Fonte: L'Unità – Domenica 1° settembre 1957, pag. 1
LECCE. 31. — Gravissimi incidenti sono avvenuti nei comuni ili Veglie e Carmiano in seguito all'intervento delle forze di polizia che hanno caricato migliaia di contadini nel corso delle manifestazioni inscenate per protestare contro la fissazione da parte dei grossi speculatori del prezzo dell'uva a 2500 lire al quintale.
Gli scontri più gravi hanno avuto luogo nella tardissima serata di ieri a Carmiano. dove il sindaco ha interrotto il colloquio in corso con una delegazione di contadini per chiamare la Celere. Nel corso di ripetute caariche numerosi lavoratori sono stati manganellati e una ventina sono rimasti feriti. In modo più serio il contadino Benito Magno. La polizia ha anche operato venti fermi di cui 4 tramutati in arresto. I quattro lavoratori arrestati sono Carmine Castello, Carmine Vergine, Salvatore Quarta e Giovanni Frisenda.
Anche a Veglie la polizia è intervenuta per disperdere un migliaio di contadini ed ha arrestato il bracciante Giovanni Marcucci. Nel corso della manifestazione tutte le categorie hanno dimostrato la loro solidarietà con i viticoltori: le corriere non sono partite, l'ufficio postale e rimasto chiuso, le botteghe hanno abbassato le saracinesche. Il sindaco, compagno Giannoccolo, ha assentato il suo attivo appoggio presso le autorità governative che finora si sono disinteressate della situazione.
A Squinzano ha avuto luogo una riunione di sindaci della zona che ha invitato il governo ad intervenire. Analogo passo e stato compiuto dalla Camera di Commercio di Lecce che ha sollecitato il ministro dell'agricoltura ad intervenire. Analogo passo è stato compiuto dalla Camera di Commercio di Lecce che ha sollecitato il ministro dell'agricoltura ad intervenire a Lecce dove, come è scritto nel telegramma di invito, «vilissimi prezzi antieconomici offerti per prodotto uva giustificano sdegno e pubbliche manifestazioni di protesta dei produttori».
Nei paesi infatti si succedono i comizi e i cortei dei contadini. La Federbraccianti, l'Associazione contadini del Salento e la Foderazione del PCI hanno diffuso volantini e manifesti nei quali chiedono l'ammasso dell'uva; a 4500 lire al quintale (cosi! come si e provveduto per il grano, il riso e l'olio), la requisizione di stabilimenti vinicoli per la lavorazione delle uve acquistate dall'ente ammassatore, la costituzione di comitati provinciali e comunali contro le frodi e le sofisticazioni, la sospensione dell'imposta di consumo sul vino, la riduzione del 50% sui trasporti ferroviari.
Ai sensi della legge n.62
del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale e del
web@master.