti. E quel che è peggio è che il suicidio continua.

Se manca una grande strategia, se manca un amore vero e incondizionato per la nostra Patria napoletana, se ci si limita a chiedere l'elemosina (fra l'altro flebilmente, invece di battere anche i pugni sul tavolo) per le proprie clientele politiche e non nell'interesse di tutta la nostra comunità, allora non si va da nessuna parte. Si dà solo l'impressione, che non è solo tale ma corrisponde maledettamente alla realtà, di essere una comunità allo sbando, senza governo, senza una vera classe dirigente che la rappresenti.

Cosa fare per superare questo momento nero? Un momento nero che vede emblematicamente perfino il Napoli Calcio affondato in serie C (dove resterà, a meno che non venga ripescato all'ultimo momento!), che vede Napoli devastata nella sua immagine, invasa dai rifiuti un mese sì e l'altro no, ostaggio di una criminalità sempre più sfacciata, con le strade più lerce e dissestate d'Europa, col suo territorio sempre più devastato, col suo mare sempre più negato, col suo popolo sempre più sguaiato e dimentico della sua antica civiltà e pazienza.

 Tutti oggi si divertono a formulare risposte e azzardare soluzioni; naturalmente i più se la prendono coi singoli napoletani, che dovrebbero reagire moralmente alla crisi in cui siamo piombati. Ovviamente ognuno deve svolgere la sua parte. Il problema vero per il Sud, però, è la mancanza di uno Stato sovrano che sia "costretto" a rappresentarne gli interessi. Si è visto cosa ha prodotto questo Stato italiano centralizzato: una metà della penisola ricca e orgogliosa e l'altra metà disprezzata e allo sbando, senza centri di potere politico, economico, finanziario; in altre parole, una colonia.

Il Sud, rinunciando ad essere Due Sicilie, con capitali Napoli e Palermo, le città più belle del Mediterraneo, si è ridotto a non essere nulla, se non una semplice espressione geografica.

Oggi più che mai, a costo di sembrare dei pazzi o degli illusi, noi vogliamo credere nella rinascita civile, culturale e politica delle Due Sicilie. E chiamiamo tutti i nostri compatrioti, soprattutto i giovani, ad essere generosi, ad amare e servire la nostra terra ed il nostro popolo. L'alternativa è la continuazione del suicidio, che una comunità può anche scegliere per un tempo magari maledettamente lungo, ma non per sempre: questa sarebbe vera pazzia.

Gabriele Marzocco


La riflessione di Gabriele Marzocco ci pare di estrema attualità.

Zenone di Elea – luglio 2012






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