NAPOLI - Quattro persone arrestate e undici denunciate in stato di libertà: è un primo bilancio dell'attività di indagine svolta dalla polizia sugli incidenti avvenuti ieri ad Acerra durante la manifestazione contro il termovalorizzatore. Sono complessivamente 41 gli uomini delle forze dell'ordine rimasti feriti ieri durante gli incidenti.
All'indomani dei disordini e i tafferugli, i manifestanti hanno intanto
lasciato il presidio di Pantano dopo circa 14 giorni.
Questa mattina nella zona del cantiere del termovalorizzatore c'erano
solo gli uomini delle forze dell'ordine.
Gli agenti continuano a vigilare lungo le strade di accesso all'area
dove sarà realizzato il contestato termovalorizzatore.
Tre degli arrestati sono di Acerra, uno è residente nel comune
di Brusciano. Si tratta di due incensurati e due pregiudicati. Sono
accusati di violenza e lesioni a pubblico ufficiale e violazione di una
norma del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che riguarda
il mancato rispetto dell'ordine di scioglimento dell'assembramento.
Tra gli arrestati c'è anche un uomo accusato di aver provocato,
con un pesante sasso, la frattura del piede di un funzionario di
polizia e uno che è stato visto scagliare una balla di fieno
data alle fiamme contro lo schieramento delle forze dell'ordine.
Nei confronti dei quattro si svolgerà oggi, davanti al tribunale
di Nola, il processo per direttissima. I reati contestati alle undici
persone denunciate sono di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Fonti della questura smentiscono intanto le voci secondo le quali
alcuni lacrimogeni sarebbero stati lanciati da un elicottero della
polizia: "E' impossibile, del resto è anche vietato dalle norme
di sicurezza".
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