L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
  Eleaml


Riceviamo da Franco Zavaglia e pubblichiamo.

Mino Errico - 22 Giugno 2012


Il miracolo nascosto (e rubato)

di Adriano Pitrelli

(se vuoi, scarica l'articolo in formato ODT o PDF)


È capitato anche a me di sentire la parola “signoraggio”.

Che roba è?

Sono andato in internet per informarmi. Ho letto un primo articolo e sono stato preso dallo sconforto per i toni complottistici che mi fanno sentire sovrastato da potenze insormontabili.

Ho cercato in wikipedia una descrizione a luce bianca senza rifrazione in tinte fosche.

Come speravo l’articolo di wikipedia non era accalorato da toni allarmistici, ma diceva le stesse cose lette appena prima.

Non faceva alcun riferimento a complotti, organizzazioni segrete, potenze in terra e in cielo ma…, ma… a un certo punto trovo un breve cenno a una legge firmata dal presidente Kennedy.

La legge in questione è l’ordine esecutivo nr 11110.

Quest’ordine esecutivo toglie alla Federal Reserve il potere di emettere moneta trasferendo tale potere direttamente allo stato americano.

Dopo sei mesi Kennedy è stato assassinato.

L’ordine nr 11110 è ancora vigente, non è stato annullato da nessun altro presidente ma semplicemente non è stato più applicato.

Dopo sei mesi di estromissione la Federal Reserve ha ripreso a stampare moneta e darla in prestito al governo degli Stati Uniti.

Il popolo americano può ancora chiedere a viva voce (se solo ne conoscesse l’esistenza) l’attuazione di questa legge.

Sarei grato a chi traducesse in inglese questo mio scritto e lo propagasse in lungo e in largo.

Wikipedia sta all’enciclopedia come topolino sta alla letteratura, ma intanto tutti vanno a darvi un’occhiata.

Io sono addirittura ritornato a darci un’occhiata, per trovarvi ancora una volta quello che mi aspettavo: l’articolo che avevo letto qualche anno fa non c’è più.

Esso è stato sostituito da un articolo di taglio ben più accademico, con tanto di formule e teorie economiche che ci dicono in sostanza: o sei competente della materia o è meglio che ti occupi d’altro.

Esso però ci tiene a rassicurarci che la teoria del complotto del signoraggio è soltanto una gran fesseria.

Quindi possiamo stare tranquilli.

D’accordo, pensiamo ad altro!

Pensando e ripensando alla strage di piazza Fontana mi sono chiesto: ma se la bomba è esplosa nella Banca Nazionale dell’Agricoltura perché si cita sempre la piazza e solo raramente si nomina la parola “banca”?

Vado ancora in wikipedia e trovo che nell’arco di 53 minuti quel giorno del 12 dicembre del 1969 sono state fatte esplodere o collocate altre bombe.

Dove?

Una a Roma davanti l’Altare della Patria. (esplosa)

Un’altra a Roma nell’ingresso del Museo centrale del Risorgimento. (esplosa)

Ancora Milano: piazza della Scala dentro la Banca Commerciale Italiana. (inesplosa)

Roma: sotterraneo che collega le due entrate (via Veneto e via s. Basilio) della Banca Nazionale del Lavoro. (esplosa, 13 feriti)

Il lettore se si affretta può verificare l’articolo cui faccio riferimento prima che venga anch’esso sostituito.

Valida o no che sia questa ricostruzione io resto alla mia domanda:

perché si momina la piazza e mai la banca?

Ho il sospetto che i fascisti stanno a questa strage (e all’intera strategia della tensione) come la piazza sta alla banca.

Facciamo un passo indietro.

Nel ’66 viene emessa la banconota da 500 Lire di proprietà della “Repubblica Italiana”.

Kennedy aveva tolto tutta la monetazione alla Federal Reserve: doveva assolutamente morire.

Il governo italiano ha tolto solo 500 Lire alla Banca d’Italia (per chi non lo sapesse la Banca d’Italia è di proprietà di privati).

Un po’ di polpa attaccata all’osso ma dalle conseguenze pericolosissime.

La gente cominciava a chiedersi che differenza c’è tra una banconota emessa dalla Banca d’Italia e una emessa dalla Repubblica Italiana.

Che fare? Chi uccidere?

Nel ’69 è cominciata la strategia della tensione a cui si è sempre data una matrice fascista ma i colpevoli non sono mai stati processualmente identificati.

La serie degli attentati è impressionante specialmente se in essa si include anche la vicenda Moro e il caso Ustica.

Da qualche parte si legge che la vicenda Moro potrebbe essere collocata nel contesto in questione.

Per quanto riguarda Ustica dico solo che “l’errore” assolutamente da coprire a costo di altre morti strane non mi ha mai convinto.

Anni fa un pilota militare americano giocando con il suo caccia ha tranciato il cavo della funivia del Cermis causando la morte di 20 persone.

Anche questo errore si sarebbe dovuto coprire ad ogni costo?

Invece il governo americano non ha avuto alcun problema, anzi con tanto di faccia tosta ha dichiarato non giudicabile il proprio pilota dalla magistratura italiana (e assolto dalla magistratura statunitense).

Due mesi dopo Ustica si ha l’ultima strage: quella di Bologna, 2 agosto 1980. (nell’84 c’è stato l’attentato al treno nella galleria di S. Benedetto val di Sambro che doveva sembrare di stampo fascista, ma è stato processualmente accertato trattarsi di mafia).

L’Italia ha dovuto arrendersi ad una potenza mondiale sovrumana e spietatissima: quel biglietto non doveva esistere.

Ipotesi:

“Il governo italiano all’indomani dell’attentato alla stazione di Bologna fa sapere che è pronto a rimuovere la banconota da 500 Lire”.

Dopo i tanti morti sarebbe stato troppo vistoso eliminare in un mese le 500 Lire con la dicitura “Repubblica Italiana” e trovarsi per le mani quelle con la scritta “Banca d’Italia”.

Dopo un anno e qualche mese le banconote vengono sostituite con monete bimetalliche.

Esse sono ancora emesse dalla Repubblica Italiana ma c’è una differenza significativa.

Esse hanno un costo di produzione molto alto. Il valore intrinseco (costo di produzione) è pari se non superiore al valore nominale.

Lo stato italiano non ha più i benefici economici derivanti da una moneta la cui produzione, facendo un esempio, costa dieci lire ma il cui valore è di cinquecento.

Quindi tutto l’ammanco che adesso si ritrova lo deve chiedere in prestito alla Banca d’Italia.

Ma, cosa ancor più importante per la Banca d’Italia e per tutte le banche del mondo, non circola più una banconota che ha fatto insorgere a più di una persona la domanda: perché solo le 500 Lire e non anche tutto il denaro che ci serve?

Perché dobbiamo usare una moneta con debito quando possiamo avere quella senza debito emessa direttamente dallo stato?

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Veniamo al miracolo nascosto che ci viene rubato.

Nella vita di tutti i giorni serve denaro per acquistare il necessario.

Il signor Rossi ha bisogno di una lavatrice subito ma non ha 500 € né questo mese e neppure il prossimo. Salvo imprevisti egli può pagare dopo un anno.

Il signor Rossi vive a Monetopoli, una piccola località dove ci si conosce tutti, dove ha tanti amici ma soprattutto è stimato da tutti.

Egli potrebbe chiedere in prestito la somma necessaria a qualche amico.

Anche il signor Bianchi, che vende elettrodomestici, è amico suo.

Potrebbe chiedergli l’acquisto della lavatrice a pagamento appena possibile.

Rossi ha un’idea. Compila in carta semplice nove cartelle con scritto su ciascuna “pagherò 50€ e propria firma” e altre cinque da 10€.

Va da Bianchi e gli chiede di poter pagare la lavatrice con questa sua moneta facendogli osservare che se viene accettata anche da altri non deve più attendere un anno per avere il denaro che gli spetta: né lui né chiunque altro si trovi in mano una o più di queste cartelle in quanto spendibili ad ogni occasione (necessità) di spesa.

Bianchi comprende il gioco proposto ed è curioso di vedere se funziona: quindi accetta.

Tutti hanno fiducia del signor Rossi, quindi Bianchi non incontra alcuna difficoltà a fare la spesa con i soldi coniati da Rossi.

Le cartelle passano di mano in mano tra la gente di Monetopoli. Alcune ritornano di nuovo dal signor bianchi per poi ritornare in altre mani ad ogni occasione di spesa.

Il gioco funziona al punto che dopo un anno di comune accordo si decide di farlo continuare.

Nessuno dopo un anno che fosse in possesso dei pagherò di Rossi è andato a chiedergli la conversione in euro.

Ma se il circolo continua in eterno, i “pagherò di Rossi” di fatto sono dei “pagherò mai”.

Eppure a nessuno manca niente.

Bianchi ha avuto dei pezzi di carta al posto di euro. Avrebbe preferito avere gli euro per fare la propria spesa? L’ha fatta ugualmente come ogni altro a seguire!

Ma allora Rossi con questo sistema potrebbe comprarsi anche il frigorifero, la lavastoviglie, tutta Monetopoli; e se Monetopoli si espande Rossi si compra Metropoli, e così via fino a diventare proprietario del mondo intero!

Come è possibile questo miracolo per il quale si diviene in possesso di una ricchezza creata dal nulla e non sottratta ad alcuno giacchè a nessuno manca niente in quanto il circolo della moneta fa si che ognuno ha quello che gli spetta?


QUESTO E’ IL MIRACOLO TENUTO NASCOSTO E RUBATO!


Osserviamolo nel modo più semplice seguendo il percorso di una cartella da 10 euro finita nelle casse del macellaio.

Il macellaio da un chilo di carne ad un cliente in cambio di un pezzo di carta garantito da Rossi.

Il macellaio vende carne in cambio di denaro con il quale poter a sua volta comprare ciò che gli serve. Avrebbe dovuto avere 10€ da poter spendere e invece ha avuto 10 euro-Rossi, che può ugualmente spendere: quindi non gli viene a mancare nulla.

Egli va a bere un caffè al bar. Paga con la cartella da 10 euro-Rossi e riceve 9€ di resto.

Il barista non è vegetariano quindi va a comprare la carne dal macellaio e la paga con la stessa moneta senza il minimo intoppo: si osservi che il barista ha pagato la carne addirittura in anticipo con 9€ di resto più il caffè.

Il macellaio ritorna al bar e consuma due birre. Paga allo stesso modo e riceve 2€ di resto.

Dopo tre giorni il barista ritorna a comprare la carne, il macellaio è tutte le sere al bar, e così all’infinito quella cartella va e viene.

Rossi non paga mai il suo debito eppure a nessuno manca niente.

Rossi muore senza lasciare eredi del proprio debito, eppure quella cartella continua a muoversi.

Le cartelle continuano a circolare senza alcun peso, anzi hanno immesso liquidità circolante utile all’economia.

Il signor Rossi si è indebitato di un ammontare che non paga mai se il suo debito circola in eterno. Ma i suoi creditori (cioè tutti quelli che hanno avuto per le mani i suoi “pagherò mai”) non ci hanno rimesso niente, anzi l’economia di Monetopoli ha avuto il beneficio di liquidità in più.

Il denaro nasce dal debito e circola sulla base della fiducia.

Se il debito circola esso diventa denaro: il debitore non paga ma il creditore non perde.

Questo è il miracolo da riconoscere.

Se non lo si capisce a Monetopoli cos’è il signoraggio non lo si capisce in nessun altro luogo.

A Monetopoli tutti hanno compreso questo miracolo. I concittadini sono riconoscenti al signor Rossi per averglielo svelato e sono contenti di avergli regalato la lavatrice senza tirare fuori un euro.

Intanto il sindaco di Monetopoli ha cominciato ad adottare il sistema Rossi-Focardi.

Ha fatto installare una centrale LENR per il fabbisogno energetico dell’intera comunità sostenendo il costo con moneta comunale. Ha fatto costruire asili, scuole, bibblioteche, rifacimento strade, parchi, strutture sanitarie e ogni altro ben di debito con dei “pagherò mai” che per i cittadini sono dei “pagherò mai tasse” per sostenerne il costo.

Grazie al continuo inserimento di liquidità a Monetopoli si stanno moltiplicando le attività lavorative. L’economia è in espansione grazie al denaro che da un lato ne permette lo sviluppo e dall’altro crea corrispondentemente e incredibilmente una riccheza pubblica di cui se ne beneficiano tutti i cittadini.

È una bella favola vero?

Tutte le favole sono belle, specialmente quelle possibili.

È la realtà ad essere orribilmente brutta!

LO STATO PUO’ ESSERE IL DEBITORE CHE NON DEVE PAGARE E I CITTADINI I CREDITORI CHE NON DEVONO PAGARE LE TASSE.

Invece pochi individui hanno fatto si che sia lo stato che i cittadini sono debitori mentre loro sono i creditori cui dobbiamo pagare il debito + gli interessi + l’inflazione + gli abracadabra della finanza derivata (ultima concezione).

Siamo liberi di fare tutto ma non al di fuori del recinto che ci hanno assegnato.

Viviamo come bestie di allevamento chiusi in una stalla per essere tosati e macellati.

La stalla sta bruciando ma non ci aprono le porte perché altrimenti non rientriamo più.

Morirà del bestiame ma ne resterà altro con cui riprendere l’allevamento.

Come siano riusciti a organizzare tutto questo ce lo possono dire solo gli ultimi due secoli di storia: in particolare prima e seconda guerra mondiale.

Come uscirne?

Solo se tutti comprendono il miracolo dell’immensa ricchezza che si genera dal debito che circola come moneta.







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