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COMUNICATO STAMPA

LA PRIMA TELEVISIONE DI STRADA A BARI

di Sebastiano Gernone


Il 26 agosto a Bari presso la sede dell’associazione “Una Puglia migliore” è stato presentato il progetto delle Tv di Quartiere a Bari, in Puglia e nell’intera macroregione meridionale, inoltre è stato dato l’avvio alla fase operativa della prima televisione di strada a Bari: Tele Carrassi.

La Rete delle Tv di strada o di quartiere, che dir si voglia, ha già una sua diffusione soprattutto nel centro-nord sebbene la prima in Italia a formarsi sia stata quella di Gaeta (Tele Monte Orlando), seguita di lì a poco dalla ormai ben organizzata Orfeo Tv di Bologna nel giugno 2002.


La novità e l’importanza comunicativa delle Tv di strada risiedono in gran parte negli aspetti creativi -culturali, sociali, politici – la telestreet come modello di partecipazione politica dal basso – che sollevano, e nell’impegno di risorse necessarie di partecipazione gratuita e volontaria, mentre gli aspetti tecnici ed economici sono quelli risolvibili con minore dispendio ed energia.


Valerio Minnella, tra i fondatori di Orfeo Tv e della rete telestreet italiana, intervenendo a Bari ha detto che “ una tv di quartiere non può e non deve pensare di competere con le tv generaliste, e se riesce a radicarsi nel suo piccolo territorio sarà vista perché anche lo spettatore passivo la sentirà come propria; ne conoscerà personalmente gli autori, discuterà con loro delle trasmissioni incontrandoli sottocasa o all’uscita dei bambini da scuola, trasformandosi così da spettatore in soggetto attivo. Ma una tv di strada può sopravvivere solo se si verificano due condizioni:

-        Chi spende le energie di ore lavorate e impegno personale deve sentire la Tv come una cosa propria: non può essere solo l’emanazione di enti, strutture o gruppi politici (indipendentemente da chi l’ha finanziata), ma deve essere di chi la fa.

-    Occorre utilizzare strumenti di collaborazione ed interscambio di materiali fra tante Tv (qual è la rete Telestreet) affinché il rapporto fra le ore di trasmissione e quelle lavorate assumano un saldo positivo”.


Enea Discepoli, fondatore della Tv di strada di Senigallia (Disco Volante Tv),

è intervenuto ricordando che iniziarono la loro emittente anche come servizio per i disabili narrando gli impedimenti, le difficoltà e i tentativi di censura incontrati nel loro percorso.


Antonio Ciano, fondatore di Tele Monte Orlando condivisa da quattordicimila concittadini a Gaeta, ha insistito da meridionale sulla necessità di accordarsi nel Sud in una rete televisiva dei quartieri non legata ai Poteri Forti, per un riscatto storico – economico – politico della Macroregione.


Numerosi gli interventi, dal prof. Vittorio Delfino Pesce che propone per l’area mediterranea una nuova Università multimediale, internazionale e multietnica, impegnata in un’educazione culturale - scientifica e sostenuta dai valori di pace e solidarietà, e che è nella sua complessa progettazione attenta all’esperienza delle Tv dei quartieri universitari già iniziate a Roma 3, alle università di Napoli e Milano, dall’accademia di Belle Arti di Carrara ecc…


Il fisico nucleare Ettore Pepe ha comunicato che “in una realtà duramente violata nella normalità dall’intervento dei ‘mezzi repressivi ideologici di Stato’ (definizione ufficiale di ‘media’ – tv, stampa, radio -), in cui sempre più tutti siamo – o rischiamo di essere - investiti da messaggi che tendono a:


1)    INCREMENTARE IL CLIMA DELLA PAURA
2)    RIDURRE LA COMUNICAZIONE
3)    AUMENTARE LA DIFFIDENZA (DIVIDE ET IMPERA…)
4)    EVIDENZIARE QUASI ESCLUSIVAMENTE GLI ASPETTI NEGATIVI/VIOLENTI DELLA REALTA’ (FURTI/SCIPPI/INCIDENTI/VIOLENZA/CRAK ecc……
5)    CREARE O INCREMENTARE L’ANSIA DEI DESTINATARI;
6)    IMPEGNARE LE MENTI (ANZI TENERLE OCCUPATE) CON FATICOSI MESSAGGI, ASSORBENDONE LE CREATIVITA’
7)    DARE ALLO SPETTATORE MEDIO – MEDIOCRE CIO’ CHE VUOLE: CALCIO TUTTI I GIORNI, CULI E TETTE IN TV (FILOSOFIA DELL’ATTACCA L’ASINO DOVE VUOLE IL PADRONE…) AVVILENDONE LA PERSONALITA’.


La tv di strada è quella – ha continuato Pepe “ che tutti siamo chiamati a realizzare:

-         quella che evidenzia i bisogni di chiunque voglia esporli
-         i sogni di chiunque li abbia (e siamo tutti)
-         le aspettative di gente dimenticata
-         le necessità, delle tante realtà, che ciascuno può evidenziare e che spesso gridano soddisfazioni
-         i pericoli, le ansie, i desideri, i problemi, le gioie, gli eventi in cui l’uomo finalmente è semplicemente e finalmente se stesso
-         in cui il pensionato o chiunque può trovare spazio di protagonismo
-         l’antico mestiere può essere recuperato dall’estinzione
-         la tv di strada rappresenta una boccata d’aria pulita che può e deve denunciare
-         e’ espressione della rinata creatività sorgente di informare iniziative positive e costruttive
-         è destinata a restituire il sorriso che sempre nasce dalla genuità di coloro che non sono attori professionisti, che non devono vendere nulla, che non devono convincerci di qualcosa
-         rappresenta un gran bel gioco a cui tutti possono partecipare ed essere protagonisti
-         rappresenta semplicemente un modo per ritrovare il sorriso e la comunicazione (realtà dimenticate), la consapevolezza di essere al “potere insieme”, di restituirci il gusto della semplicità senza difese ad una vita migliore, vivibile per noi e per i nostri cari, per l’ambiente che viviamo, per la nostra terra di Puglia “(Ettore Pepe).

Nicola Brescia presidente dell’associazione genitori per l’handicap, ha comunicato l’importanza di “iniziare a parlare delle periferie, soprattutto di Japigia con molte problematiche auspicando la realizzazione di Tele Japigia con un finanziamento istituzionale”.


Giuseppe Morelli immagina “ una tv di quartiere che amplifichi la voce del cittadino, attraverso inchieste, approfondimenti, proposte, anche in vista della sintesi amministrativa, rappresentata dalla discussione del bilancio attraverso il tanto richiesto bilancio partecipato”.


Luciana Urbani ha detto “semplicemente accompagnerei la parola strada con tre avverbi: con la strada, per la strada, nella strada”.


Tommaso Mascara di Galatina dei comitati per Nichi Vendola Presidente, consiglia: “ l’idea principe che dovrebbe spingere i cittadini di un quartiere, a dedicarsi ad una telestreet è quella di diventare protagonisti attivi della vita quotidiana e non subire passivamente palinsesti fatti per drogare le menti, un occhio particolare é da dedicare sicuramente ai più indifesi: i minori”.


Nicola De Toma, consigliere circoscrizionale del quartiere Stanic, ha indicato “il coinvolgimento dei quartieri periferici più lontani, l’essere protagonisti con una televisione di quartiere nella partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni”.


Donato Cippone consigliere comunale di Bari, ha evidenziato l’urgenza della formazione nella nostra città delle tv di quartiere come uno degli strumenti prioritari della democrazia partecipata.



Tanti gli altri partecipanti con numerosi interventi:


Nicola Abbrescia delle ACLI e presidente del comitato Fibronit, Giovanni Russetti presidente dell’Associazione culturale “ S: Giovanni” di Carbonara,

Alberto Carbone giudice di pace, il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Sabino De Razza, l’ingegnere Leonardo Scorza presidente della circoscrizione Carrassi – San Pasquale, Gianfranco Carbone segretario cittadino del partito dei comunisti italiani, Adriana De Ruggieri di “ Città Plurale”, Gianna Mastrini assessore provinciale del partito dei comunisti italiani, Walter Villoni coordinamento rete civica “Una città per tutti “, e numerosi cittadini e responsabili di circoli culturali e politici.


Le Tv di quartiere possono essere sotto tutti gli aspetti descritti e in quelli che questo laboratorio della gente svilupperà, uno strumento rilevante della democrazia partecipata che tutti gli uomini di buona volontà – i veri rivoluzionari -vogliono, e sarà soprattutto nelle e dalle Periferie del Sud che si avrà un risveglio creativo.

Iniziamo a realizzare questi progetti con il coraggio di sognare nuovi sentieri per una Puglia e un Sud migliori.


Bari, 29 agosto 2005

Sebastiano Gernone

Componente del movimento Tv di strada Italia www.telestreet.it

Redazione Tele Carrassi.


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Tv di quartiere invadono Bari Carrassi nell´etere on the road (CARLO ALBERTO BUCCI)
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