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Subject: MSG 04 - 116 - Il campo di sterminio dei Savoia
From: "Alessandro Romano"
Date: Wed, 12 May 2004 19:21:01 +0200
Stemma Due Sicilie Rete di Informazione
delle Due Sicilie

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Il campo di sterminio
dei Savoia

Una vergogna nazionale ancora sottaciuta dalla storia ufficiale

 

Nella nostra storia non vi è vicenda più dolorosa dei supplizi patiti dai Soldati delle Due Sicilie rinchiusi nel carcere di Fenestrelle (TO) fin dal 1860.

Una soppressione crudele, lenta e sistematica di 45.000 giovani figli del nostro Sud rei di essere rimasti fedeli al giuramento prestato al loro re e di aver servito e combattuto con onore, amore ed alto senso del dovere, in difesa della sacra ed antica "Patria Napolitana".

Un vero e proprio "Lager" di sterminio dove si consumarono i più atroci ed abominevoli delitti su ragazzi mortificati, sfiniti ed inermi, la cui tragedia viene tuttora nascosta dai libri di una storia che ci considera ancora avversari da temere ed isolare.

Una vera e propria vergogna nazionale che pesa come un macigno sulla storia risorgimentale e su quanti ancora cercano di coprirla strenuamente con le omissioni e le menzogne.

Una vergogna che andrebbe lavata attraverso il racconto della verità affinché non vengano dimenticate per sempre le atrocità di cui si sono macchiati i savoia ed i loro esecutori e le indescrivibili sevizie subite dai figli migliori di una nazione violentata e devastata. 

Una verità importante per il riscatto morale, culturale e sociale del nostro Popolo, della nostra Terra, della nostra Storia.

Il periodico OGGI, nel numero 20 del 12 maggio 2004, in un dettagliato e documentato articolo, a pag. 100, fa una serie di ammissioni che noi riteniamo serie ed importanti.

Che la dolorosa vicenda dei Martiri di Fenestrelle stia finalmente per arrivare sugli altari della storia? E che la definizione di nazione a negazione di Dio, accreditata immeritatamente all'antico, laborioso e pacifico Stato delle Due Sicilie, sarà, una volta per sempre, rigettata su quello stato unitario sabaudo realizzato con il sangue e la disperazione di milioni di Meridionali?

Staremo a vedere fino a che punto arriva la "censura bianca" di una nazione che, nonostante certe gravi omissioni, si ostina a definirsi democratica.

Sappiano i politici e quanti altri aborriscono alla vista delle torture inflitte agli iracheni che i "fratelli d'Italia", nel 1860, nel Sud conquistato, seppero fare di più e di peggio. 

 

In allegato alcuni brani tratti dall'articolo pubblicato dal settimanale OGGI.

        

Cordiali saluti

 

Cap. Alessandro Romano

 

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