L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
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Camera dei Deputati - Seduta n. 509 pomeridiana 28 giugno 1950
Istituzione della Cassa per opere straordinarie di pubblico
interesse nell’Italia meridionale (Cassa per il Mezzogiorno) (1170)

Giugno 2012



Camera dei Deputati - Seduta del  17 Marzo 1950 - De Gasperi

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Camera dei Deputati - Seduta n. 507 pomeridiana 27 giugno 1950

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Camera dei Deputati - Seduta n. 508 antimeridiana 28 giugno 1950

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Camera dei Deputati - Seduta n. 509 pomeridiana 28 giugno 1950

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Camera dei Deputati - Seduta n. 514 antimeridiana 05 luglio 1950

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Camera dei Deputati - Seduta n. 523 antimeridiana 12 luglio 1950

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Camera dei Deputati - Seduta n. 524 pomeridiana 12 luglio 1950

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Camera dei Deputati - Seduta n. 525 antimeridiana 13 luglio 1950

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Senato - seduta n. 483 - venerdì 21 luglio 1950

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Senato - seduta n. 491 pomeridiana - giovedì 27 luglio 1950

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Senato - seduta n. 493 pomeridiana - venerdì 28 luglio 1950

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Senato - seduta n. 494 antimeridiana - sabato 29 luglio 1950

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Senato - seduta n. 495 pomeridiana - sabato 29 luglio 1950

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SEDUTA POMERIDIANA
DI MERCOLEDÌ 28 GIUGNO 1950

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GRONCHI

INDI

DEL VICEPRESIDENTE LEONE


Sul processo verbale:

FODERARO........................................................................................................... 20195

Congedi................................................................................................................... 20197

Disegni di legge (Approvazione da parte di Commissioni in sede legislativa)... 20198

Disegni di legge (Discussione):

Variazioni allo stato di previsione della entrata, a quelli della spesa di vari ministeri ed ai bilanci di talune Aziende autonome per l’esercizio finanziario 1949-50. (13326).................................. 20198

PRESIDENTE........................................................................................................ 20198

Stato cli previsione della spesa del Ministero dell'Altica Italiana per l’esercizio finanziario dal 10 luglio,1950 al 30 giugno 1951. (12775). Stato cli previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per l'esercizio finanziario dal lo luglio 1950 al 30 giugno 19.51. (1310)

….................................................................................................................................20213

PRESIDENTE........................................................................................................... 20213

FORESI ................................................................................................................... 20213

DEL BO..................................................................................................................... 20220

LUPIS.........................................................................................................................20227

FRANCESCHINI........................................................................................................20240

Proposte di legge: (Annunzio).......................................20195, 20243

(Approvazione da porte di Commissioni in sede legislativa)

.....................................................................................................................................20198

Interrogazioni e interpellanza (Annunzio):

PRESIDENTE.................................................................................20244, 202445, 20249

DE VITA.................................................................................................................. 202448

La seduta comincia alle 16.

CECCHERINI, Segretario, legge il processo verbale della seduta pomeridiana di ieri.

Sul processo verbale.

FODERARO. Chiedo di parlare sul processo verbale.

PRESIDENTE. Voglia indicarne il motivo.

FODERARO: Per fatto personale.

PRESIDENTE. Ha. facoltà di parlare.

FODERARO. Nel suo intervento di ieri sera il collega Alicata ha affermato che noi secondo il suo avviso --useremmo della istituenda Cassa per il Mezzogiorno come strumento di propaganda elettorale; e, a mo’ di esempio, ha ricordato una corrispondenza, intercorsa tra me e alcuni sindaci della Calabria in materia di costruzioni di acquedotti.

 Tali affermazioni dell’onorevole Alicata pare siano state precedute a quanto mi si diceva iersera da analoghe dichiarazioni dell’onorevole Miceli in una delle ultime sedute (io non fui presente), nonché dalla pubblicazione di una mia lettera sull'Avanti e da un trafiletto divertente sempre sullo stesso argomento degli acquedotti pubblicato in un giornaletto di Cosenza: La parola socialista.

E' necessario, pertanto, che io chiarisca brevemente e dia (consentitemi di dirlo) qualche spiegazione e... ammaestramento ai colleghi di sinistra miei corregionali, che evidentemente (li ritengo, quindi, in buona fede) non hanno per difetto di tempo, in  tutt‘altre faccende affaccendati eccessiva dimestichezza coi problemi dei lavori pubblici, specie quando si traiti di bisogni e di situazioni della nostra Calabria.

Io, purtroppo (e chiedo scuse se sono costretto direi per ragioni di... legittima difesa a parlare in prima persona e ad esporre, almeno nei limiti di questa polemica. La mia modesta ma appassionata opera a favore della nostra regione, opera che se noli vi fossero stati gli attacchi dei colleghi (li sinistra sarebbe rimasta doverosamente oscura ed ignorata) io invece, dicevo, avendo l’abitudine di girare per i ministeri o per gli uffici della capitale sempre alla ricerca di qualche beneficio  per la mia bisognosa regione, appresi un giorno che al Ministero dei lavori pubblici si aveva in animo di predisporre un primo programma per tutti gli acquedotti della Calabria, da finanziarsi possibilmente coi fondi del cosiddetto (piano decennale); e sul presupposto che se anche la futura legge sulla Cassa per il Mezzogiorno avesse voluto costruire anzitutto i grandi acquedotti sarebbe residualo, ttci 14 miliardi preventivati per le opere igieniche, un largo margine col quale si sarebbe potuto costruire anche i piccoli acquedotti nei comuni di Calabria del tutto privi cli acqua.

L’incarico di tracciare questo primo programma fu affidato ad un valoroso tecnico, l’ingegner Della Torre, il quale si mise subito all’opera in una stanzetta degli uffici del Consiglio superiore dei lavori pubblici e col quale naturalmente io curai di prendere con t,alto.

Ma il lavoro di quel tecnico, per quanto riguardava gli acquedotti di Calabria, si rivelò subito difficile ed ingrato. Nonostante egli avesse, più che come collaboratore, come organo di collegamento coli la direzione generale dell’urbanistica e delle opere igieniche (ove pure dovrebbero rinvenirsi le pratiche avanzate da tutti i comuni), un egregio funzionario, l’ingegnere Pietro Cuffero, tuttavia non poté mettere insieme che scarsi ed incompleti elementi, sia quanto al numero, vale a dire alla indicazione nominativa dei comuni calabresi bisognosi di acquedotti, sia quanto all’importo dei lavori per quei pochi comuni di cui aveva potuto avere il nominativo.

Feci del mio meglio per ricavare dalle pratiche esistenti nel mio archivio tutti i dati che mi fu possibile raccogliere, specie quanto all'ammontare dell’importo, dati che mi affrettai a comunicare all’ufficio competente, come da parte sua andava facendo diligentemente anche il collega onorevole Ceravolo.

Si arrivò così a metà aprile, quando l‘ingegnere Dalla Torre mi disse che entro il successivo giovedì o al massimo venerdì mattino 21 aprile avrebbe dovuto avere tutti i dati dei costruendi acquedotti calabresi, pochi: aveva ricevuto ordine. di trasmettere entro la settimana il programma al C. I. R,. Non mi rimaneva, pertanto, che battere una duplice via:

1°) per i comuni che io sapevo privi di acquedotto e di cui non si aveva alcun dato, telegrafare al sindaco chiedendo l'ammontare dell’importo preventivato per il costruendo acquedotto e spiegare per lettera lo ragioni della mia richiesta;

2°) per i comuni che erano stati inclusi nel programma con dati incerti e incompleti, da me stesso forniti al Ministero, scrivere a,l sindaco dandogli notizia della cosa chiedendogli soprattutto se i dati da me comunicati dovessero essere aggiornati o modificati, in modo ch’io avessi potuto far provvedere alle relative rettifiche.

E difatti, quanto al primo punto (comuni privi di acquedotto di cui non risultava alcun dato), feci partire numero 31 telegrammi per la provincia di Cosenza, 34 per la provincia di Catanzaro e 23 per la provincia di Reggio, tutti dello stesso tenore: Pregovi comunicarmi importo preventivato costruendo acquedotto (e tutti naturalmente a mie personali spese! ).

Ai telegrammi fece seguito la seguente lettera: Vi comunico che il Governo sarebbe venuto nella determinazione di includere nel programma decennale delle opere da eseguire con la istituenda Cassa per il Mezzogiorno anche i piccoli acquedotti della Calabria, oltre i grandi acquedotti. Essendomi recato di persona al Ministero dei lavori pubblici, ho potuto rilevare che non risulta quale sia l’importo preventivato per l’acquedotto di codesto comune.

E poiché neanche il provveditorato di Catanzaro ha segnalato l’importo stesso, mii stato detto al Ministero che, in tali condizioni (cioè senza l’indicazione dell’importo), la costruzione dell’acquedotto di codesto comune resterebbe purtroppo esclusa dal programma decennale, attualmente in via di compilazione.

Mi è stato, pertanto, chiarito che, qualora entro giovedì sera o al massimo venerdì mattino non pervenga al Ministero esatta notizia dell’importo preventivato, codesto comune verrebbe a rimanere malauguratamente fuori del programma decennale. E questo il motivo per cui mi sono affrettato a telegrafarvi, pregandovi di comunicarmi l’importo preventivato per il costruendo acquedotto.

Mi corre l’obbligo, però, di avvertirvi che tale inclusione nel programma decennale non va interpretata, allo stato delle cose, come sicuro finanziamento dell’opera, in quanto tutto è condizionato all’importo delle somme che residueranno dalla costruzione dei grandi acque,dotti ed anche, subordinatamente, all’approvazione della legge della Cassa per il Mezzogiorno, attualmente all’esame dell’apposita Commissione presso la Camera dei deputati.

Per i comuni, invece, per i quali temevo che fossero stati comunicati da parte mia dati incompleti e non aggiornati (e i fatti dimostrarono che per alcuni il dubbio era fondato), scrissi ai sindaci interessati  conseguentemente a quanto ho detto una lettera del seguente tenore: Vi comunico che in seguito al mio vivo interessamento i lavori dell’acquedotto di codesto comune sono stati compresi nel programma decennale delle opere da eseguire con la istituenda Cassa per il Mezzogiorno, e ciò per un importo di.... milioni. Mi corre l’obbligo, però, di avvertirvi che tale inclusione nel programma decennale, non va interpretata, allo stato delle cose, come sicuro finanziamento dell’opera, in quanto tutto è condizionato alle somme che residueranno dalla costruzione dei grandi acquedotti, ed anche subordinatamente all’approvazione della legge sulla Cassa per il Mezzogiorno, attualmente all’esame dell'apposita Commissione presso la Camera dei deputati. Non mancherò, comunque, di seguire la cosa fino al definitivo esito favorevole. Comunque ed a ogni buon fine, qualora codesto comune ritenga che la somma per la quale è stato incluso nel programma decennale sia insufficiente, prego di telegrafarmi la somma che s’intende richiedere, perché farò ancora in tempo a comunicarla al Ministero per la debita rettifica.

E così avvenne che i comuni interessati, tra cui molti con amministrazione comunista, mi comunicarono i dati aggiornati, che io procurai di trasmettere subito al Ministero.

Devo avvertire, difatti, che io mi sono rivolto (contrariamente a quanto hanno affermato dagli onorevoli Alicata e Miceli) non soltanto ai sindaci democristiani ma anche ai sindaci di sinistra, i quali,

ad onore del vero, amanti più delle loco popolazioni che degli ordini di scuderia, mi han sempre calorosamente scritto e ringraziato: così ebbi ieri un telegramma del sindaco comunista di Maida per l’ottenuta concessione delle case Fanfani, e così pure una lettera sintomatica di altro sindaco comunista, quello di Pedace (in provincia di Cosenza), il quale istituisce confronti tra i deputati e senatori, naturalmente di sinistra, gli interessati delle opere di quel comune e l’opera mia, che sono sue parole (in sì breve tempo ha saputo portare avanti le relative pratiche).

Contemporaneamente presentavo una interpellanza, nella quale raccomandavo di raccogliere senza frettolosità tutti gli elementi relativi alla costruzione degli acquedotti calabresi (seppi poi che il C. I. R. aveva difatti restituito al Ministero il programma già trasmessogli); e venuta all’esame della Camera la legge sulla Cassa per il Mezzogiorno ho presentato anzitutto, al mio gruppo parlamentare insieme con gli altri colleghi democristiani calabresi un emendamento nel senso di sopprimere all’articolo 1° la parola grandi prima di acquedotti, considerando quanto sia importante, anzi vitale, per i comuni di Calabria la possibilità del finanziamento anche dei piccoli e medi acquedotti. E il gruppo ha approvato l'emendamento, pur facendo un sacrificio dei principi generali del disegno di legge, che hanno riferimento ai grossi complessi.

Questo è quanto! Perché vi meravigliate? Se un deputato non cura questi interessi, di grazia, che deve fare? So bene che voi non siete abituati a ciò: ed ecco perché vi meravigliate! Tutto questo lavoro si riassume in una sola parola, che non aspira ad elogi o riconoscimenti, una parola dura, senza aggettivi: dovere; dovere verso la nostra gente semplice, onesta e bisognosa, dovere che nasce da un senso profondo di responsabilità del mandato parlamentare, dovere che voi, colleghi meridionali e calabresi di sinistra, non conoscete verso la nostra terra, intenti come siete a questioni che vanno oltre i confini non dico della regione, ma perfino della nazione, dovere che addirittura misconoscete e tradite quando tentate non di migliorare, ma di boicottare delle leggi che hanno come fine precipuo la rinascita delle nostre disgraziate regioni!

PRESIDENTE. Se non vi sono altre osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(Approvato).











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