Un numero sulla manica destra indicava il Campo di Concentramento di destinazione: San Maurizio Canavese, San Benigno, Milano, Bergamo....Fenestrelle, il peggiore di tutti. Nessuno era mai stato a Fenestrelle, ma questi soldati nella loro infanzia avevano ascoltato i racconti dei nonni che narravano di un posto lugubre nella Francia italiana, dove molti loro amici erano stati rinchiusi e non erano mai più tornati. A quel tempo si combatteva contro Napoleone per scacciare i francesi dalle Due Sicilie e a Fenestrelle, la prigione dell'orrore, si cancellava già l'uomo.
Quelli deportati a Fenestrelle, Ufficiali, Sottufficiali e Soldati, subirono il trattamento piú feroce dalle SS di Torino. Esagerato? Ma ci sono davvero tutte queste differenze tra il 1861 ed il 1943? Ma sono davvero così diversi, agli occhi della Storia le camere a gas di Auschwitz e i vasconi di calce viva di Fenestrelle? Tra le Alpi piemontesi oltre a scomparire l'uomo, scomparve pure la Memoria. Tra la nebbia ed il gelo della Val Chisone moriva per sempre non solo una Nazione ma un sogno.
Oggi a quelli che sanno, "i pochi"... recita una lapide affissa nella fortezza piemontese, chiedono che si possa ridare almeno un poco di sollievo alle soffertenti anime di quei bravi uomini delle Due Sicilie, non una pomposa commemorazione nazionale ma un posto, un sito, che possa fungere da luogo di ritrovo dove si possa portare un fiore o sillabare una preghiera per gli unici veri piccoli Eroi che i duosiciliani riconoscono tali.
Fiore Marro e Davide Cristaldi
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